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FB SPECCHIO DEL TEMPO
#NETANYAU




Franco Isman
11.01.2015 · 
Netanyau partecipa oggi alla grande sfilata antiterrorismo di Parigi.
Ma i bombardamenti indiscriminati di Gaza nelle invasioni del 2009 e del 2014 non sono forse terrorismo? Terrorismo di stato.
1300 palestinesi uccisi nell'operazione “Piombo fuso” del 2009 a fronte di 13 militari israeliani di cui 5 uccisi da fuoco amico.
2139 palestinesi uccisi di cui oltre 490 bambini (al 27 agosto) nell'operazione “Margine protettivo” del luglio 2014 a fronte di 64 militari e 9 civili israeliani (AMNESTY INTERNATIONAL ).
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Paolo B.
 da arrestare immediatamente ed estradare al tribunale dell'aja per processarlo per crimini contro l'umanità....
Lina A. Piccola differenza: Israele lotta per esistere è un giorno,magari non ci saremo più né io né te,ma i nostri nipoti dovranno ringraziare i nipotini di Netanyau per avere salvato il nostro mondo
Paolo B. israele lotta per sterminare tutti i palestinesi ed appropriarsi definitivamente di tutto il territorio ampliando quello che ha usurpato... chi comanda oggi in israele ha imparato molto bene la lezione di hitler e la sta applicando scientificamente, e sono neonazisti tanto loro quanto chi li difende... e i numeri sono lì a confermarlo!!!...
Daddo Temo che l'ultima affermazione meriti un ripasso di storia per ricordarsi cosa sia stata l'industrializzazione del genocidio ed una visita o una lettura di ripasso. Ovviamente non toglie nessuna responsabilità a Netanyau o ai suoi predecessori. Ma il paragone é, e sarà sempre a parer mio, una affermazione ignorante!
Mi scuso per l'entrata a gamba tesa sul profilo fb di Franco. In genere non ne faccio. E non starei a usare i numeri vero.... Mancano un po' di zeri per ipotizzare qualunque accostamento. Ammesso che i numeri, nel contesto, possano poi avere questa importanza!
Paolo B. dall'8 luglio 2014 morti 2101 palestinesi (dei quali 493 bimbi) contro 69 israeliani... questa non è nemmeno la decimazione ipotizzata dalle SS... questo è solo una cosa vergognosa, da vomito, questo è genocidio scientifico tutelato dai beceri interesssi occidentali... e ribadisco: chi, oggi, difende israele è da considerarsi neonazista a tutti gli effetti, sociali e culturali... e mi trattengo dagli insulti che sono benissimo immaginabili...
Le vittime del conflitto israelo-palestinese
LASTAMPA.IT
Daddo  Io non difendo israele, dico che l'accostamento mostra una certa ignoranza di come sono andate le cose nel secolo scorso. Non ci penso proprio a difendere uno stato come israele
Lina A. Io difendo Israele e mi dispiace se un giorno Israele dovesse difendere tante teste di minchia
Paolo B. nel mondo c'è sempre stato l'aguzzino e chi ne sopporta le conseguenze, nell'800 l'uomo bianco contro i nativi americani, nel 900 i nazisti contro ebrei, rom e omosessuali, oggi i neonazisti di israele contro i nativi palestinesi... giuro che se avessi un'altra età andrei - come già fecero coloro che credevano nella libertà da tutto il mondo nella spagna sotto l'avvio della dittatura di franco - a combattere con hamas contro i bastardi che vogliono togliere anche quei pochi sassi, che per ora hanno lasciato loro, ai palestinesi... la spocchia degli ebrei che usano ancor oggi - e la usano come scusa - il mantra di essere stati vittime dei campi di concentramento, è insopportabile e fa uno schifo indicibile questo loro continuare a piangersi addosso...
Rosanna F Paolo B. forse non sei mai stato in Israele e in particolare a Tel Aviv o non conosci nessuno che ci vive. Io si. Se gli israeliani non muoiono a frotte è solo perché hanno sviluppato un sistema di difesa eccellente e soprattutto i patriot intercetttano i missili. È innegabile che in Israele ci siano falchi e colombe Ma è dimostrato che i bastardi di Hamas nascondono armi nei cunicoli e dove sono i civili. A Parigi sono morti 5 ebrei. ...non sono i primi
Paolo B. a tel aviv no, non ci sono mai stato, ma in israele e in palestina - per il mio lavoro (sono giornalista e mi occupo di viaggi) - ci sono stato, così come ho girato un po' del medio oriente... e i 493 bimbi UCCISI, da luglio dello scorso anno, dal democratico e civile esercito dalla stella a sei punte - a fronte dei 69 israeliani - sono un bilancio inaccettabile, anche per le modalità con le quali sono stati commessi questi eccidi... oggi, ormai, dico anch'io che sogno la sparizione dello stato di israele, con rammarico per gli amos oz, i david grossman, perché lì c'è la radice di tutto il terrorismo islamico, israele è la benzina sul fuoco...
Lina A. B. tu non sei Charlie,sei soltanto Charlot
Umberto P Chi contrappone credo religioso a credo religioso, chi rispolvera il legame tra Stato e religione e lo usa per fini politici, si dovrebbe astenere dal partecipare ad una manifestazione in difesa della laicità e aconfessionalità dell Stato moderno!
Invece di sentenziare sul mondo islamico, che sarebbe rimasto al Medioevo, bisognerebbe preoccuparsi del Medioevo in cui è ripiombata la "civile" e "moderna" Europa agli inizi degli Anni Novanta nella ex-Yugoslavia e del rigurgito (che non è più tale, ma è una vera e propria marea montante, una subdola e inconscia mutazione del sentire comune) dell'intolleranza religiosa, del nazionalismo, del razzismo mascherato da "difesa della propria identità" !
Paolo B. sì lina A., io sono anche charlot, il charlot soprattutto del monologo che allego, perché tu possa riascoltarlo, anche se penso che non ti servirà a niente... e quando un popolo viene represso, sterminato, torturato come sta accadendo in palestina per mano di coloro che hanno subito questa ferocia e l'unica lezione che ne hanno tratto è stato come applicare la lezione subita contro un altro popolo, abitante di diritto nella propria terra, per sterminarlo e farla propria, quella terra, rivendicando un paradossale e inesistente diritto atavico e divino... quando un popolo è in queste condizioni e si vede uccidere con un rapporto di 100 a 1 ha il pieno diritto di usare tutti i mezzi per cercare di far sentire, almeno, la propria voce, visto che in questa guerra davide non vincerà golia, ma sono i golia di tutta la terra, e chi li difende, a meritare di essere sterminati, atroce cancro sociale che opera contro la pace e contro i poveri e i deboli di tutta la terra...
Charlie Chaplin - Discorso all'Umanità
Tratto da "Il grande dittatore" di Charlie Chaplin Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore: non è il...

Franco Isman
Visto che il post è mio… vorrei tirare qualche conclusione.
Vorrei fosse chiaro che le mie critiche, durissime, a Netanyau e quindi alla politica di Israele, ai crimini di Israele, non hanno nessun rapporto, non c'entrano assolutamente nulla con la Shoah, con lo sterminio di un popolo scientificamente programmato e inesorabilmente eseguito nella nazione allora forse più avanzata in Europa.
Anch'io ritengo razzista e fascista l'attuale governo di Israele ma non vi è nessuna possibilità di omologazione con quanto il nazismo ha compiuto con la Shoah.
Non posso non considerare con lo stesso sgomento le innocenti vittime dell'attentato al negozio kasher di Parigi e le innocenti vittime dei massacri di Gaza e non riesco a capire come qualcuno sia giustamente sconvolto per le prime e tutto sommato indifferente per le migliaia delle altre che comprendono centinaia e centinaia di bambini.
Una osservazione formale che non so bene che valenza possa avere.
Avendo io, per mia scelta, un numero limitato di “amici” su FB, in proporzione limitati sono i “mi piace” che possono ricevere i miei post, credo che il record sia di una quarantina per una foto particolarmente bella. Qui l'approvare quanto ho scritto richiedeva una notevole dose di anticonformismo ed i mi piace sono stati soltanto otto. Da notare che provengono da amici di diversissima formazione politica da una destra abbastanza accentuata ad una altrettanto marcata sinistra …
Francesca L Condivido e sono d'accordo con te Franco. La confusione tra religione e stato e l'uso strumentale della prima è il virus che distrugge la democrazia e le regole comuni. Nessuno può dire come sarebbero andate le cose se la politica di Israele fosse stata diversa. Non esiste mai un'unica strada per raggiungere un obiettivo e credo che nel caso di Israele il problema sia proprio l'obiettivo.
Lia T Te lo avevo già detto: mi sembra che tu stia confrontando fenomeni storici che non appartengono alle stesse categorie. Per altro: lo stato d'Israele ha diritto ad esistere. punto. lo stato d'Israele è una imperfettissima democrazia, comunque avanzata rispetto ad altri stati dell'area. Lo politica di destra della destra attualmente al governo in Israele è da condannare.
Ma non mi piace l'aria che si respira in questo scambio
Francesca L se si critica Israele o si viene tacciati di antisemitismo o di mettere in dubbio l'esistenza dello stato di Israele. D'altra parte moltissimi ma moltissimi usando la politica israeliana per fomentare l'antisemitismo e l'odio razziale. In queste condizioni qual è la strada che porta comprensione? Da dove si comincia? Non credo dalle armi.
Armando P Un popolo che ha avuto 6 milioni di morti nelle camere a gas ,non è più disposto a farsi ammazzare da chi anziché fare politica urla dio è grande.
Fabio Isman Fatemi dire, per favore, solo un paio di cose. Non mi dimenticherò mai l'immensa differenza tra il mio mese in Israele nel 1967, guerra dei sei giorni, ed i tanti successivi, magari i tre del 1982 (invasione del Libano, perché gli altri tre furono appunto nel Libano): il contrasto tra un paese che sembrava l'unico dove il socialismo si fosse realizzato, e un paese governato assolutamente dalla destra. Però capisco che sia facile dirlo da qui, senza vivere i timori e le insicurezze di chi ci abita. Poi, un "nanetto", un aneddoto: "Bibi" prometteva bene fin da piccolo. Nel 1982, era viceministro degli esteri. Ero riuscito a vederlo anche grazie ai buoni uffici di un indimenticabile capo degli spokesmen militari, il mio poi immenso amico Yoel Levi, la cui memoria ci sia di benedizione. La più breve intervista della mia vita. "Di cosa vuole che parliamo?" Per essere politicamente corretto, invece che di Territori occupati, vorrei discutere con lei di West Bank. "Allora no, io discuto solo di Giudea e Samaria, non c'è altro". Inchini, saluti, shake-hands. Anche a me ha fatto effetto vederlo a Parigi (e, ancor di più, vederlo evitare accuratamente Abu Mazen, o lanciare l'appello agli ebrei di Francia, il vostro focolare è Israele); ma l'ho presa come se lui rappresentasse un Paese (e, in effetti, era così); e chi altri, se non Israele, aveva diritto di starci in quel corteo? Purtroppo, pessimamente rappresentato; ma questi sono assai poco, purtroppo, affari di chi in Israele non vive. E magari, fanno arrabbiare chi in Israele non vive, ma anche buona parte di chi ci abita.
Franco Isman Ankara, 12 gen. – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato il premier israeliano Benjamin Netanyahu di aver “osato” partecipare alla marcia di solidarietà contro il terrorismo a Parigi, accusandolo di “terrorismo di Stato” contro i palestinesi. Non è che l'ultimo assalto verbale del presidente turco nei confronti del capo del governo israeliano, che testimonia il costante deterioramento dei rapporti tra i due Paesi. “Fatico a capire come Netanyahu abbia osato andarci. Per una volta, dai conto dei bambini e delle donne che hai massacrato” ha detto Erdogan in una conferenza stampa con il presidente palestinese Mahmud Abbas.