L'autore Gianluca Alzati è professore di scuola media, scrittore e cantautore.
Il protagonista, Marco, è un quattordicenne che non apprezza molto la scuola, ma soprattutto odia la storia con tutte quelle nozioni da imparare a memoria. In seguito ad una verifica consegnata in bianco, gli viene assegnata per punizione una ricerca sulla Resistenza.
Per consolarsi inforca la bicicletta e fa uno dei suoi abituali giri al parco di Monza dove spesso ha notato una anziana signora seduta su una panchina. Quel giorno attaccano discorso a proposito di biciclette e lei gli racconta che quando era giovane gliene avevano regalata una bellissima i suoi amici partigiani. Lei è Lidia Menapace, vivacissima novantenne che nella realtà vive a Bolzano e che, oltre che staffetta partigiana, è stata docente universitaria, senatrice, pacifista e femminista militante.
Marco alza le antenne e pensa che da un personaggio così simpatico si può certamente far aiutare nella sua ricerca. Lidia gli racconta tanti episodi della sua vita e aggiunge che anche a Monza può trovare storie di Resistenza avvincenti, per esempio quelle di G.B.Stucchi ed Enrico Bracesco. Conosce così le due figlie (Rosella che scrive queste righe- e Milena) che gli raccontano la storia dei loro papà.
Il mondo di Marco riguarda anche i rapporti con i coetanei uno dei quali, a lui molto caro è disabile, i primi innamoramenti, i rapporti con i genitori in via di separazione, il mondo dei docenti con le sue caratteristiche. Marco, per cui la solidarietà è già un valore, scopre il fascino di altri ideali, quelli della Resistenza, che non solo lo aiuteranno a maturare, ma gli permetteranno di superare con lode gli esami di terza media.
Nella sua prefazione al libro Lidia Menapace dice: a me pare che il romanzo riveli una buona conoscenza dell'universo giovanile odierno trattandolo come una materia storica e costruendoci sopra una forma narrativa non consueta, una specie di romanzo storico, se non uso parole troppo impegnative, e in più una specie di narrazione formativa: nella letteratura tedesca esiste un genere che si chiama Bildungsroman, romanzo di formazione e lì metterei la Piccola staffetta.
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Milena Bracesco, Gianluca Alzati, Rosella Stucchi |