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Bossi: l'eversore incontinente
La Lega … che pena! (2)
Don Chisciotte



 
  Bossi e la sua badante
 
 
Se per il frinire di un Grillo si è innescata un'emergenza nazionale tesa ad arginare l'antipolitica dilagante, è mio dovere avvisar per tempo l'intera nazione, per ciò che accadrà ora, dopo l'ultima incontinenza del Bossi sua eminenza.
E sì, perché penso sia chiaro a tutti che se un comico, pur di primo piano, è riuscito a scatenar tale trambusto organizzando il Vaffa-day, figuriamoci cosa riuscirà a fare un politico,che è partito a tutto spiano, dando il via alla lotta di liberazione di una parte certo non secondaria della nostra povera nazione.
Un esercito composto da 10milioni di padani + 10milioni di veneti = 20milioni di uomini “…disposti al sacrificio per una battaglia di libertà”. Questo è quello che mette in campo il senatur, senza dimenticare i fucili che sicuramente il prode padano è sicuro di aver a portata di mano, perché come dice sempre ogni 2x3 il nostro presunto futuro re: “La libertà va conquistata anche con il fucile.”
Ora, dando per scontato:
  • ¨Che il Presidente Napolitano, dopo aver fatto una dichiarazione alla nazione a reti unificate, nella quale tranquillizza il popolo italiano, darà ordine immediato alle truppe dell'esercito italiano di creare un cordone sanitario intorno a quel parlamento immaginario, da cui il nostro presunto futuro re ha lanciato l'ordine alle sue orde;
  • ¨Che il Parlamento, inchiodi alle sue responsabilità politiche l'eversore padano, condannandolo e isolandolo politicamente senza esitare, inserendolo nella lista dei leader canaglia; democraticamente in ordine alfabetico, senza velleità, dopo Ahmadinejad;
  • ¨Che la Magistratura intervenga con procedura d'urgenza, avendolo colto sul fatto; e vista la recidiva del soggetto, interdica colui che mira a rovesciare l'ordinamento statale e le sue istituzioni, certi che ciò accada senza esitazioni;
  • ¨Che i mass-media all'unisono mantengano alta l'attenzione sul tema, informandoci sui movimenti delle truppe padane traditrici e sull'eroica difesa che si accinge a predisporre lo Stato Italiano (attendiamo a tal proposito una fatwa del nostro Mazza dal Tiggì2, sempre pronto come sappiamo ad ammonir chi parla invano).
Nella certezza che quanto sopra sia nelle menti e nei cuori dei massimi vertici del nostro paese, io Don Chisciotte a nome e per conto anche del mio amico Sancio, offro al Presidente Napolitano il mio e il di lui braccio, il mio e il di lui cuore, senza timore, anzi con grande ardore.
Posso comunque garantire che qui dalla capitale della Brianza, nessuno abbia ancora colto la chiamata alle armi del presunto futuro re (a parte qualche ubriaco e due fuoriditesta subitaneamente affidati ai nostri servizi sociali e prontamente crocifissi dal nostro soprintendente, il Cargo a cui non sfugge mai niente); ma se ciò dovesse accadere, perBossi, non abbia alcunché da temere, caro Presidente, non esiterò a mollare per primo un mio fendente.
Fratelli d'Italia, l'Italiaquand'è chese desta?

Don Chisciotte

Ultime notizie: mi comunica Sancio che pare che la cosa rientri. E' intervenuto sul tema la badante Silvio a cui il senatur era scappato per un attimo, il quale ha dichiarato: ”Assicuro tutti che la Lega ha sempre avuto un comportamento accettabile, corretto e responsabile”.
Vabbè se lo dice la badante che di assicurazioni s'intende!
Pare inoltre che l'infante, detto il Maroni, con un sorriso compassionevole cingendo le spalle del suo amato re abbia dichiarato: “Qui siamo in una zona franca, tutti possono dire quello che vogliono”.
Evviva i franchi… o le franche come meglio direbbe Calderoli… evviva anche i celti !
A quel punto, mi dicono, il povero senatur capita l'antifona, batte in ritirata chiudendo la lotta di liberazione con un : “Io stesso non nascondo di essere un po' matto….”.
Comunque sia, caro Napolitano, io rimango di vedetta, sia mai che qualcuno dei 20milioni di uomini non sia stato messo al corrente della ritirata del tanto amato presunto futuro re.


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  4 ottobre 2007