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IL DITO NELL'OCCHIO
Pratum magnum o tabula rasa?


Pratum Magnum significa nel latino romanesco del tardo impero “me magno il prato”.
Il progetto della risistemazione della piazza Trento & Trieste, il cui nome è appunto Pratum Magnum, prevede infatti l'eliminazione di tutti gli alberi, arbusti, siepi e fili d'erba esistenti, e la loro sostituzione con prodotti di plastica.
Nel progetto complessivo sono previste anche quattro griglie per quattro piazze orientate rispettivamente nelle direzioni più significative per la città, e cioè dove entrarono i primi Goti a Monza, i Longobardi, i Romani e dove entrarono i primi Speculatori Edilizi.
I primi tre popoli se ne sono già andati da molto tempo.
Il Monumento ai caduti non si sposterà, altrimenti i poveri cristi non sapranno più dove andare a dormire, ma il prato che lo circonda sarà eliminato, perché – dicono - non si è mai visto un prato obliquo, ed al suo posto saranno collocate 44 fontanelle di getti d'acqua calda che faranno somigliare la città a S. Pellegrino Terme.
Sono previste inoltre delle isole ecologiche, sorta di buchi per terra dove si potranno gettare i rifiuti, e da cui usciranno d'estate esalazioni benefiche per i malati di bronchi, che si uniranno ai fumi del parcheggio sotterraneo, notoriamente meno inquinanti.
Le piazza Trento & Trieste e circostanti saranno lastricate a pietra o qualcosa di simile, e forse qualcuno ci andrà a passeggiare, ma non d'inverno quando si scivolerà sul ghiaccio, e non d'estate quando è prevista una temperatura intorno ai 60° e si potranno friggere le uova gratis.
Anche gli alberi di piazza Carducci saranno abbattuti perché abusivi in questa Monza del futuro.
Sarà una vera Tabula Rasa, che poi sarebbe il nome più appropriato per questo progetto del passato.

La Pantera Rosa


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  29 settembre 2005