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Giro d'Italia
di Emilio Gauna


O monti o valli o vespe o viti o colli
o mirti, querce, mare di Sorrento,
Perdasdefogu con le canne al vento,
o grandi eventi che matura il mondo,
o laghi, o stanze, o vecchi accadimenti,
grandi poeti, gran pittori e santi!
Ville orientali sul Brenta e non sul Gange
vecchi tarocchi che dipinse il Bembo
mille orizzonti il gran bel sole accanto
le nostre donne così fiere e belle
riso di bimbi che giocano a palla
tremila posti e sai che ognuno è bello...
Bufale al pascolo lì presso Caserta
tanti gradini per salire in Umbria -
ora una sosta che il respiro è franto,
mi manca il fiato
il cuore più non sento
solo una sosta,
poi se vuoi riprendo...
Mi siedo qui, che il fiato un po' mi manca,
mi fermo un po', ma se vuoi ricomincio:
pievi solinghe abbandonate a valle,
il grande Po coi suoi tanti meandri,
maestose Dolomiti e il Monte Bianco,
a Roma il Colosseo poi Caracalla,
Brescia città di papi e di monelle,
fortificate mura a Castelfranco,
Treviso e i suoi dintorni con tant'acqua...

Emilio Gauna



Giro d'Italia
 
Questa poesia, in un differente contesto, è già stata pubblicata su Golem l'Indispensabile


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  24 gennaio 2004