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Piano del sottosuolo e PGT
introduzione di Alfredo Viganò
relazione del geologo Nino Bosco


Il Comune di Monza ha elaborato nel 2004 per il PRG, e poi arricchito al fini del PGT, il Piano del sottosuolo o PUGGS. Si tratta di uno strumento complesso che regola l'esistente le previsioni per il futuro, infatti fa il censimento delle reti esistenti e prospetta le reti e assetti futuri, ne regolamenta la organizzazione, riqualificazione e manutenzione, le modalità di intervento ma, soprattutto, il coordinamento tra la miriade di enti e società che realizzano e gestiscono le reti del sottosuolo. Non è un problema secondario per la qualità della Città e per il suo futuro interessando temi ambientali, infrastrutturali, di informazione, energetici etc.
Il Comune di Monza si presenta tra i primi in Lombardia e in Italia nella precostituzione di questo strumento che, già licenziato dalla Giunta, accompagna il Piano di Governo del Territorio. Questa particolarità di Monza ha fatto si che la Città partecipi al laboratorio istituito dalla Regione Lombardia a questo scopo e in particolare per la definizione di contenuti e metodologie inerenti la predisposizioni di carte di riferimento omogenee e referenziate sia per tutti i comuni che per gli enti che gestiscono le reti di servizi del sottosuolo. La questione quindi è rilevante dal punto di vista della programmazione degli interventi e della loro qualità, della gestione, persino delle economie che ne derivano.

Il consulente, che con l'apporto anche dei nostri uffici del settore urbanistica, ha redatto il PUGGS è il geologo Nino Bosco dello Studio Ambientale.
Riporto il suo primo contributo a questa rubrica sul PGT sottolineando che per questa voce, come per altri piani settoriali, vi sarà disponibilità per chiarimenti e risposte o confronti.

Alfredo Viganò



Piano urbano del sottosuolo PUGSS
Nino Bosco geologo

Il comune di Monza nel predisporre il piano di governo del territorio ( PGT ) ha elaborato il piano urbano del sottosuolo ( PUGSS ) e tutta la procedura prevista dalla legge regionale n 26 e il relativo regolamento attuativo  n 3/05
In particolare sono stati predisposti:
  • il regolamento per la gestione del sottosuolo
  • la procedura per attivare l'ufficio del sottosuolo
  • l'avvio della mappatura dei sottoservizi.
La scelta nell'ambito della legge è quella che il comune governi il sottosuolo con la stessa logica di gestione del soprassuolo.
I due momenti si devono integrare (la città speculare).

E' un lavoro impegnativo in quanto rappresenta il primo caso in Lombardia di avvio di una gestione organica del sottosuolo stradale.
L'obiettivo è quello di arrivare ad avere un sistema di cunicoli tecnologici in grado di alloggiare la maggior parte dei sottoservizi al servizio della città per assicurare efficienza e funzionalità.
Inoltre sarà possibile utilizzare il sottosuolo stradale per scopi urbanistici per poter decentrare attività superficiali che sono funzionali al soprassuolo.
E' un percorso che è partito da poco  ma ha creato grande interesse in Regione Lombardia ed in altre parti del paese.

carta del suolo e del sottosuolo

Si allega una breve nota tecnica:
Realizzazione del PUGSS

A) Lo sviluppo del  lavoro di  Monza
Il comune di Monza ha preparato il Piano Urbano del sottosuolo PUGSS, come piano settoriale nella predisposizione del Piano di Governo del Territorio.
Il PUGSS è previsto dalla direttiva della presidenza del consiglio del 3 3 99 e dalla legge regionale n. 26 del 12 12  2003 titolo IV  completata dal regolamento attuativo n 03/05.
 Il lavoro e' il primo caso di piano del sottosuolo che viene elaborato in Lombardia nel rispetto delle normative citate.
 L'elaborazione del Piano è stata portata avanti attraverso l'analisi  degli aspetti territoriali ed urbanistici, del sistema delle strade e della realtà dei sottosistemi al servizio della città ( fase conoscitiva ).
La conoscenza dei parametri territoriale, urbani ed infrastrutturale ha permesso di definire un sistema di infrastrutturazione a cunicolo che con un orizzonte decennale dovrebbe dotare la città di un sistema di alloggiamento moderno ed efficiente assicurando un servizio all'avanguardia, possibilità di ampliamento di nuove reti e ricerca di economicità
Inoltre darà la possibilità di valutare forme di urbanizzazione del sottosuolo al servizio del soprassuolo.
Un uso più ampio e pubblico del territorio assicurando nuove risorse al comune e maggiore vivibilità delle aree specialmente quelle del centro storico.
 È un fase  di pianificazione nuova che nel tempo si consoliderà come metodologia di lavoro legata alla pianificazione urbanistica.
La sfida di gestione organica del sottosuolo lanciata dalla Regione Lombardia è stata colta al volo e se ne sta facendo una procedura urbanistica e gestionale che porterà al governo del sottosuolo da parte del Comune.
Si apre una nuova frontiera di pianificazione: la città speculare.

B) L'uso del sottosuolo
L'elaborazione si è  sviluppata partendo dalla considerazione che negli anni la posa di molte reti nel sottosuolo comunale è avvenuta senza una programmazione comunale.
Posa che si è realizzata progressivamente in modo autonomo da parte di ogni gestore e sulla base di successive richieste di uso del sottosuolo senza uno specifico piano generale  di settore predisposto dal comune.
I diversi sottosistemi sono cresciuti in assenza di un quadro programmatico in modo disordinato.
Le reti sono state posate seguendo le richieste delle aziende di gestione per rispondere alle necessità che di volta in volta emergevano nei processi di urbanizzazione.
Negli ultimi anni l'uso del sistema Internet ha imposto la posa delle reti di cablaggio nella città  in modo da poter offrire il nuovo servizio agli utenti.
Questo fatto ha determinato nuovi scavi lungo le strade.
L'attivazione dei cantieri in città oltre che per la posa di nuovi sistemi avviene per la manutenzione  o l' ammodernamento e l' ampliamento delle reti esistenti.
 Giornalmente circa tre strade presentano cantieri per lavori sul sottosuolo stradale.
Sono esempi che evidenziano la necessità di forme diverse di alloggiamento e soprattutto una gestione coordinata a livello comunale a partire dalle strade che sono risultate  congestionate.
Allo stato attuale il comune di Monza, come la totalità dei comuni italiani,  non conosce l'esatta collocazione topografica dei sistemi a rete presenti del suo territorio, il loro stato di efficienza e le modalità di funzionamento.
 
Le norme regionali sono state emanate per contrastare  i continui interventi sulle strade e ridare al comune il governo del sottosuolo partendo dalla conoscenza dei sottoservizi e del funzionamento dei sistemi a rete.
Sulla base di questi indirizzi è stata elaborata una strategia articolata di attività che comprende il regolamento, il piano, l'ufficio del sottosuolo e l'individuazione e mappatura georeferenziata delle reti.
E' un lavoro complesso che è appena  iniziato ma che delinea un percorso di miglioramento per la città.

C) L' infrastrutturazione del sottosuolo
Il comune, definite le strategie di piano, prevede di avviare il programma di infrastrutturazione del sottosuolo in modo da realizzare un alloggiamento multiplo delle reti dei sottosistemi seguendo criteri moderni ed innovativi già operanti in altri paesi europei ed extraeuropei.
È un programma impegnativo che potrà trovare delle resistenze alla sua attuazione, ma sicuramente utile per la collettività urbana.
La riorganizzazione libererà gli spazi del sottosuolo stradale che potranno essere destinate, dove è necessario, ad altre attività a supporto dei bisogni del soprassuolo.
Le attività trasferibili nel sottosuolo concorreranno a realizzare il decongestionamento superficiale e la diversificazione delle funzioni ( garages, depositi, magazzini, ecc. ).
Questo lavoro, per essere efficace e realizzato in tempi brevi, deve essere sviluppato con la collaborazione dei gestori e del mondo delle imprese.
I gestori perché conoscono le loro reti e le modalità di funzionamento dei servizi forniti e quindi possono esplicitare le loro esigenze e le necessità tecniche.
Il mondo delle imprese perché puntando sull'ammodernamento e il miglioramento in termini di efficienza dei servizi ricevuti avrà sostanziali vantaggi nei processi produttivi con ricadute economiche favorevoli.

D) Il sistema di infrastrutture
Una Risorsa nella Città e per la Città
 I sottosistemi trasportano l'energia, l'acqua, la possibilità di comunicare. Essi sono parte fondamentale del sistema infrastrutturale della città, non esprimono solo il progresso tecnologico, ma misurano il grado di civiltà, di benessere e di equità sociale raggiunto.
Ciò che non si vede sembra non esistere, oppure vive di vita propria, senza bisogno di cura e manutenzione. 
Il processo di infrastrutturazione rappresenta un modo nuovo di intendere l'uso del sottosuolo e soprattutto è l'affermazione del principio che il sottosuolo stradale e' una risorsa demaniale al servizio della collettività.
Finora il sottosuolo è stato utilizzato come un'appendice libera di cui tutte le imprese di servizio potevano servirsi sulla base delle loro necessità ed opportunità.
Le nuove leggi impongono una gestione pubblica delle infrastrutturazione e una gestione coordinata del sistema a rete.
L'infrastrutturazione è considerata una urbanizzazione primaria e quindi ogni operatore che realizza un'opera deve dotarla di questa struttura che va connessa con il sistema generale.
La riorganizzazione del sottosuolo seguirà la logica del Piano di Governo del Territorio.

E) Lo schema di piano
Il piano è stato elaborato sviluppando uno schema generale  per la infrastrutturazione dell'intera città.
Lo schema prevede l'insieme delle dorsali di collegamento e di distribuzione che vanno realizzati con assi attrezzati mediante macrostrutture sotterranee polifunzionali che innervano la città.  
Le macro strutture percorribili dall'uomo devono permettere il passaggio coordinato di più servizi e la collocazione di futuri nuovi servizi.
Il sistema dovrà essere gestito da un'area centrale " centro servizi a rete " per coordinare la  gestione, standardizzare le modalità di manutenzione  e programmare le azioni di prevenzione secondo gli standard previste dalle norme UNI CEI.
Tale azione sarà sviluppata sulla base di un'attenta verifica dei costi economici e sociali che dovranno attestarsi verso una sostanziale diminuzione per l'utenza cittadina e più in generale per la città.

F) Le reti sotto la città

Il piano dei sottoservizi e' impostato per realizzare una infrastrutturazione che copra nel tempo l'intero sottosuolo stradale.
Un sistema di gallerie per i sottoservizi che si sviluppano nel sottosuolo cittadino parte di collegando il centro urbano, sede del centro servizi, con i punti di eccellenza (università, zone industriali, centro congressi, ecc.) e man mano estendendosi nelle cinque circoscrizioni fino ad arrivare alle singole utenze cittadine.
Il sistema proposto è paragonabile ad una tela di ragno dove ogni nodo è parte di una maglia ed interconnesso con il resto dell'intero sistema.
Questa maglia è stata pensata perché possa essere realizzata anche per lotti o per ambiti attraverso la predisposizione dei Programmi di urbanizzazione definiti dal Piano del Governo del Territorio
I Programmi (piani di ambito e  Piani integrati di intervento) devono realizzare l'infrastrutturazione a rete come prevede la legge regionale n. 26 del 2003. In quanto questi interventi sono considerati opere di urbanizzazione primaria.
Questo sistema di infrastrutturazione una volta che diventerà metodo permetterà di dotare le nuove costruzioni di servizi innovativi e nello stesso tempo parte della maglia di infrastrutturazione della città sarebbe realizzata a costo zero per la collettività.
 E' importante  che queste opere, previste dalle leggi, vadano avanti con azioni sinergiche perché i principali costi economici e sociali riguardano le attività di scavo, di rinterro della tubazione e di ripristino della strada.
In tal modo si accelererà il processo di infrastrutturazione comunale.

G) Il miglioramento dei servizi
Il nuovo sistema dovrà garantire alla collettività la regolarità, la continuità e la qualità nell'erogazione dei servizi, in condizioni di uguaglianza e di equità nell'accesso e nella fruibilità per tutti i cittadini.
I servizi d'interesse generale costituiscono un fattore essenziale di sviluppo della città, come sollecitano le indicazioni del modello europeo.
Essi contribuiscono alla crescita dell'economia locale e promuovono la coesione sociale e territoriale a livello comunale.
Pertanto i cittadini sono gli elementi  al centro delle azioni   con la consapevolezza che il miglioramento della qualità dei servizi da un notevole apporto alla competitività e all'efficienza della città.

H) Efficienza della città
Il PUGSS se ben realizzato è una grande occasione per migliorare l'efficienza e l'efficacia delle reti tecnologiche, attivare utilizzazioni multipli dei servizi nella città e soprattutto determinare minori disservizi  per le utenze.
 L'insieme di questi risultati  dovrà portare ad un contenimento dei costi economici e sociali che i cittadini pagano sia in forma diretta e soprattutto indiretta.
Quest'ultima è determinata dalle perdite che si hanno lungo il sistema delle reti, dai disservizi nell'erogazione e dai fastidi sociali dovuti ai continui  cantieri sulle strade.

I) L'ufficio del sottosuolo
 L'azione di infrastrutturazione parte dalla conoscenza completa dei sottosistemi presenti.
Questo obiettivo comporta che siano ampliate le informazioni tecniche sulla tipologia dei servizi forniti, sulle ubicazioni topografiche e spaziali delle reti e delle strade, sulle caratteristiche tecnologiche e di funzionamento dei sistemi. L'insieme di queste informazioni vanno realizzate attraverso la creazione di un ufficio del sottosuolo che si doti di data base e di carte georeferenziate per farne un patrimonio di informazione, permettere un continuo aggiornamento nel tempo e svolgere un lavoro di indirizzo e di gestione.
Questa azione di coordinamento consentirà al comune di realizzare il processo di sviluppo e di razionalizzazione del sottosuolo, in un quadro di collaborazione con i gestori e con gli operatori pubblici e privati presenti in città. Questo fatto comporta che anche l'azione dei gestori  deve coordinarsi con gli indirizzi di programmazione del comune e non rispondere soltanto alle logiche aziendali.

L) I costi sociali
L'obiettivo principale del piano è quello di ridurre i costi sociali per la cittadinanza e le attività produttive presenti. Occorre rilevare che con costi sociali e marginali si intendono i disagi arrecati ai residenti ed agli operatori immediatamente influenzati dall'area dei lavori.
I disturbi alla circolazione dei pedoni, del traffico veicolare e dei mezzi di trasporto pubblico.
I disagi derivanti dall'attesa per interventi per la riparazione dei guasti. Gli eventuali danni arrecati ai sistemi ambientali, paesistici e monumentali, l'inquinamento acustico ed atmosferico, la perdita di tempo connessi alla congestione veicolare.
Sono tutti fattori negativi che ogni cittadino subisce nella propria città. Il piano, sia come impostazione generale che come azione attuativa, persegue l'obiettivo di limitare i fastidi alla città e di prevenire situazioni di pericolo.
 
M) I lavori sulle strade
Il cantiere stradale è il momento in cui l'infrastruttura tecnologica viene messa in opera.
È anche il momento di maggiore impatto che l'opera ha sulla vita della città.
Parti della strada o dei marciapiedi vengono transennati, i mezzi meccanici e di trasporto cominciano ad operare, i tecnici si posizionano per realizzare l'intervento.
La viabilità subisce numerosi disservizi, restringimenti, rallentamenti, aumento di polveri e di rumori, promiscuità tra pedoni ed automezzi.
È la situazione più "odiata" da ogni cittadino, benché si dica: "i lavori si devono fare per il bene della città e dell'efficienza dei servizi".
Le indicazioni che emerse dal lavoro  delineano la necessità che bisogna curare molto di più la preparazione dei cantieri, il rispetto delle regole costruttive e di sicurezza e soprattutto i tempi di esecuzione delle opere.
Soltanto così si apre un nuovo approccio sugli interventi nelle strade, come momento di azione indispensabile e particolarmente seguito.


   PGT@arengario.net


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  31 gennaio 2006