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GIROVAGANDO PER MOSTRE
La “Fondazione Milena Milani”
Arte contemporanea alla Pinacoteca di Savona
di Mauro Reali


Picasso
Pablo Picasso
Capogrossi
Giuseppe Capogrossi
Enrico Baj, Remo Brindisi, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, César, Roberto Crippa, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Jaen Dubuffet, Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Franco Gentilini, René Magritte, Giuseppe Migneco, Juan Mirò, Pablo Picasso, Man Ray, Aligi Sassu, Ernesto Treccani… e poi? E poi molti altri – anche celeberrimi, famosissimi – che non posso ricordare tutti in questa sede. Il lettore, a questo punto, potrebbe credere che io stia facendo un pur sommario elenco dei “grandi” dell'arte del Novecento, e potrebbe così ritenere questo mio articolo un inutile quanto noioso catalogo. In realtà sto scrivendo su una realtà assai più concreta, e cioè sulla magnifica collezione delle opere della fondazione “Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo”, visibili nella rinnovata sede della Pinacoteca Civica di Savona a Palazzo Gavotti (sito: www.musei.comune.sv.it).
Davvero importante, infatti, è la recentissima inaugurazione di questa bella Pinacoteca, che contiene numerose testimonianze artistiche – liguri e non – dal Medioevo in poi: una piacevole realtà nel panorama non sempre esaltante dei nostri beni culturali. Ma la collezione cui facevo prima riferimento – che è esposta nelle ultime sale del Museo – rappresenta qualcosa del tutto eccezionale, e chi scrive auspica che possa presto esservi una ricca pubblicazione (perché no, un catalogo!) che la faccia conoscere ad ampio raggio. Ma ecco, in breve, di cosa si tratta.

Milena Milani, nota scrittrice ed artista di prim'ordine, fu per anni la compagna del grande gallerista Carlo Cardazzo, uno dei protagonisti della vita artistica dell'Italia del secondo Dopoguerra. Ciò è evidente perché i quadri che ella ha ora lodevolmente affidato ad un'istituzione pubblica, affinché tutti ne possano fruire, derivano sì dall'attività “professionale” di Cardazzo, ma anche da un'intimità, da una consuetudine con i “grandi” del Novecento denunciata dai numerosi Ritratti di Milena: clamoroso, tra tutti, quello di Picasso. Per il resto, mi risulta difficile fare delle singole menzioni di opere, se non qualche considerazione di gusto del tutto personale: straordinaria è però – a mio avviso – la Piazza d'Italia di De Chirico del 1924, ma non meno deliziosi sono due piccoli Mirò di particolare qualità. E non dimentichiamo gli “italiani”: Capogrossi, Gentilini, ecc. e quel Lucio Fontana che operò con successo nel vivace clima culturale della vicina Albissola degli anni Cinquanta, dove si cimentò anche nell'arte ceramica.

Insomma, ce n'è abbastanza per suggerire una visita a tutti i lettori. E poi, l'autunno ligure è splendido, e dopo che i turisti agostani sono tornati nelle loro città la Liguria resta una terra “per amatori”, da scoprire senza fretta, magari associando alla visita alla Pinacoteca una buona cena a base di specialità locali. Che, come sa chi scrive (goloso di cibo non meno che d'arte), d'autunno sono soprattutto specialità “di terra” (funghi, lumache, coniglio) a ricordarci come sul blu del mare incomba – scampato agli incendi estivi, quest'anno numerosi – il verde dell'Appennino.

Mauro Reali


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  9 settembre 2003