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da: Giuseppe Motta
inviato il: 11/07/01 0.53
Soggetto: Re: Trasporti: bici e treni

 Re: TRASPORTI:  BICI E TRENI

(risposta a Franco Achille)

Le forze politiche locali, ora che conoscono il progetto di piste ciclabili e fermate ferroviarie urbane, presentato nella conferenza stampa indetta da “Insieme per Monza” possono valutarlo e sostenerlo: da loro ci si aspetta molto.

Anche gli amministratori conoscono il progetto e c’è da attendersi che lo giudichino, lo adottino e lo facciano loro: l’arch. Gabriele Lamera per le piste ciclabili e l’ing. Marco Longoni per le fermate ferroviarie sono certamente pronti a dare a tutti, tutti i chiarimenti e la collaborazione che verranno loro richiesti.

Il Comune è l’unico competente a decidere in ordine alle piste e sta realizzando una prima parte del progetto dell’arch. Gnetti che è compatibile e si integra con quello dell’arch. Lamera. C’è quindi da sperare che entrambi i progetti vengano realizzati velocemente e che nel frattempo vengano istituite quelle piste ciclabili per le quali occorrono solo barattoli di vernice o separatori di traffico.  

Per le fermate ferroviarie si deve tenere presente che la competenza è delle Ferrovie e della Regione: la prima notoriamente refrattaria ad ogni innovazione e sempre più seduta su sé stessa per organizzazione e trasporto comprensoriale; la seconda abbastanza indifferente al trasporto su ferro ed ai problemi monzesi e brianzoli.

Da qui l’importanza che i Comuni interessati, Monza in testa, assumano posizioni decise nei confronti di Ferrovie e Regione.

Si tratta però di sapere se in Comune c’è un amministratore, un tecnico, un funzionario che riesca a capire l’importanza del problema, la giustezza della proposta, la necessità di agire subito senza perdere tempo.

Occorre certamente un rovesciamento di mentalità: anche a Monza è possibile realizzare quel che  è del tutto normale in Europa ed è in funzione a Roma.

Per gli amministratori, il progetto integrato treni e bici è una delle ultime occasioni a loro disposizione per dimostrare di aver compreso l’importanza di “… un progetto che potrebbe catalizzare il consenso dei monzesi …”.   

Se non lo faranno gli elettori li giudicheranno anche per questo oltre che “per i progetti-immagine inutili se non dannosi” e “per la mancanza di progetti ed idee concretamente positivi” che hanno caratterizzato questi ultimi anni.

Monza 11-07-01

Giuseppe Motta



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