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Cederna, PGT e Piano Particolareggiato
di Alfredo Viganò


San Francesco
San Francesco - foto Fr.I. l'Arengario

Mi è stato chiesto da più parti quali sono le caratteristiche dello studio e proposta in corso inerente il PP (Piano particolareggiato)( del Cederna, perchè  PP e cosa prevede il PGT e normative relative.
Questo anche in ragione di un apprezzabile articolo di Rosa sul Corriere della Sera. Nell'articolo però si parla di Ipermercato e ciò è inesatto anche se coglie meglio la fantasia del lettore. Infatti gli Iper fanno parte delle grandi strutture di vendita sopra i 2500 mq. Mentre nel nostro caso siamo sotto questo dato a cui si aggiungono negozi di vicinato o altri servizi come ristorante, banca, artigianato di servizio etc. che però non fanno parte delle superfici di vendita.

immagine storica
immagine storica

Si tratta di un'area dimessa, quella dell'ex cotonificio Cederna,  che rappresenta un fatto storico e sociale rilevante per il quartiere.
Su questo complesso industriale esistono anche testi di notevole interesse a carattere fotografico e di documentazione storico-sociale.
In particolare notevole è la presenza di “archeologia Industriale” , della chiesetta di San Francesco con  gli annessi asilo e teatrino. Il complesso appartiene a quegli interventi industriali tra la fine '800 e i primi '900 dove la fabbrica diventava anche centro di riorganizzazione socio-culturale nel territorio (case per una parte dei dipendenti, strutture di servizio, accessibilità, etc.). Monumentale e da ricordare il grande  e significativo complesso di Crespi d'Adda  lungo il fiume che è, si può dire, una punta di diamante in questo tipo di realizzazioni.
Il programma dell'Amministrazione promuove la riqualificazione di dette aree dismesse. Alcune sono già state avviate ( Ex Franzi, Ex Donzelli, ex Enel e complesso di via Cattaneo con servizi, opere pubbliche e edilizia convenzionata per prezzi ed affitti).
Sicuramente il “Cederna” rappresenta un complesso tra i più rilevanti per dimensione e valore ambientale e vi sono presenze non indifferenti che vanno valorizzate e tutelate.

San Francesco
Planivolumetrico: rispetto all'immagine storica è ruotato di 180º

Sul complesso (a seguito della norma regionale che impedisce a Monza di fare i Programmi Integrati di Intervento) si è avviata la procedura di Piano Particolareggiato come consentito dal Piano vigente e da quello adottato. Si tratta di una procedura particolare, di fatto non  precedentemente usata a Monza negli ultimi decenni, che prevede non un piano di lottizzazione promosso dal privato ma un piano di iniziativa pubblica. E' strumento previsto dalla legge nazionale e regionale.
In sostanza il Comune ritiene in questo caso, del tutto rilevante l'intervento di  pianificazione di dettaglio o di Piano attuativo di natura pubblica (come contenuti di planivolumetrico). Ciò per garantirne i contenuti anche di interesse pubblico e per promuoverne l'attuazione. Questa procedura è espressamente dettata anche dal nuovo PGT oltre che nel Piano vigente e in quello adottato.
Il complesso (inserito negli elenchi e finalità del documento delle politiche urbanistiche del 2003 ) era stato avviato come Programma Integrato di Intervento .  Restano ovviamente studi e, programmi e contenuti elaborati e che sono diventati oggetto principale del Piano Particolareggiato di cui si è avviata la procedura. Ciò significa che il Piano attuativo o particolareggiato, pur essendo di iniziativa pubblica, si presenta con forti contenuti di fattibilità e non solo una previsione possibile ma anche convenzionata per gli interventi..

Su questo tipo di aree importanti il PGT prevede un intervento polifunzionale a carattere residenziale ma con forte presenza di destinazioni terziarie e di servizi pubblici. In particolare:
Su un totale di 42.320 mq, la concentrazione edificatoria ' interessa  23.867 mq., quella per servizi 18.457 . La Slp ( superficie lorda di pavimento ) è pari a 29.624 ci di 22.000 per la residenza e 7.817 per terziario-commerciale.
Per norma generale di Piano è esclusa la grande distribuzione, o Ipermercati,  mentre è ammessa quella di vicinato e di media distribuzione ( del tipo supermercato).
Dice il testo della scheda ( Ambito 16 della tav. n13) :
“Questo ambito appartiene al sistema delle aree di riqualificazione (…), ma. Per alcuni aspetti, è assimilabile al sistema degli spazi centrali (…). Per la notevole presenza di contenitori edilizi di archeologia industriale, si candida ad essere riqualificato quale centro di quartiere dall'immagine architettonica molto forte. La riqualificazione comporta l'eliminazione delle parti di minor pregio e l'organizzazione degli spazi e degli edifici conservati in un compendio di aree e servizi di elevata qualità (museo etnografico, piazze, auditorium, ecc.), con servizi commerciali ed un elevato grado di pedonalizzazione.” Segue poi la “descrizione, finalità, parametri edificatori, regolamentazioni particolari  di cui segnalo alcuni aspetti importanti: la presenza anche di edilizia convenzionata o di tipo economico popolare (nel Piano Particolareggiato in avvio è pari al 20%), che gli interventi commerciali (media struttura e vicinato) oltre che il terziario , partecipino al risanamento e ristrutturazione di edifici di archeologia industriale, che sono escluse destinazioni rumorose, inquinanti e di difficile accesso per la mobilità, e che “ L'intervento prevede inoltre la realizzazione di : isola pedonale, piazza, parco pubblico, centro di quartiere a carattere socio-culturale, destinazioni museali, e servizi religiosi con prevalente risanamento e ristrutturazione di edifici esistenti di valore testimoniale e di archeologia industriale. I parcheggi saranno in prevalenza interrati”.

Il Piano particolareggiato segue ovviamente queste indicazioni ed è attuabile nel tempo nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti ed adottati. Si discosta solo per un perimetro leggermente maggiore in ragione del completamento della valutazione dell'intero isolato e della salvaguardia del Piano adottato e, in tal senso, contiene un edificio già riqualificato da tempo, confermandone l'intervento.
Allego l'estratto di parte della scheda e ad essa rimandando per una più precisa lettura. Aggiungo anche lo schema planivolumetrico del Piano particolareggiato che allo stato attuale è ancora una proposta.


Ambito 16

Dall'estratto del PGT ( A 13) e nel confronto con il Planivolumetrico Piano particolareggiato, si legge lo schema di azzonamento dove è indicata l'area centrale (di edificazione e ristrutturazione residenziale con edilizia anche convenzionata, la fascia di parcheggi nord e in particolare la concentrazione di alcuni servizi importanti in continuità del complesso di San Francesco e dove si concentra una piazza “italiana” con chiesa, negozi ed uffici nella cortina ristrutturata lungo via Cederna, centro socio-culturale e museo (si pensa al museo etnologico) sull'altro lato della piazza con retrostante realizzazione di parco pubblico. Come si nota anche nel confronto con lo schema di Piano particolareggiato, (che allego) il quartiere è interamente pedonale con verde diffuso. Anche la copertura del supermercato è sistemata a verde in modo che sia compatibile con le visioni dalle finestre dei piani superiori e dall'intorno. Non vi sono grandi parcheggi di superficie in quanto sono previsti nel sottosuolo. Si notano chiaramente le destinazioni sopra descritte che individuano un grande comparto di destinazioni pubbliche tra via Cederna., Oriano e Giacosa dove oltre la piazza sono previsti museo, centro civico e parco. Gli edifici residenziali sono quelli lungo il fronte di via  Giacosa e Borsa.

  1. per il progetto del complesso pubblico ( museo, piazza e centro civico, parco) si propone, con spese a carico del privato, un concorso pubblico di idee.
  2. Per il complesso di San Francesco, ex asilo e teatrino, verrà costituita, da parte del privato, una fondazione senza fini di lucro per il risanamento, mantenimento e la valorizzazione del complesso che offrirà anche servizi pubblici o assimilabili (a questo scopo un rappresentante del Comune sarà partecipe della Fondazione. 
  3. Il complesso di opere pubbliche (museo, centro civico, piazza etc.) e sistemazioni varie  dei percorsi e parcheggi è a carico del privato, comprese le spese (anche con la redazione diretta della proposta) .

Alfredo Viganò


   PGT@arengario.net


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  24 gennaio 2006