I bei momenti
ideati da Primo Casalini
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Dove sono i bei momenti
di dolcezza e di piacer...
Luoghi del cuore? Luoghi dell'amore? Non la vedo solo così. Ognuno di noi ha la sua personale vicenda, ed un cinema di periferia, una pensione al mare, un boschetto appenninico, un'aula universitaria possono esserlo stati, luoghi così, e non si dimenticano. Men che meno giacimenti culturali, concezione carboniosa della bellezza. Ma la storia vivace e spesso oscurata in cui la bellezza era ritenuta indispensabile. Quindi, era quasi inevitabile, perché le comunità religiose o laiche erano disposte a spendere con intelligenza per ottenerla. Si rubavano gli artisti l'una con l'altra, mandavano esploratori a Firenze, Venezia, Roma per conoscere le novità, che applicavano con dedizione a volte ingenua. Neppure bellezza di seconda schiera, ammesso che si possa categorizzare la bellezza. Posti in cui non si trova calca, in cui chi arriva spesso si ferma dieci minuti e poi via, verso i prodotti tipici o spacciati come tali. Per questo, non uso il termine luoghi, ma il termine momenti, dallo spazio al tempo. Una musica che ogni tanto ci viene in mente da sola, senza stereo. Niente estetismo parruccone o in punta di forchetta, ma storia vivacissima di un paese che è molto meglio dell'immagine che cerca di darsi. Nel trittico di Camerino di Carlo Crivelli, il giovane san Venanzio tiene sul braccio la città di cui è protettore. Oggi, il trittico non è più a Camerino, ma alla Pinacoteca di Brera. Nell'immagine della città, che inserisco come apertura di questa pagina, appare evidente la naturalezza del collegamento fra universale e particolare, fra rappresentazione e luogo. Questo si verifica anche dove la storia quotidiana dell'uomo è in armonia con la natura in cui si svolge. E' un gioco a somma positiva: l'uomo impara dalla natura mentre la modifica. Una armonia dialettica in cui c'è spazio per dissonanze: ma quando soffre la natura, soffre anche la storia, e viceversa. Il recupero può essere possibile solo se le comunità prendono coscienza di se stesse.
I bei momenti, oltre che da Primo Casalini, sono stati curati e descritti da Nicola Arcozzi, Giuliano Bovo, Giorgio Casera, Manuela Faccani, Giovanni Galvani, Toti Iannazzo, Franco Isman, Enzo Lodesani, Massimo Marnetto, Lanfranco Orsatti, Mauro Reali e Letizia Ricci.
Primo Casalini è morto il 16 marzo 2010 ma i suoi bei momenti gli sopravvivono con migliaia di visite mensili, come gli sopravvivono altri sui scritti sulla rete, in parte raccolti in un libro di racconti (Novellette degli odori e La grande bua) edito da Novaluna, con la collaborazione di Arengario.
Madamina, il catalogo è questo
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