Neologismi
Umberto Puccio
A proposito di neologismi e del loro uso. Vengono usati o come "sbiancanti" e "rinverginanti" di termini "maledetti"; o come termini assiologicamente negativi per "squalificare" la posizione dell'avversario. Alla seconda categoria appartengono due espressioni ormai entrate nell' (ab)uso del lessico politico: DIETROLOGIA e STRUMENTALIZZAZIONE. Recentemente però sono venuti alla ribalta due nuovi termini, appartenenti alla prima categoria. Non vengono più usati (per definire certi comportamenti) i termini "razzismo" e "razzista" (tutti negano il fenomeno, come cosa del passato e negano, pertanto, di esserlo!), bensì SOVRANISTI o SUPREMATISTI. Riferendosi agli USA, si parla di "sovranismo bianco", al posto del razzismo nel confronto dei Neri o degli "immigrati" ispanici centro-americani. Cosa analoga accade il Europa, dove il suprematismo non è "bianco", bensì "occidentale-europeo-cristiano" (in cui i tre termini si identificano) in contrapposizione all' immigrato "africano-asiatico-islamico". Caratteristica comune di questa regressione, favorita dalla vittoria della destra USA più retriva con l'elezione di Trump ed evidente in tutta l'Europa (in modo prevalente nei Paesi centro-orientali), è la rimozione del termine razzismo: come se, abolendolo, si "sdoganassero" i comportamenti concreti ad esso corrispondenti e si mettesse a tacere e rimuovesse anche l' AUTOCOSCIENZA di esso. Umberto Puccio Condividi su Facebook Segnala su Twitter EVENTUALI COMMENTI lettere@arengario.net Commenti anonimi non saranno pubblicati 11 gennaio 2018 |