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C'era una volta… il posto fisso
JLV



E anche se non era fisso ma a tempo determinato andava abbastanza bene lo stesso. Le aziende potevano rinnovarlo al massimo due volte e se passava il termine del secondo rinnovo, il contratto diventava automaticamente a tempo indeterminato.
Oggi, con il progresso renziano, il contratto, chiamiamolo provvisorio, può essere rinnovato ad libitum, o forse per non più di otto volte consecutive; nessun problema a rinnovarlo o farlo cessare nell'arco di 36 mesi, poi è necessario qualche artifizio come una breve interruzione del rapporto o il passaggio ad altra azienda consorziata.
Flessibilità è il moloch cui si è tutto sacrificato: anche con contratti regolari il giovane, ma anche chi non è più tanto giovane, rimane evidentemente sempre confinato al minimo contrattuale, senza alcuna possibilità di far carriera e sotto il ricatto e lo stress di non avere il contratto rinnovato alla scadenza, tra l'altro sapendolo soltanto in quel momento.

Ma c'è di peggio.
In queste condizioni le giovani donne non possono assolutamente pensare di fare un figlio che precluderebbe loro qualsiasi possibilità di rinnovo del contratto. Una situazione orribile che, nessuno forse ci ha pensato, potrà portare ad una diminuzione non del tutto trascurabile delle nascite..

JLV

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  21.12.2015