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a cura di Fr.I. - 26 aprile 2013


Il muro del pianto
Emanuele Fiano su Facebook

Emanuele Fiano

Pippo (Civati) oggi in un post cita giustamente nel Muro del Pianto degli incoerenti la mia dichiarazione del 28 febbraio scorso :

"Lo dico con anticipo, io un'alleanza con Berlusconi non la voto" (Emanuele Fiano) ,

dito nella piaga, io ho fatto quella dichiarazione e oggi sto per votare un governo che nella sostanza contraddice quella dichiarazione.

Cosa c'è in mezzo tra domani e il 28/2 ?

Pippo lo sa benissimo cosa c'è, c'è la politica, l'occuparsi delle sorti della cosa pubblica, ne ha scritto abbondantemente, e anche io, c'è un treno grande come una casa perso volontariamente da Grillo, secondo me proprio per portarci fin qui, ci sono errori anche nostri, ma comunque l'impossibilità di sbocchi per un governo di cambiamento, ci sono Franchi Traditori del PD e di Bersani, che non siamo ne io ne lui, c'è il discorso nobilissimo di Napolitano che abbiamo riconfermato Presidente, c'è il fatto, annunciato proprio in quel discorso, che il Presidente si dimetterebbe senza sciogliere le camere, consegnando il paese ad una fase greca di turbolenza di difficilissima prospettiva, non per noi, ma per gli esodati, la Cig,le imprese, le riforme etc etc, ci potrebbero essere infine le elezioni, con noi dati per perdenti, ma comunque con un senato al momento ingovernabile. C'e insomma che io tengo in conto che proprio per coloro che mi hanno eletto, anche nelle primarie, si prospetterebbe un futuro secondo me peggiore di quello che può prospettarsi ora.
Invece io non ho capito quale sia la prospettiva politica alternativa che propone Pippo.

La mia ipotesi è tutta rose e fiori ? niente affatto, è una scalata di 8° grado senza corde, colpa nostra e di molti altri, ma scommessa, perdibile ma scommessa. Per questo, proprio per questo capisco e rispetto tutta la contrarietà di Pippo e degli altri dissidenti, io penso che sbaglino l'appuntamento con la storia, che vedano molto lucidamente i rischi dell'ora ma meno i rischi del domani che sarebbe, li rispetto e penso che la loro espulsione sarebbe assolutamente un errore, serve discutere e confrontarsi, in momenti tanto difficili, non alzare muri, altrettanto rispetto chiedo a Pippo, per chi come me, cerca di riportare la politica all'analisi del dato di realtà, senza paura di ammettere la propria incoerenza, ma provando a dimostrare il cambiamento di situazione. Un ultima questione, c'è sicuramente una differenza di dignità politica tra chi come Pippo e molti altri ha sempre dichiarato il proprio dissenso pubblicamente in questi giorni e nelle assemblee e chi lo ha fatto sordidamente senza metterci la faccia come i Franchi Traditori, ma il problema del funzionamento democratico dentro ad un Partito non può non essere affrontato, di fronte ai 90 voti contro Marini in assemblea e ai molti assenti, io mi sarei fermato per un giorno fossi stato Bersani, ma ciò non toglie che una volta che un'assemblea di Partito vota a maggioranza, non rispettare quel mandato non influisce solo su quella singola scelta ma sulla tenuta del partito e del segretario come si è visto.

Per questo la proposta delle espulsioni, non può essere trattata come una qualsiasi questione regolamentare interna,
non è della sorte dei singoli che si tratta, ma dell'idea di partito, del rapporto tra minoranze e maggioranze interne, delle sedi di discussione, dell'ascolto della base. Il Partito non sia un tribunale ma un grande nuovo cantiere. Mi auguro che molti voti contrai rientrino o magari divengano astensioni o assenze.
Io credo che il paese ne abbia bisogno.

Emanuele Fiano



  26 aprile 2013