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Vile oltraggio
La grande e democratica risposta
Franco Isman


Il monumento al Deportato, voluto dall'ANED e dal Comune di Sesto San Giovanni, sorge sulla collinetta del Parco Nord, nata sull'enorme deposito di scorie dell'acciaieria Falck, a perenne ricordo dei 600 operai dell'area industriale di Sesto e comuni vicini e di altri cittadini deportati nei terribili campi di lavori forzati di Mauthausen e Gusen, di cui più di un terzo non è ritornata. Progettato dall'architetto Lodovico Barbiano di Belgioioso, lui stesso ex deportato, completato dal figlio Alberico, venne inaugurato nel 1998.

Nella notte fra domenica e lunedì 25 settembre alcuni individui hanno danneggiato il monumento infrangendo a colpi di mazza tre delle teche che contengono terra e ceneri portate dai lager di Auschwitz, Mauthausen, Ravensbrück, Gusen e Ebensee, e facendo rotolare giù dalla scarpata le pietre portate dagli stessi campi. Un voluto oltraggio ai caduti ed a quanto il monumento vuole ricordare.

Questa mattina, per iniziativa di ANED ed ANPI, due cortei con molte centinaia di persone hanno sfilato con labari e bandiere per i viali del bellissimo Parco Nord fino al monumento, in segno di condanna e protesta.
Hanno parlato il sindaco storico di Sesto, prima dell'era Penati, Giorgio Oldrini, il presidente del Parco, il presidente dell'ANPI provinciale di Milano Roberto Cenati, un membro della Comunità ebraica di Milano ed il deputato PD Emanuele Fiano nella sua veste di figlio di Nedo Fiano, scampato al campo di sterminio di Auschwitz.
Discorsi sobri e non retorici pur nella dura condanna dei nuovi fascismi, immemori del passato.

La manifestazione si è conclusa con tutti o quasi a cantare Bella Ciao, i diversi gruppi seguivano tempi differenti e dopo un po' distaccati, ma era davvero fascinoso seguire i versi della canzone che si rincorrevano…

Indecente l'assenza del sindaco e del gonfalone della Città di Sesto San Giovanni, medaglia d'oro della Resistenza, Milano ha inviato in rappresentanza un assessore e Monza, pur essendoci molti monzesi fra deportati e non più tornati ha dato forfait. E, nel rumoroso silenzio di questa assenza, sarebbe stata bella una maggiore partecipazione dei vecchi amministratori.

Franco Isman


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  8 ottobre 2017