prima pagina pagina precedente indice de IL DITO NELL'OCCHIO



IL DITO NELL'OCCHIO
Un bicchiere di rosso di Montalcino


In occasione del terremoto in Abruzzo mi ero spesso domandato come mai gli “organi di informazione” (diciamo il TG1 di Minzolini o la Pravda-Il Giornale o la Pravda-Libero, ma non solo loro), di questa repubblica delle banane, non avessero mai evidenziato il fatto, di per sé molto preoccupante per tutti, che nei tre mesi precedenti il disastro dell'Aquila si fosse già verificata una miriade di piccoli terremoti nella più completa indifferenza degli uomini della cosiddetta Protezione Civile.Non riuscivo a spiegarmi, fra l'altro, perché questi incaricati, che in teoria erano preposti alla nostra sicurezza, avessero speso tutto il loro tempo ad andare in giro a tranquillizzare le persone più che ad allertarle in previsione di un più che probabile disastro. (Ma il loro capo supremo, Berlusconi, cosa fa quando va in giro a dire che la crisi non c'è più, ed anzi, chi l'ha vista?)Ora scopriamo che il Bertolaso, e chissà, forse anche il suo grande capo, veniva costantemente informato di questi movimenti tellurici nonché delle previsioni, inascoltate ed anzi osteggiate, fatte da ricercatori più attenti. Ora scopriamo che il Bertolaso premeva affinché l'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ) redigesse dei rapporti falsi su quei tre mesi di piccoli terremoti. Il terremoto alla fine è arrivato, e qualcuno legato alla cosiddetta Protezione Civile se l'è risa sotto le coperte, i vari TG hanno fatto edizioni straordinarie e le Pravde governative hanno fatto paccate di vendite.

Qualcun altro ha fatto paccate di soldi.
E tutti siamo ancora in attesa che all'Aquila si cominci a ricostruire.
Tra il solito contorno di favori e donnette facili (si sa, loro sono molto sensibili alla famiglia e alle prostitute) ci ricorderemo in particolare della frase che disse il Bertolaso ai suoi collaboratori qualche giorno prima del terremoto: - dite agli aquilani di bersi un bicchiere di rosso di Montalcino e di stare tranquilli.L'Italia frana e crolla, mi piacerebbe che gli aquilani, ma anche i siciliani, i calabresi, i monzesi e gli italiani tutti se ne ricordassero quando andranno a votare per le prossime elezioni regionali. Mala tempora currunt

La Pantera Rosa


in su pagina precedente

   17 febbraio 2010