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Dreikirchen - foto Franco Isman


Dreikirchen

a cura di Franco Isman


Dreikirchen, tre chiese, anzi tre chiesine a 1120 metri di altezza sulle colline sul lato occidentale della bassa val d'Isarco. Un antichissimo santuario, un tempo custodito da eremiti, sorto attorno ad una fonte idrominerale cui venivano riconosciute miracolose virtù terapeutiche, già luogo di antichissimi riti pagani, posto sull'antico sentiero di montagna che da Bozen (Bolzano) arrivava a Brixen (Bressanone) attraverso l'altopiano del Renon. Ancora oggi vi si accede soltanto a piedi: 20 minuti da Villanders (Villandro), dove si arriva in macchina da Klausen (Chiusa), o mezz'ora da Barbian (Barbiano), sentiero n.8, cui si arriva da Ponte Gardena. Le tre chiese, una antica taverna che serviva un tempo di asilo ai viandanti, un rustico ristorante per i turisti d'oggi, il Messnerhof, e più in là qualche casa sparsa.
Appena arrivati ecco la prima chiesina, ma le altre dove sono? Poi, girandoci attorno, ci si accorge che le chiese sono effettivamente tre, disposte a triangolo e quasi addossate l'una all'altra, tre gioiellini, costruite fra il XII e il XV secolo e dedicate rispettivamente a Sancta Gertrud (Santa Geltrude), di cui si trova traccia fin da documenti del 1237, a St. Nikolaus (San Nicola) e a Sancta Magdalena, menzionata la prima volta nel 1422.

il guardiano delle chiavi - foto Franco Isman Dreikirchen - foto Franco Isman
il guardiano delle chiavi

Le chiese sono chiuse, ma le chiavi sono custodite dai proprietari del Messnerhof il cui figlio è sempre disponibile alle richieste dei turisti (o almeno lo era nel 2002) anche se, in teoria, si dovrebbe prenotare la visita (0471.650059); gli interni sono assolutamente da vedere e la mancetta viene data volentieri, anche senza esplicita richiesta.

St.Gertrud - foto André M.Winter St.Gertrud interno - foto Franco Isman
St.Gertrud

La chiesina di Santa Geltrude è realizzata con un'architettura che va dal tardo romanico (porta ad arco a tutto sesto nella parte destra, concio della volta a crociera, fonte battesimale) al primo gotico (arcata del coro, portale di entrata). Murature in pietra, struttura di copertura lignea e tetto in scandole di legno, piccola torre campanaria anch'essa in legno. L'altare è forse una composizione formata da un cassonetto barocco con figure femminili gotiche; vi è poi una importante statua lignea della santa risalente alla prima metà del XIV secolo e un notevole affresco sulla facciata esterna.

l'altare di St.Nikolaus - foto Franco Isman l'altare di St.Magdalena - foto Franco Isman
St.Nikolaus e St.Magdalena

La chiesa di San Nicola, affiancata alla precedente, analoga come strutture, ha un vano per il coro delimitato da un arco trionfale e volta a crociera con marcati costoloni. L'altare a portelli è un'importante opera attribuita allo scultore brissinese (di Brixen-Bressanone) tardo gotico Hans Klocker. Gli affreschi all'interno del coro sono datati al XIV secolo e sono stati parzialmente restaurati nel 1984.

La terza chiesa, un po' più grande delle precedenti, è stata probabilmente ricostruita attorno al 1500 dopo che una frana aveva distrutto quella precedente. La chiesa, in stile tardo gotico, ha finestre a sesto acuto, chiusura del coro ottogonale, portale ogivale riccamente ornato da pennacchi e modanature. Altare e sculture lignee, nessun affresco.

Dreikirchen - panorama - foto Franco Isman

La posizione è splendida con un ampio panorama che spazia dal massiccio del Sella al Sassolungo, al gruppo delle Odle e la Plose. Giù in valle si può notare il monastero di Säben (Sabiona) e la cittadina di Klausen (Chiusa).
Nello stesso comune di Barbiano, cui appartiene Dreikirchen, è molto interessante l'imponente castello di Friedburg, e poi non dimentichiamo che siamo a due passi da Bressanone, cui si dovrà certamente dedicare un “bel momento”.

Le notizie sull'architettura delle tre chiese sono tratte da una piccola pubblicazione, curata dalla famiglia Gafriller e reperibile al Messnerhof, che fa a sua volta riferimento a diverse pubblicazioni edite dalla Athesia di Bolzano. Tutte le fotografie sono dell'autore tranne la quarta che č di André M.Winter; altre fotografie dello stesso si possono vedere sul sito www.carto.net/andre.mw/photos .


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  3 settembre 2005