TRASPORTI: BICI E TRENI
Il Giorno del 08-07-01 dà notizia della
conferenza stampa indetta dal movimento "Insieme per Monza - Monza per vivere"
durante la quale sono stati presentati due interessanti progetti.
Uno redatto dall'arch. Gabriele Lamera per le
piste ciclabili che, unendo i nostri tre parchi (Reale, Boscherona e Cascinazza) entrano
anche nel tessuto urbano fino al centro storico cittadino.
L'altro redatto dall'Ing. Marco Longoni che prevede
di utilizzare le attuali linee ferroviarie anche per treni comprensoriali che non hanno
necessità di stazioni ma solo di fermate costituite da un marciapiede ed eventualmente
una pensilina.
Sono proposte e progetti che non hanno la pretesa di
risolvere il problema del traffico automobilistico lasciato incancrenire dall'attuale
amministrazione ma che indubbiamente, se realizzati, lo allieverebbero di molto.
L'iniziativa di "Insieme per Monza" indica
inoltre una via che, se seguita individualmente o collettivamente, raggiungerà lo
scopo di passare dall'auto al non inquinante treno e alla salutare bicicletta.
Attendiamo che la pubblica amministrazione inizi
a fare quanto di sua competenza.
L'articolo che segue è stato pubblicato da "Il
Giorno" del 08-07-01 e riferisce in merito alla conferenza stampa di cui
spopra.
* * *
Il «sogno» di ambientalisti e commercianti viaggia sulle rotaie del treno e in bicicletta
MONZA Treno più bicicletta: ecco la panacea
ai mali della città presentata ieri dal
movimento «Insieme per Monza-Monza per
vivere». Un progetto ambizioso, quello illustrato dal movimento presieduto dall'ex assessore Giampietro Mosca,
per una nuova mobilità ciclo-pedonale e su rotaia nella «città dei tre
parchi». I tre parchi in questione sarebbero quello Reale, della Boscherona e della
Cascinazza, quest'ultimo già al centro delle polemiche per l'intenzione della giunta
Colombo di consentire la costruzione di 250mila metri cubi. Il
sistema ciclopedonale rogettato dall'architetto Gabriele Lamera unirebbe i tre parchi con un percorso di 11 chilometri
con una passerella che andrebbe a
scavalcare la stazione ferroviaria per un costo complessivo stimato in circa 2
miliardi e mezzo di lire. Ma l'aspetto più innovativo del progetto riguarda in realtà la creazione di un servizio ferroviario
comprensoriale per realizzare 5-6 fermate in
punti strategici della città. «La ferrovia
non taglierebbe più in due la città - ha spiegato Mosca,
aiutato dall'ingegner Marco Longoni - ma diventerebbe
una risorsa di collegamento tra i quartieri riducendo i problemi di traffico: avremmo circa 30-40mila
spostamenti su ferro in più al giorno e una
diminuzione di circa 25-30mila spostamenti su macchina. Pensiamo a quanti provenendo
da Milano vanno ad intasare via Lombardia e
viale Cesare Battisti per recarsi in auto al
parco: così potrebbero arrivare in stazione,
noleggiare una bici e raggiungere il polmone verde
passando dal centro, andando magari a conoscere i nostri monumenti e a dare linfa ai commercianti, cui vanno
riservate opportunità di crescita e non prospettive di chiusura come quelle
rapprentate dal centro commerciale del Rondo dei Pini. Con soli 25 miliardi si potrebbero realizzare le
fermate ferroviarie che occorrono: il metrò di Monza si chiama ferrovia».
Da.Cr.
ilgiorno.it |