prima pagina pagina precedente




Scanagatti “Boccia ogni cosa”
Testo di Massimo Merati su musica di De Andrè

Cambiamonza omaggia De Andrè, rivisitando la sua celebre canzone e dedicandola al sindaco Scanagatti che non consente che si possa svolgere nel Parco il concerto dei Rolling Stones.

ricerca
Il leggendario concerto dei Rolling Stones a Hide Park nel 1969

Lo chiamavano “Boccia ogni cosa”
il veto metteva, il veto metteva.
Lo chiamavano “Boccia ogni cosa”,
non approvava nel parco una fava.

Appena presa la decisione
di vietare qualsiasi evento
tutti s'accorsero con uno sguardo
che altre parole erano al vento.

Qualcuno rompe e lo fa per noia,
qualcuno lo sceglie per professione
“Boccia ogni cosa” né l'uno né l'altro
lui lo faceva per passione.

Ma la passione spesso conduce
a proteggere solo le foglie
senza indagare se dentro il parco
c'è un prato libero che poi ci accoglie.

E fu così che da un giorno all'altro
“Boccia ogni cosa” tirò lo scontento
l'ira funesta dei cittadini
a cui aveva negato l'evento.

Ma i partiti di vecchio stampo
non brillano certo in iniziativa
le contromisure fino a quel punto
si limitavano all'invettiva.

Si sa che Giunta da' buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio
Si sa che la Giunta da' cattivi consigli
se non può più dare il buon esempio.

Così il sindaco con le sue foglie,
mai a concerti, senza più voglie
si prese la briga, di certo il gusto
di dire al Brianteo è il posto giusto.

E rivolgendosi ai consiglieri
li apostrofò con parole argute:
“il cambiamento sarà punito –
disse – solo lo stadio sarà allestito”.

Quelli andarono dal presidente
e dissero senza parafrasare:
“fuori dal parco, cosa ne pensi
è un fallimento regionale!”.

Infatti accettarono solo quattro complessi
band di provincia con pochi tamburi.
Infatti accettarono solo quattro complessi
con i tamburi e senza i palchi

Se la location fa un po' cagare
poi non ti puoi lamentare
se quella volta a prendere il ticket
tutti ci andarono mal volentieri.

Il giorno dopo c'erano tutti
dall'assessore al sagrestano
Alla stazione c'erano tutti
con gli occhi rossi e la bandana in mano

A salutare chi per un poco
senza pretese, senza pretese.
A salutare chi per un poco
portò la vita nel nostro paese.

C'era un cartello arancio
con una scritta nera diceva:
“E' colpa di “Boccia ogni cosa”
Cambiamonza ve lo diceva”.

Ma la notizia un po' originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'alto scocca
vola veloce di bocca in bocca.

Alla domenica successiva
molta più gente che si riuniva
Chi suona un bongo, chi fuma un fiore
chi griglia libero per più di due ore.

Persino la Giunta che non disprezza
tra un'intervista e un'esternazione
la nostra reggia con la terrazza
il parco prenota, lo vuole in cessione.

E con la band in prima fila
e la grigliata poco lontano
saltano, ballano per il paese
l'ecologista e il giovine profano!

Massimo Merati
(Cambiamonza)

Condividi su Facebook
Condividi su Facebook
Segnala su Twitter


EVENTUALI COMMENTI
lettere@arengario.net

Commenti anonimi non saranno pubblicati



in su pagina precedente

  28 febbraio 2014