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Danno i colori
Franco Isman


Il contagio
Il processo di contagio prevede tre elementi: un individuo infetto, un individuo sano ed un contatto sufficientemente prolungato e intenso tra i due da produrre un contagio.
Una persona infetta può cominciare ad essere contagiosa nei 5-8 giorni dell'incubazione della malattia, cioè prima della comparsa dei sintomi, e restarlo per altri 10-12 giorni, una ventina di giorni al massimo.
Detto così, le probabilità di rimanere contagiati sembrano davvero minime, da dar ragione a quelli che ritengono esagerato l'uso della mascherina.
Ma così non è, il virus ha una capacità di diffondersi incredibile, forse per il permanere di micro gocce di saliva nell'aria, ed i contagi non accennano a diminuire.

Rt, cosa sta a significare e come si calcola
Il parametro Rt (R0 in condizioni costanti nel tempo) indica il numero medio di contagi causati da una persona infetta durante il periodo in cui rimane contagiosa. Quando Rt risulta minore di uno, cioè quando mediamente un ammalato ne contagia meno di uno, l'epidemia sta diminuendo e va a spegnersi. Viceversa quanto più è alto Rt, tanto più velocemente essa si espande.
È chiara quindi l'importanza di questo parametro e come da esso dipendano i provvedimenti di contenimento che devono essere presi.
Il calcolo di Rt è complicato e si basa su numerosi dati anche non di pubblico dominio.
In Italia è fatto dalla Fondazione Bruno Kessler per conto dell'Istituto Superiore della Sanità.

Problemi morali
Sabato 24 ottobre 2020 La Stampa lanciava una notizia con un titolo sensazionalistico: "La Svizzera sceglie: rianimazione negata agli anziani malati di coronavirus" e la notizia veniva ripresa e aspramente criticata da numerosi giornali fra cui la Repubblica, facendo riferimento ad un protocollo dell'Accademia svizzera delle scienze mediche del marzo 2020. E' stato poi precisato che la terribile scelta fra chi cercare di salvare e chi abbandonare al suo destino, nel caso le risorse non fossero sufficienti per tutti, era stata effettivamente codificata e non dipendeva soltanto dall'età ma da chi avesse più possibilità di sopravvivenza, ma che per fortuna in Svizzera questa evenienza non si era mai verificata.
In Italia invece, nella prima terribile ondata, questa selezione si era dovuta fare e la gravosa responsabilità della scelta era rimasta tutta sulle spalle dei medici.

Domenico Guzzini, presidente della Confindustria di Macerata, il 14 dicembre 2020 aveva pronunciato una frase “shock” che aveva sollevato molte polemiche, aveva fatto intervenire il comitato etico dell'associazione e provocato le sue dimissioni. Riferendosi ai provvedimenti di chiusura per far fronte alla pandemia aveva detto: "Penso che le persone sono un po' stanche di questa situazione e vorrebbero alla fine venirne fuori, anche se qualcuno morirà pazienza, ma così secondo me diventa una situazione impossibile per tutti" (sic).
Guzzini ha espresso chiaramente quello che il governo ha effettivamente fatto, rinunciando al lock down totale e decretando a sproposito delle zone gialle che non avrebbero dovuto esserci, così coscientemente causando una enormità di contagi e alcune migliaia di morti in più.

I ricoverati in terapia intensiva
Sono i dati più significativi assieme a quello dei contagi giornalieri.
E sono significativi sia il numero totale dei ricoverati, perché indica a qual punto di saturazione siano questi reparti, sia quello dei ricoveri del giorno, che segnala la virulenza della pandemia.
Il totale dei ricoverati, che deriva evidentemente dalla somma algebrica dei ricoverati del giorno precedente, meno quelli trasportati in altri reparti, meno i deceduti, più quelli che vi entrano nel giorno, viene riportato nelle statistiche.
Invece quanti nuovi ricoveri ci siano stati nel giorno non viene comunicato e viene viceversa indicato l'aumento o la diminuzione dei ricoveri totali che è sempre piccolo e talvolta addirittura negativo. Ma una diminuzione del numero totale può anche dipendere da un elevato numero di morti, eppure è quello che viene strombazzato da telegiornali e quotidiani.
Tanto per dare un esempio, per il 30 dicembre 2020 questo calcolo diceva che i ricoverati erano diminuiti di 16 unità, passando da 2565 a 2549 mentre da altra fonte attendibile si apprende che in realtà i ricoverati del giorno erano stati 175.
Il giorno 18 gennaio 2021 si sono registrati ben 603 decessi e, come conseguenza, i ricoverati in terapia intensiva erano diminuiti di 57 unità, ma non era certo un dato positivo !

L'attendibilità delle statistiche
Oltre a questo le statistiche sono molto poco attendibili: il sabato e la domenica ci si ammala e si muore molto di meno degli altri giorni, più volte le regioni hanno trasmesso i dati con grave ritardo oppure incompleti e ci sono state importanti registrazioni di rettifica.

Il numero dei tamponi e la percentuale dei positivi
Si tratta di un dato cui viene erroneamente attribuita grande importanza.
In primo luogo nel numero dei tamponi vengono conteggiati anche quelli effettuati per verificare la guarigione. Poi i tamponi, giustamente, sono mirati, cioè effettuati sulle persone che hanno avuto contatti con altre risultate poi infette, non hanno quindi alcun valore statistico. Adesso poi sono stati aggiunti anche i tamponi rapidi mutando totalmente la situazione. Ma anche di questi sui media si fa un gran parlare.

Le mascherine
I negazionisti non le usano, ma anche molte altre persone. E' molto importante usarle e, anche se non se ne è convinti, è doveroso farlo per rispetto nei confronti degli altri, ma questa è merce assai rara. Le mascherine vengono spesso politicizzate, non soltanto facendosele fare tricolori, e questo è davvero grave.
Un trucchetto: usate gli occhiali? E con la mascherina vi si appannano? Ripiegatene verso l'interno la parte alta, quella con il ferretto, è miracoloso.

E allora ?
Allora non c'è alcun dubbio che questo virus sia una gran brutta bestia, in Italia ha imperversato più che altrove ed è meglio non ascoltare chi minimizza.
I grandi Esperti impazzano in tutti i talk show e c'è chi vorrebbe il vaccino obbligatorio e chi sostiene che è pericoloso e che personalmente non lo farà, chi afferma che per la variante inglese o quella, nuovissima, brasiliana il vaccino non servirà a nulla mentre altri lo ritengono valido comunque. I politici e gli esperti ministeriali, a fin di bene, naturalmente, minimizzano o enfatizzano a seconda dell'opportunità del momento…
Adelante Pedro ma con juicio.

Franco Isman


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  18 gennaio 2021agg.19 gennaio 2021