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Los Angeles
Gli Angeli argentini alla Reggia di Monza
Anna Marini


Il Serrone della Villa Reale ospiterà fino al 20 gennaio Los Angeles, la mostra che celebra il connubio tra arte e spiritualità. Sono 509 mattonelle quadrate, delle dimensioni di 20x20 cm, schierate sulla parete dell' “Orangerie”, che presentano ciascuna un'interpretazione del tema dell'angelo. L'iniziativa, promossa e prodotta da Bellavite NonSoloCarta, Mostre & Eventi, in collaborazione con Reggia di Monza, espone le opere che andranno a decorare gli interni della Chiesa degli Angeli nella provincia di Salta, la terra in cui nacque l'attuale pontefice. Tra gli artisti, il triestino Gillo Dorfles, la pittrice romana Giosetta Fioroni e Mimmo Paladino, esponente del movimento Transvanguardia; ma anche Massimo Paracchini, vincitore del Premio Internazionale “Arte Milano”, Eugenia Serafini, madrina per la mostra “Sogni a colori-piccoli passi nell'arte per l'inclusione sociale” e la monzese Micaela Tornaghi, organizzatrice di numerose iniziative che esaltano l'unione tra arte e natura.

La Iglesia de Los Angeles è sorta per volere di Daniele Crippa, critico d'arte e curatore del Museo del Parco di Portofino; è stata poi consacrata da Papa Francesco durante il viaggio in Argentina, nel marzo dello scorso anno. Ma l'edificio situato nell'estancia “El Milagro” (Il Miracolo) si inserisce in un contesto più ampio ed è stato realizzato all'interno di un progetto che prevedeva la costruzione di una scuola di formazione artistica, di un anfiteatro e di un museo di arte Madì.


Lo scultore Paolo Menon, incaricato da Crippa di scolpire l'altare, realizza in un mese anche il fonte battesimale, l'ambone, l'acquasantiera e la cattedra. Quella a cui dà vita l'artista, veneto d'origine e brianzolo d'adozione, è un'opera corale di grande rilevanza, resa possibile grazie all'aiuto prezioso ed alla presenza costante dei gauchos, figure caratteristiche che meglio di tutte incarnano la cultura argentina. All'invito esteso in seguito da Crippa di realizzare manufatti con cui decorare le pareti della chiesa, rispondono, proponendo la propria interpretazione del tema, anche cinquecento italiani: sono gli autori delle mattonelle esposte nel Serrone della Villa Reale.
Così è nata la Iglesia de los Angeles, come testimoniano in questi giorni a Monza le immagini del documentario trasmesso nella rotonda dell'Appiani. Sotto la volta che celebra il mito di Amore e Psiche si assiste infatti al lavoro intenso e frutto della dedizione che Paolo Menon ha dedicato al capolavoro saltiano

Gli angeli rappresentano un soggetto classico dell'iconografia e hanno ornato le chiese di ogni epoca; le loro fattezze sono legate ai grandi nomi della pittura, eppure, non solo nelle epoche passate, ma anche oggi queste singolari creature celesti continuano ad ispirare gli artisti e ad affascinare gli amanti dell'arte .
L'angelo è per antonomasia la figura del messaggero e nell'etimologia greca, alla quale si riferisce una delle mattonelle esposte a Monza, significa proprio “annunciatore”. A questa creatura spirituale, frutto dell'infinito amore di Dio, nella tradizione cristiana viene affidato il compito di annunciare a Maria il concepimento e la futura nascita di Gesù. La scena, descritta nei testi sacri, viene cantata in pittura dal genio di numerosi maestri, tra i quali Leonardo da Vinci.
Dalla stessa radice etimologica deriva anche il termine Vangelo, “lieto annunzio”, come ricordato da una splendida mattonella che accosta la grafia alla realizzazione materica.

A dominare molte delle esecuzioni artistiche esposte alla Villa Reale è il colore: ora disteso in un arcobaleno della pace, ora declinato in un'interpretazione impressionistica del tema; in molti casi si apprezza la meraviglia di una ricchezza cromatica valorizzata in sfumature spettacolari.
Se in alcune opere prevalgono l'essenzialità e il contrasto del bianco accostato al nero, in altre predomina la severità di un'unica tinta scura, addolcita nelle morbide fattezze dei volti celesti.
In qualche mattonella, più classica, si riconosce la rappresentazione del putto alato, pur offerta in un'originale rielaborazione cromatica; in altre, invece, si distingue solo l'ala, ovvero la parte per il tutto. E non mancano episodi in cui si ha un'accentuazione dei tratti antropomorfi della creatura.
In alcune versioni l'angelo è una presenza pittogrammatica, inserita in un contesto urbanizzato, in altre è una figura dai tratti umani in una cornice geometrica. Diversi i volti che si apprezzano nelle varie interpretazioni: presenze eteree, oppure uomini intenti a portare aiuto al prossimo, a volte gli angeli sono immortalati nell'atto stesso della manifestazione, in altri casi appaiono immersi nella vita di tutti i giorni; figure statiche oppure in movimento, e alcune sono calate in suggestive ambientazioni notturne. Si distinguono nelle opere anche differenti scelte artistiche che rendono unica ogni singola mattonella: le meravigliose composizioni di più colori e quelle caratterizzate da un'uniformità cromatica della materia lavorata in rilievo.
Le mattonelle esposte a Monza, realizzate in differenti stili e con diverse tecniche, esprimono, in una ricca antologia, la visione angelica di ciascun autore.

Inaugurata nel tardo pomeriggio del 6 dicembre, la mostra, patrocinata moralmente dall'Arcidiocesi e dalla Provincia di Salta, dalla Repubblica Argentina, dall'Ambasciata Italiana e dall'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, rappresenta anche un' importante occasione per rafforzare il gemellaggio artistico tra l'Italia e l'Argentina, sancito con la realizzazione nella provincia di Salta della splendida chiesa in stile coloniale. Ma l'iniziativa è anche una grande opportunità per celebrare la forte valenza simbolica del soggetto angelico: presente in numerose culture, esprime valori di solidarietà e di fratellanza nei confronti del prossimo, di colui che incontriamo sul nostro cammino.

Anna Marini


Presso il Serrone della Villa Reale di Monza, entrata dal Roseto
7 dicembre 2017 – 21 gennaio 2018
INGRESSO LIBERO

ORARI:
lunedì e martedì chiuso;
mercoledì e giovedì 15:00 – 19:00;
venerdì 15:00 – 22:00;
sabato e domenica 10:00 – 19:00



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  16 dicembre 2017