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Pippo Civati
Presenta il suo “Manifesto per cambiare l'Italia”
JLV

Grecia antica

Sabato 25 novembre Giuseppe Civati è tornato nella sua Monza per presentare al “Libraccio” di via Vittorio Emanuele “Giorni migliori – Manifesto per cambiare l'Italia”, l'ultimo libro scritto con la collaborazione di Stefano Catone e Francesco Foti. Un saggio insolito, perché tratta di politica, ma non contingente, e che decisamente guarda al futuro. Nelle sue pagine sono trattati i temi fondamentali ed urgenti da considerare per un progetto politico anche, ma non soltanto, in vista delle future elezioni. “Giorni migliori” è infatti qualcosa di molto di più di un'agenda a breve termine: è un “Manifesto per cambiare l'Italia”, come annuncia il titolo stesso.

Giuseppe Civati, meglio conosciuto come “Pippo”, è segretario di Possibile, il partito che fondò nel 2015, dopo la sua uscita dal PD. L'autore, con il suo manifesto, si rivolge al popolo della sinistra che, smarrito, si interroga su come quella parte politica possa dare ancora risposte adeguate dopo anni in cui sembra aver smarrito la sua originaria vocazione.
Civati al “Libraccio”, dialogando con Massimo Rebotti, giornalista del “Corriere della Sera”, racconta il suo libro ma ancor più tutto quello che lui negli anni ha proposto, inascoltato, al suo vecchio partito: cose di buon senso, largamente condivisibili.
Al termine dell'esposizione risponde agli interventi di un pubblico numeroso (di pił che nella fotografia scattata prima dell'inizio della serata), politicamente preparato ed anche appartenente ad altre formazioni politiche ed allo stesso PD: contenuti di rilievo che propongono problemi reali, come il ruolo attuale della Sinistra e la possibilità o meno di collaborare con questo PD. Molte le tematiche affrontate in un'analisi politica di ampio respiro, che va oltre i confini italiani, per spingersi all'intera Europa e agli Stati Uniti.

La Sinistra da anni si è persa nelle polemiche, dividendo il campo in una perdita di orizzonte sociale e culturale che sembra aver sancito la fine della missione storica dei partiti laburisti: le condizioni delle classi lavoratrici. Le urgenze che il segretario di Possibile ritiene fondamentali nell'agenda politica del prossimo futuro sono l'impegno per la pace e il rispetto della vita umana: “pace e persona”, ripete l'autore con fermezza ed assoluta convinzione, davanti ad un pubblico su questo unanime.

L'autore guarda alla situazione politica, italiana ma non solo, con una visione ottimistica, pensa che l'opinione pubblica, attualmente catalizzata dal problema immigrazione, possa essere orientata e virare a favore di altre realtà attualmente trascurate. E' una considerazione che suona come un auspicio per controbattere l'eterno immobilismo del tutto italiano, di destra e di sinistra.

Civati guarda al maggiore avversario sulla scena politica: il movimento Cinque Stelle, che già nel 2010 aveva identificato come un pericolo per l'alternativa di sinistra. Al di là dei contenuti non condivisibili, il segretario di Possibile riscontra nel movimento una grande forza: il desiderio e la propagandata volontà di un cambiamento radicale, oltre al vantaggio, rispetto alle altre forze politiche, di non aver mai governato.
Questo approccio attira molti elettori di sinistra e di destra, benché nel programma pentastellato si ravvisi solo la pars destruens e sia invece deficitaria quella costruttiva. I Cinque Stelle criticano, gridano aspramente e a ragione, ma non propongono un'alternativa valida a ciò che contestano, non offrono proposte costruttive.

E proprio su questo, Possibile si presenta come alternativa praticabile contro l'immobilismo di destra e di sinistra ed alla decostruzione vacua del movimento fondato da Beppe Grillo. “Non basta demolire gli avversari, demonizzarli, sbertucciarli, oltretutto con qualche problema di distinzione tra trave e pagliuzza. Bisogna proporre un'altra visione, una visione che abbia basi e finalità diverse da quelle che si intendono contestare”.

E per rifondare la Sinistra Civati parte proprio dal significato che occorre restituire al termine stesso: Sinistra è cultura democratica, rappresentanza degli ultimi e delle fasce più deboli. La disuguaglianza è l'urgenza principale da affrontare in termini pratici e non demagogici: in questo, fondamentale è il diritto allo studio. Tuttavia occorre intervenire non tanto con provvedimenti parziali e sporadici, ma rafforzando il sistema dell'istruzione pubblica. “Dopo anni di sufficienza da parte di molti, pare che l'uguaglianza sai finalmente diventata un argomento del dibattito pubblico. Per noi non è una scoperta, se è vero che lo stesso simbolo che abbiamo scelto per Possibile (=) proprio a questo faceva riferimento”. E nel programma del partito guidato da Civati sono inclusi anche temi di grande rilevanza sociale spesso ignorati dalle altre forze politiche, come quello della disabilità.

“Giorni migliori” è un libro che rivela un programma politico, culturale, e un messaggio di impegno e di speranza; quanto scritto e presentato da Pippo Civati nella sua Monza è una rivoluzione necessaria che si fonda sull'avere ben chiare le urgenze del Paese e le modalità di intervento tipiche della Sinistra. Una sfida, che vedrà un primo passo importantissimo nella giornata del prossimo 3 dicembre, con la nascita di un nuovo soggetto politico: la lista unitaria di sinistra, alternativa al Partito democratico.

JLV

Pippo Civati Pippo Civati Pippo Civati Pippo Civati
Pippo Civati al Libraccio


copertina
Giorni migliori
Manifesto per cambiare l'Italia

Giuseppe Civati con Stefano Catone e Francesco Foti
Imprimatur, luglio 2017
Pagine 144, € 14,00
ISBN 9788868306038


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  27 novembre 2017