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Il riscatto
Franco Isman

Falcon 900 EX

La vita umana è sacra, non ha prezzo.
Ma è vero ?
La trattativa Stato mafia ebbe inizio quando questa, oltre ad uccidere, iniziò a colpire il patrimonio artistico della Nazione con l'attentato di via dei Georgofili a Firenze.
La velocità è la principale causa degli incidenti automobilistici: oltre 3.000 morti all'anno in Italia (rispetto ai 7.000 di cinquant'anni fa) in confronto ai 117 della Norvegia ed in genere alle poche centinaia dei Paesi nordici che hanno limiti di velocità molto più bassi; ma guai a parlare di imporre da noi limiti analoghi.
L'industria delle armi fiorisce, non si è fermata neppure con l'emergenza Coronavirus, c'è un'accanita concorrenza fra i Paesi europei, Italia in primis, e gli Stati Uniti; spesso le armi vengono fornite ad entrambe le fazioni belligeranti.
Milioni di persone muoiono di fame nel mondo.

***

L'Italia, con qualsiasi governo in carica, tratta con terroristi o semplici banditi e paga altissimi riscatti per ottenere la liberazione dei propri cittadini rapiti, cooperanti, imprenditori, ma anche soldati di ventura.
I diversi governi hanno sempre smentito di aver pagato alcun riscatto, ma questo è palesemente falso, è stato valutato che dal 2004 ad oggi siano stati pagati 80 milioni di euro.
Soldi in gran parte andati ad organizzazioni terroriste, che quindi servono a far vivere il terrorismo ed a finanziare nuovi attentati, per Silvia Romano pagati ad Al Shabaab, succursale somala di Al Qaeda.
Nel caso di Silvia Romano c'è qualcosa di più: la ragazza afferma di essersi convertita e di non aver subito alcuna violenza, men che meno di essere in pericolo di vita, e allora ?

Gli americani non pagano, e non vorrebbero che gli italiani pagassero.
Ricordiamo il caso di Giuliana Sgrena, amica e collega di Barbara Schiavulli con la quale condivideva la stanza del Palestine Hotel a Baghdad, rapita in quella città nel febbraio del 2005 dai terroristi del jihâd islamico, liberata dopo lunghe trattative e un riscatto, pare, di 5 milioni di euro.
Mentre veniva portata all'aeroporto di Baghdad dal dirigente del Sismi Nicola Calipari, con una macchina guidata da un maggiore anch'egli del servizio, questa, senza alcun preavviso fu investita da numerose raffiche di mitragliatrice di un carro armato americano. Nicola Calipari rimase ucciso e Sgrena e il maggiore feriti. Gli italiani sostennero che l'assalto fosse intenzionale e misero sotto processo il soldato americano che aveva sparato, gli americani affermarono che la colpa era italiana in quanto la macchina viaggiava ad una velocità elevatissima e non si era fermata alle intimazioni. La cosa, fra buoni alleati, con Berlusconi complice dell'aggressione all'Irack, finì lì.

Pagare il riscatto è sbagliato in linea di principio, uno Stato non deve trattare con i terroristi, ma ancor più sbagliato per le conseguenze che provoca: gli italiani pagano, gli americani no, quindi rapiamo gli italiani. Ogni riscatto pagato è incentivo a compiere nuovi sequestri.

Franco Isman


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  13 maggio 2020