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PGT    Tutto quello che vorreste sapere sul Pgt...







Aree dismesse? Sì grazie!
Il caso ex Enel di via Galvani, Ferraris, Pacinotti, Edison
di Alfredo Viganò


centrale elettrica

Si tratta di una parte significativa della città dove nacquero gli impianti, uffici e case dell'Edison, dal 1962 ENEL, col fronte degli uffici e delle residenze su via Borgazzi, a ridosso della cascata del Villoresi.

Il complesso degli edifici presenta memorie e valori di architettura (archeologia industriale in particolare) notevoli e tra i più significativi della città.
Anche su questa area si era dato il via alla promozione  di un PTT - Piano Integrato di Intervento.
Piano poi sospeso per l'intervento che, per bontà d'animo, ci siamo limitati a definire incomprensibile, da parte della Regione, con il famigerato comma 2 dell'art. 25 della legge urbanistica regionale 12/05. Legge che vogliono ancora cambiare dando ancora addosso a Monza (sarebbe la terza legge mirata di cui la Regione ci onora). Infatti sembra che nelle vicissitudini delle discussioni sulle prossime elezioni, si sia trovato anche il tempo di "accordarsi" su questa ulteriore bravata (da Bravi, quelli dei Promessi Sposi al servizio del potente di turno). Vedremo.

Torniamo alle nostre prove di PGT sulle aree dismesse, l'ENEL ha venduto con gara le proprietà che sono in buona parte già dismesse  e quindi si è avviata la procedura per valutare il mantenimento degli edifici sia di valore architettonico  che di memoria per la città.
Come negli altri casi si è valutato il principio della riqualificazione e dei valori e occasioni pubbliche in gioco oltre che delle risorse e valorizzazioni private. In attesa della approvazione del PGT, come nel caso precedente già illustrato della ex F.lli Franzi, si è valutata una concertazione che anticipasse le prove di PGT e che avviasse una importante operazione di risanamento della città anche con interventi di bonifica del suolo.
Si tratta per ora di un intervento parziale, nel contesto di uno studio più esteso nel quale si discuterà anche l'allontanamento dal centro abitato della centralina ancora esistente e funzionante. Tale provvedimento è alla attenzione delle parti.

planivolumetrico

Nel frattempo si è avviato un intervento residenziale e si stanno predisponendo le scelte di intervento per una importante destinazione pubblica in  un prestigioso edificio di archeologia industriale dove sono presenti dimensioni e valori significativi e di utilità per la città.


L'intervento consentirà anche di organizzare aree verdi lungo il Canale Villoresi e percorsi pedonali interni al quartiere. In questo caso, data la opportunità per il Comune di ottenere dal privato la cessione di volumi e aree per servizi pubblici urbani e di quartiere, non vi è presenza, almeno per il momento, di edilizia convenzionata anche se sono in corso valutazioni in tal senso per il proseguo degli interventi. 

Infatti, in questo caso, l'interesse del Comune è volto a:

Risanare la zona e gli edifici dismessi che si intendono riutilizzare con nuove destinazioni, sia da parte privata che pubblica, dato il loro valore architettonico, di immagine e memoria nella città. I "contenitori" sono di tali dimensioni e tipologia da consentire l'innesto di forti e complessi servizi urbani e di quartiere (si pensa a destinazioni per la formazione, la cultura ed in generale ad attività musicali ed artistiche: l'edificio presenta infatti una tipologia particolarmente adatta). Si tratta di un nuovo "Polo culturale" che arricchisce le destinazioni urbane del quartiere e che si colloca anche in prossimità della nuova università nelle aree del vecchio Ospedale San Gerardo.
  • Demolire gli edifici  che non presentano valori in modo da consentire delle sostituzioni e completamenti edilizi nonché il recupero di aree a verde in particolare lungo il canale Villoresi. Questa possibilità consente di completare e arricchire i percorsi ciclopedonali lungo il canale e gli attraversamenti pedonali degli stessi.
  • Avviare un processo di bonifica delle aree che presentano aspetti di inquinamento "storico" in ragione delle attività insediate per la distribuzione di energia elettrica.
  • Avviare un processo per l'allontanamento della centrale esistente dal tessuto urbano e residenziale circostante.
  • Salvaguardare la presenza del "circolo"  che è diventato punto di riferimento in particolare degli anziani del quartiere e della zona.
  • Inserire nelle realizzazioni impianti e tecniche di recupero di energie alternative e di risparmio energetico.
Anche per questo intervento, in coordinamento tra i vari settori comunali (edilizia e urbanistica operativa), si è avviata una prima fase di intervento nel contesto della più generale previsione urbanistica contenuta nella proposta di Piano regolatore del 2004 e ora di Piano di governo del territorio (PGT).

L'intervento, già avviato, consente di raggiungere alcuni degli obiettivi sopra esposti, come prima fase, in attesa appunto di successive fasi possibili col PGT.
Il progetto appare interessante anche come qualità architettonica.

I dati generali del primo intervento  sono:
  • gli oneri a carico del privato assommano (oneri e contributo di costruzione) a 1.281.729 € cui si aggiunge la manutenzione dei percorsi di uso pubblico.
  • Le aree cedute, come si è detto, assommano a mq 3.958
  • L'edificio ceduto al Comune oltre le aree ha una superficie di pavimento, per i vari piani che lo compongono, di circa mq.3.095.
azzonamento

A questo seguirà il secondo intervento da definirsi in conformità alla scheda di PGT di questa area definita come "Ambito Strategico n 38 (Tav. n A13 del Documento di Piano di Governo del Territorio che qui viene allegata e che è riportata nella pagina del Comune). Nelle planivolumetrie qui riportate si da un indicazione generale contenente sia la prima che la seconda fase per ora solo ipotizzata.

La foto riportata sull'ultimo numero speciale di Tua Monza, dedicato al bilancio preventivo, sulla copertina, allegata in apertura, riporta una parte dell'edificio acquisito dal Comune a seguito dell'avvio del  risanamento di questa area dismessa. Questa parte come si vede può degnamente svolgere il compito di "luogo per la musica" , lì dove un tempo potenti macchinari producevano rumoreggiando energia elettrica.

Un'altra parte importante del programma va in porto. Una prova che la concertazione urbanistica è importante e che il PGT potrà dare i suoi frutti per l'economia e i servizi della città.

Alfredo Viganò


   PGT@arengario.net


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  17 marzo 2006