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Paragoni vergognosi
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Paragoni vergognosi

Se questo è un Paese
Dal Blog di Beppe Grillo del 14 aprile 2014


Voi che vi disinteressate della cosa pubblica
come se vi fosse estranea e alla vita delle persone
meno fortunate che vi circondano
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il telegiornale di regime caldo e visi di mafiosi e piduisti sullo schermo
mentre mangiate insieme ai vostri figli
che educate ad essere indifferenti e servi
Considerate se questo è un Paese
che vive nel fango
che non conosce pace, ma mafia
in cui c'è chi lotta per mezzo pane e chi può evadere centinaia di milioni
di gente che muore per un taglio ai suoi diritti civili, alla sanità, al lavoro, alla casa
nell'indifferenza dell'informazione
Considerate se questo è un Paese
nato dalle morti di Falcone e Borsellino
dalla trattativa Stato mafia
schiavo della P2
Comandato da un vecchio impaurito
delle sue stesse azioni
che ignora la Costituzione
Considerate se questo è un Paese
consegnato da vent'anni a Dell'Utri e a Berlusconi
e ai loro luridi alleati della sinistra
Un Paese che ha eletto come speranza un volgare mentitore
assurto a leader da povero buffone di provincia
Considerate se questa è una donna,
usata per raccogliere voti,
per raccontare menzogne su un trespolo televisivo,
per rinnegare la sua dignità
orpello di partito
vuoti gli occhi e freddo il cuore
come una rana d'inverno.
Meditate che questo AVVIENE ORA e che per i vostri figli non ci sarà speranza
per colpa della vostra ignavia, per aver rinnegato la vostra Patria
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Liberamente ispirata alla poesia Se questo è un uomo di Primo Levi


Emanuele Fiano ha replicato indignato sulla sua pagina di FB

Oggi @BeppeGrillo insulta la poesia "Se questo è un uomo" di Primo Levi, ma io, che vedo mio padre in quella poesia, non mi lascio insultare dal primo comico frustrato.
A tutto c'è un limite. E Grillo pensavo li avesse già superati quasi tutti, con l'uso spregiudicato delle parole e delle persone. Invece no. Parafrasare pagine che raccontano la storia più buia dell'umanità supera di gran lunga ogni margine. La battaglia politica ci ha abituato a linguaggi ed espressioni anche durissimi, ma insultare la tragedia della Shoà, le sue vittime e anche la persona di Primo Levi, morto suicida, per non essere riuscito più a sopportare lo strazio del ricordo, è proprio non avere idea di cosa significhi quella sofferenza, oppure saperlo ma affidare al cinismo del clamore mediatico l'unico valore in cui si crede; urlare, insultare, bestemmiare, pur di fare notizia. Questo è Grillo, e questi sono i grillini se lo seguiranno anche oggi in questo insulto alla civiltà. Se lo lasci dire da uno la cui famiglia fu sterminata a Auschwitz: ora basta, chi si prende gioco di quella tragedia sta idealmente dalla stessa parte di chi la provocò. Chi conosce quella storia, lo punirà nelle urne.

Emanuele Fiano


Sul blog, quasi istantaneamente, 270 commenti e 396 condivisioni: commenti in gran parte favorevoli a Grillo, spesso di insulti agli uomini politici ma anche con alcune voci critiche; ne riportiamo alcuni, cominciando con quelli fuori dal coro.

Christobel Cabella
Beppe non è il caso di paragonare una tragedia come quella dei campi di concentramento a.. questo. Lo trovo offensivo nei confronti di quanti hanno subito le dittature nazifasciste e di coloro che hanno perso la vita nei c.d.c. Cerca un altro paragone.


Michela Di Chirico
Sfruttare una tragedia grande come l'Olocausto per un post comico credo sia poco rispettoso verso i milioni di morti.


Roberto GhidonI, Andora         
Credo che questa volta fuori dal vaso l'abbiamo fatto Noi.

Alessandro B., Torino         
Sono fiero di essere concittadino di PRIMO LEVI (una delle poche cose di cui essere fieri in quanto torinesi) e a Beppe dico solo, restando in tema letterario, "NON RAGIONIAM DI LOR, MA GUARDA E PASSA" (Dante, Inferno, canto III). Beppe, avanti così!
Qui chi si deve vergognare sono quegli IPOCRITI CHE SI STRACCIANO LE VESTI FINGENDO INDIGNAZIONE. Nulla è più distante dal messaggio universale che ci ha lasciato in eredità uno scrittore sensibile come Primo Levi di questi marpioni d'apparato usi a sguazzare con naturalezza nelle stanze del Potere. Essi non si fanno scrupolo di utilizzare la Memoria della Shoah e le vittime delle atrocità nazifasciste per proprio peloso tornaconto o, peggio, a mò di inestinguibile patente di impunità per i crimini sionisti del presente. Una subdola confusione tra Ebraismo e sionismo utile ad atteggiarsi a eterne Vittime della Storia, cui tutto deve essere concesso. Questo sì è OSCENO, mi fa orrore.


Cristina
davvero non vedo l'offesa al popolo ebreo! Davvero mi fa schifo tutta questa ipocrisia e finta indignazione dei media per allontanare l'attenzione dai problemi reali. Veramente c'è molto da lottare fino all'elezioni. Gli avvoltoi sono in agguato. Forza M5S

Procopio Bertolini (nuke' em all), Roma         
...se impedite di prendere da esempio un fatto storico così grave e orribile per denunciare un grave gesto , allora non si dovrà più parlare del pedofilo che violenta il bambino perchè da giovane ha avuto un'infanzia altrettanto terribile ...state giustificando l'assassino che ha ucciso i propri cari perchè è stato picchiato dal padre ubriaco quando era piccolo e quindi non se ne dovrà più parlare...un fatto storico per quanto grave possa essere stato può e deve essere portato come esempio a denunzia di qualsiasi sopruso e scempio ne voglia fare il genere umano perchè esso non possa essere mai più ripetuto nella qualsiasi forma vogliate pensarlo...e se non volete che sia preso come tale esempio , allora sarete stati complici della barbarie a voi stessi perpetrata...
In poche parole :
"...se non si vuole più usare un fatto storico come esempio...quel fatto non è mai esistito...di conseguenza accadrà nuovamente perchè dimenticato..."

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1. Inciviltà
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  14 aprile 2014