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IL DITO NELL'OCCHIO
Clemente J. Mimun, il panino e la bruschetta


Era un giornalista della carta stampata.
Era quello che raccontava le barzellette alle feste di Berlusconi e Craxi, ai bei tempi.
Poi ha "fatto carriera" e le barzellette ha cominciato a raccontarle altrove.
E' entrato alla Rai nel TG1 (era DC), ha proseguito nel TG2 (era craxiana), è quindi andato al TG5 (Berlusconi), poi al TG2 (di Moratti-Berlusconi) e quindi al TG1 (della CdL-Berlusconi).
In epoca berlusconiana ha inventato il "panino" , cioè la (poca) informazione politica veniva data prima dagli esponenti del governo (CdL) poi commentata da quelli dell'opposizione (centrosinistra) e quindi conclusa da quelli della maggioranza (CdL).
In sostanza succedeva che gli ultimi che parlavano davano la versione "finale e corretta" dei ragionamenti esposti in precedenza. Costoro erano i vari Cicchitto, Bondi, Calderoli, Ronchi, eccetera.
Con la vittoria del centrosinistra Mimun ha inventato la "bruschetta", e cioè prima parlano gli esponenti del governo (ora di centrosinistra) e poi quelli della opposizione (CdL). Punto.
Gli ultimi a parlare sono sempre quelli di prima, che... spiegano sempre come stanno le cose.
Un raro esempio di coerenza politica.
Nella sua lunga carriera di giornalista ha nascosto quintalate di notizie, ha occultato la visione di tonnellate di servizi filmati, ha impedito tutte le dirette di interesse nazionale, ha cancellato dagli organigrammi vagonate di giornalisti che chiedevano semplicemente di fare il loro lavoro.

Alla fine di cotanta onorata carriera vorrebbe anche rimanere al suo posto di direttore del TG1.
Ma mi faccia il piacere...

La Pantera Rosa


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  3 febbraio 2006