prima pagina pagina precedente indice de IL DITO NELL'OCCHIO



IL DITO NELL'OCCHIO
A sua insaputa



A sua insaputa si è sposato in seconde nozze una moglie terroncella, quando ancora sproloquiava contro i terroni.
A sua insaputa si è laureato in Svizzera, lui, moglie, figli, badanti e camerieri, cani e gatti, con i soldi nostri.
A sua insaputa qualcuno gli ha ristrutturato la casa, fatto bonifici, pagato assicurazioni, dentisti, tasse, spese personali, e chi più ne ha più ne metta, coi soldi nostri.
A sua insaputa si è affiancato un tesoriere (di Vibo Valentia) i cui affari sembrano condurre alla cosca calabrese dei De Stefano e altri personaggi poco raccomandabili legati alla 'ndrangheta, quando Maroni non aveva ancora finito di dire che “la mafia al nord non esiste”. .
A sua insaputa la senatrice Rosa Mauro (pugliese), detta La Nera, vice presidente del Senato, già con vari incarichi di partito e segretaria del Sin.Pa. (Sindacato Padano con più di 20 milioni di iscritti) manteneva il sindacato (e non solo) coi soldi nostri anziché con i soldi degli iscritti, che infatti non esistono.
A sua insaputa il gioiello di famiglia, Renzo, detto il Trota, diplomato non si sa dove e iscritto a non si sa quale università, usava i soldi nostri per i suoi vizi personali: macchine varie, multe pagate, viaggi e botte da mille euro alla volta (oltre allo stipendio della Regione Lombardia, ove non si faceva mai vedere).
A sua insaputa gli altri figli si mantenevano un tenore di vita da sceicchi arabi (Porsche, Bmw, spese pagate, bella vita, eccetera)
A sua insaputa la seconda moglie, baby pensionata a 39 anni, che quindi doveva occuparsi di qualcosa nella vita, poverina, si è fatta costruire coi soldi nostri una scuola chiamata la “scuola bosina” – bosina è il femminile di bossi – da ottocentomila euro più sovvenzioni annuali da oltre duecentomila euro, oltre ad appartamenti vari a lei intestati.
A sua insaputa il suo tesoriere, detto tombolotto, investiva (si fa per dire) in Tanzania, Africa, i nostri soldi, mentre il Senatùr e i suoi simili tuonavano contro i migranti africani che “dovevano tornarsene a casa loro”

Cari leghisti, ma non vi siete accorti che vi hanno preso per i fondelli per una generazione intera cavalcando via via i vostri istinti più beceri, dal dagli al terrone, ed erano terroni, al dagli al negro, e investivano in Africa, al dagli al tricolore e vi facevano cantare il “va pensiero” (ma sempre mettendo la mano destra sul portafoglio) che canto più italiano di questo non c'è, al dagli a Roma ladrona, che più ladroni di loro non ce n'è?

Ci sarebbe da sganasciarsi dalle risate se non ci fosse da piangere al pensiero che il Bossi (insieme a quell'altro…) ci ha governato (a sua insaputa) negli ultimi dieci anni e ci ha portato al livello in cui siamo.

La Pantera Rosa


in su pagina precedente

  13 aprile 2012