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IL DITO NELL'OCCHIO
Una tassa iniqua ?!


ricchi e poveri

La Confindustria è insorta contro la tassa del 3% sui redditi sopra i 150.000 euro “sfuggita” al Governo per opera delle opposizioni.
E' una tassa “iniqua”, hanno detto, perché “colpisce gli unici in Italia che, in questo momento, possono spendere”.
Ho capito bene? Se la tassa colpisce te che puoi permetterti di andare spesso al ristorante, mantenere la barca, la casa in montagna, eccetera, allora è… iniqua, se invece colpisce me che tanto faccio già fatica a tirare avanti, allora è… equa.
Quindi per Confindustria una tassa è iniqua quando colpisce chi può spendere ( capisco le profonde motivazioni di ordine economico-patriottico che hanno dettato una simile affermazione).
Ma se è così, perché le tasse e le leggi che hanno sino ad oggi impoverito la popolazione italiana espellendola dalla condizione di “consumatrice”, non sono mai state denunciate come inique?
Non sarà che all'interno della fascia di reddito considerata (all'incirca il 2% della popolazione) si collocano quasi tutti i ricchi imprenditori?

E se ve lo dice un imprenditore… non iscritto a Confindustria, ci potete credere.

La Pantera Rosa


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  27 ottobre 2012