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Piazza Garibaldi 1914



Piazza Garibaldi 1914

Troneggia la statua del grande Eroe dei due mondi,  si consiglia la biografia di Denis Mack Smith: “Garibaldi, una grande vita in breve” - Laterza 1970. Dice l'inizio: "Con tutti i suoi difetti, Giuseppe Garibaldi ha un suo posto fermo tra i grandi uomini del XIX secolo. Ebbe una sua grandezza, in primo luogo, come eroe nazionale, come famoso soldato e marinaio, cui più che ad alcun altro si dovette l'unione delle due Italie. Ma oltre che patriota egli fu anche grande internazionalista; e nel suo caso non era paradosso. Liberatore di professione, combattè per la gente oppressa ovunque ne trovasse". La statua era dello scultore Ernesto Bazzaro e spiacque quando fu sostituita da una copia in bronzo esiliata ai Boschetti, quasi nascosta. Della statua originale si persero le tracce, parecchi anni fa era distesa, buttata per terra come un rottame, la andai a vedere con l'allora assessore Giovanna Mussi. Fu almeno poi rimessa in piedi verso il muro nord del cortile di ingresso dell' Istituto Olivetti in via Lecco, dietro la ex scuola Pascoli.

Garibaldi ai Boschetti
foto Franco Isman
Sul fondo il vecchio seminario che divenne "Pie Case di ricovero e d'Industria", come sta scritto sulla facciata. Ancora più lontano, dietro il lampione, si intravvede il bel loggiato superiore del nobile edificio di via Solera ora semidistrutto.
Sui lati si vedono gli edifici che ancora oggi incorniciano la piazza, sulla sinistra un negozio mostra appesi due grandi prosciutti, subito dietro l'insegna di un caffè. Quattro lampioni particolari circondano la statua, protetta da una bassa inferriata, quello di sinistra ha la lanterna pateticamente storta.
Come in altri casi (oggi con le antenne di vario tipo e le parabole) l'arrivo del nuovo non si cura molto della tutela delle preesistenze: il grosso filo elettrico attraversa in diagonale la piazza e su facciate pregevoli si sono impiantati pali per i fili elettrici e telefonici. Fa freddo, sei ragazzi con mantella e copricapo guardano il fotografo, nessun mezzo né a motore né a cavalli sta circolando.
La costruzione del tribunale arretrò il fronte terminale della piazza con la realizzazione di una diversa aiuola e, forse, con l'arretramento della stessa statua.

La cartolina venne spedita il 27 maggio 1914 (un anno dopo, il 23 maggio, Salandra dichiarerà la guerra) e dice testualmente: "Salutti nel suo onomastico”, di fianco fu aggiunto di storto "e auguri". La firma è di Gerolamo e Rosa e fu spedita "al Stima Signor ...... Emiglio, via Milano, Sant Bartolomeo, Como. Francobollo di 5 ct. con l'effige del Re.

E' in corso il progetto per l'ampliamento del tribunale (traslato virtualmente più volte della statua di Garibaldi: alla ex Fossati Lamperti, alla Cittadella giudiziaria, di ritorno a piazza Garibaldi) comprendendo anche la ristrutturazione dell'antico immobile di via Solera.
Si allega anche, per i più curiosi, la mappa del catasto cessato 1894-1901 dove si vede la forma della piazza e la posizione del monumento. Notare a fianco l'isola con il mulino Colombo nella parte Nord, dove oggi ci sono anche il circolo Garibaldi ed il bar Sport. E' anche indicato il folle allineamento di progetto della via Vittorio Emanuele, che fortunatamente non fu portato avanti. Il Lambro è stato colorato in azzurro nella riproduzione per renderlo più evidente, è anche indicata approssimativamente la posizione e l'angolo di ripresa della foto.

Alfredo Vigaṇ

catasto 1894-1901


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  19 ottobre 2004