Scanagatti Boccia ogni cosa
Testo di Massimo Merati su musica di De Andrè
Cambiamonza omaggia De Andrè, rivisitando la sua celebre canzone e dedicandola al sindaco Scanagatti che non consente che si possa svolgere nel Parco il concerto dei Rolling Stones.
Lo chiamavano Boccia ogni cosa il veto metteva, il veto metteva. Lo chiamavano Boccia ogni cosa, non approvava nel parco una fava. Appena presa la decisione di vietare qualsiasi evento tutti s'accorsero con uno sguardo che altre parole erano al vento. Qualcuno rompe e lo fa per noia, qualcuno lo sceglie per professione Boccia ogni cosa né l'uno né l'altro lui lo faceva per passione. Ma la passione spesso conduce a proteggere solo le foglie senza indagare se dentro il parco c'è un prato libero che poi ci accoglie. E fu così che da un giorno all'altro Boccia ogni cosa tirò lo scontento l'ira funesta dei cittadini a cui aveva negato l'evento. Ma i partiti di vecchio stampo non brillano certo in iniziativa le contromisure fino a quel punto si limitavano all'invettiva. Si sa che Giunta da' buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio Si sa che la Giunta da' cattivi consigli se non può più dare il buon esempio. Così il sindaco con le sue foglie, mai a concerti, senza più voglie si prese la briga, di certo il gusto di dire al Brianteo è il posto giusto. E rivolgendosi ai consiglieri li apostrofò con parole argute: il cambiamento sarà punito disse solo lo stadio sarà allestito. Quelli andarono dal presidente e dissero senza parafrasare: fuori dal parco, cosa ne pensi è un fallimento regionale!. Infatti accettarono solo quattro complessi band di provincia con pochi tamburi. Infatti accettarono solo quattro complessi con i tamburi e senza i palchi Se la location fa un po' cagare poi non ti puoi lamentare se quella volta a prendere il ticket tutti ci andarono mal volentieri. Il giorno dopo c'erano tutti dall'assessore al sagrestano Alla stazione c'erano tutti con gli occhi rossi e la bandana in mano A salutare chi per un poco senza pretese, senza pretese. A salutare chi per un poco portò la vita nel nostro paese. C'era un cartello arancio con una scritta nera diceva: E' colpa di Boccia ogni cosa Cambiamonza ve lo diceva. Ma la notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale come una freccia dall'alto scocca vola veloce di bocca in bocca. Alla domenica successiva molta più gente che si riuniva Chi suona un bongo, chi fuma un fiore chi griglia libero per più di due ore. Persino la Giunta che non disprezza tra un'intervista e un'esternazione la nostra reggia con la terrazza il parco prenota, lo vuole in cessione. E con la band in prima fila e la grigliata poco lontano saltano, ballano per il paese l'ecologista e il giovine profano! Massimo Merati (Cambiamonza) Condividi su Facebook Condividi su Facebook Segnala su Twitter EVENTUALI COMMENTI lettere@arengario.net Commenti anonimi non saranno pubblicati 28 febbraio 2014 |