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da: Giuseppe Motta
inviato il: 09/07/01 15.22
Soggetto: Trasporti: bici e treni

 TRASPORTI: BICI E TRENI

“Il Giorno” del 08-07-01 dà notizia della conferenza stampa indetta dal movimento "Insieme per Monza - Monza per vivere" durante la quale sono stati presentati due interessanti progetti.

Uno redatto dall'arch. Gabriele Lamera per le piste ciclabili che, unendo i nostri tre parchi (Reale, Boscherona e Cascinazza) entrano anche nel tessuto urbano fino al centro storico cittadino.

L'altro redatto dall'Ing. Marco Longoni che prevede di utilizzare le attuali linee ferroviarie anche per treni comprensoriali che non hanno necessità di stazioni ma solo di fermate costituite da un marciapiede ed eventualmente una pensilina.

Sono proposte e progetti che non hanno la pretesa di risolvere il problema del traffico automobilistico lasciato incancrenire dall'attuale amministrazione ma che indubbiamente, se realizzati, lo allieverebbero di molto.

L'iniziativa di "Insieme per Monza" indica inoltre una via che, se seguita individualmente o collettivamente, raggiungerà lo scopo di passare dall'auto al non inquinante treno e alla salutare bicicletta.

Attendiamo che la pubblica amministrazione inizi a fare quanto di sua competenza.

L'articolo che segue è stato pubblicato da "Il Giorno" del 08-07-01 e riferisce in merito alla conferenza stampa di cui spopra. 

* * *

Il «sogno» di ambientalisti e commercianti viaggia sulle rotaie del treno e in bicicletta

MONZA — Treno più bicicletta: ecco la panacea ai mali della  città presentata ieri dal movimento «Insieme per Monza-Monza  per vivere». Un progetto ambizioso, quello illustrato dal  movimento presieduto dall'ex assessore Giampietro Mosca, per una nuova mobilità ciclo-pedonale e su rotaia nella «città dei tre parchi». I tre parchi in questione sarebbero quello Reale, della Boscherona e della Cascinazza, quest'ultimo già al centro delle polemiche per l'intenzione della giunta Colombo di consentire la costruzione di 250mila metri cubi. Il sistema ciclopedonale rogettato dall'architetto Gabriele Lamera  unirebbe i tre parchi con un percorso di 11 chilometri con una   passerella che andrebbe a scavalcare la stazione ferroviaria per un costo complessivo stimato in circa 2 miliardi e mezzo di lire. Ma l'aspetto più innovativo del progetto riguarda in  realtà la creazione di un servizio ferroviario comprensoriale  per realizzare 5-6 fermate in punti strategici della città.  «La ferrovia non taglierebbe più in due la città - ha spiegato  Mosca, aiutato dall'ingegner Marco Longoni - ma diventerebbe  una risorsa di collegamento tra i quartieri riducendo i  problemi di traffico: avremmo circa 30-40mila spostamenti su  ferro in più al giorno e una diminuzione di circa 25-30mila spostamenti su macchina. Pensiamo a quanti provenendo da  Milano vanno ad intasare via Lombardia e viale Cesare Battisti  per recarsi in auto al parco: così potrebbero arrivare in  stazione, noleggiare una bici e raggiungere il polmone verde   passando dal centro, andando magari a conoscere i nostri  monumenti e a dare linfa ai commercianti, cui vanno riservate opportunità di crescita e non prospettive di chiusura come quelle rapprentate dal centro commerciale del Rondo dei Pini.  Con soli 25 miliardi si potrebbero realizzare le fermate ferroviarie che occorrono: il metrò di Monza si chiama  ferrovia». 

 Da.Cr.

ilgiorno.it 



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