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Clara pensaci

Armando Pioltelli
March 10, 2005 4:51 PM


Cara CLARA, ho visto il tuo bel sorriso su una fotografia apparsa sul cittadino ,mentre con orgoglio mostravi un foglio che credo sia il documento per  lanciare la campagna refendaria contro il silos, in difesa dello status quo,  in difesa del parcheggio Trieste.
Perchè di fatto iniziare dal CITTERIO è solo una tecnica per impedire e tirare in lungo, comunque è legittimo, in democrazia contano i voti e il referendum sancisce che se il 50% più 1 votano si o no decidono sul da farsi, ti ricordo che questo strumento è stato realizzato grazie all'impegno del centro sinistra vedi programma "VIVA MONZA PIU' VIVA ISTITUZIONI PAG 33".
Ma il mio invito a pensarci, riguarda i tuoi compagni   di strada, tu ambientalista ti schieri con chi votò ADP sul Centro Rondò, con chi ha permesso lo scempio e il cemento nel parco, vedi autodromo, che difende a spada tratta le sopraelevate ruderi decadenti, tu come donna emancipata ti schieri con chi vuole impedire un referendum sulla procreazione  assistita, e contro la ricerca scientifica, tu laica ti schieri con chi vorrebbe impedire a un mussulmano di pregare il proprio DIO, con chi vorrebbe spostare il tribunale dal centro, potrei continuare ma non voglio tediarti.
Ora tu come coordinatrice di IPM dicesti che contano i programmi e non le ideologie ora questi programmi dei tuoi compagni di strada non ti sembrano come minimo lontani anni luce dal tuo movimento, o i programmi devono valere al 100% solo per gli altri e per il centro sinistra?
Sei sicura che i piccoli commercianti del centro non vogliono il silos, ti ricordo che il silos garantirà la vivibilità al centro perchè le auto saranno interrate, sarà come le isole pedonali che all'inizio spaventarono i commercianti, poi furono grati a chi le concepì, il centro diventerà il centro commerciale dei piccoli operatori, il silos metterà in condizione di parità ambulanti con i supermercati, i cinema con le multisale, perchè il parcheggio è importante per le attività commerciali e ludiche.
Ora non ti sembra di condurre una battaglia di retroguardia, quando parlo di METRO' che a Monza non arrivò per paura dei cantieri voglio solo dire che questa è una storia che si ripete, e oggi siamo qui a leccarci ancora le ferite.
CLARA pensaci, e con te tutti gli ambientalisti di IPM, pensateci perchè MONZA ha bisogno di quella infrastruttura dal 1990, e poi IPM mai mise in discussione il silos, mi ricordo problemi con allargamento di 700 m2 di un supermercato, ricordo la madre di tutti i contrasti il RONDO' dimezzato, ma mai quando eravate in maggioranza ci fosse stato un problema con il silos di TRENTO TRIESTE, era dal settembre 2002 che se ne parlava, quindi non capisco questo contrasto.
Io sono sempre convinto che per il bene della città le nostre strade devono rincontrarsi, ma adesso mi sembra che voi non perdiate occasione per alzare muri e con i muri non si conclude nulla.

Armando
UNITI SI VINCE


Giorgio Brambilla
March 10, 2005 5:47 PM

Caro Armando,
vorrei sapere da chi era composta la Giunta  quando fu decisa la costruzione del Silos di P.zza Trento e Trieste.
Silos essenziale perchè il commercio del centro cittadino  continui a vivere. Una politica poi di tariffazione intelligente a costi calibrati e anche sulle frazioni orarie farà il resto. I sacrifici, temporanei, sono certo porteranno grandi vantaggi al Centro Storico e a tutta la Città.

G.Brambilla


Clara Puppo
March 11, 2005 2:33 PM

Calma, calma, calma.
Mi pare Armando che la tua foga a difesa dell'operato della maggioranza ti faccia perdere obiettività.
Innanzitutto è davvero eccessivo generalizzare e insinuare che il condividere un'iniziativa con le forze di opposizione significhi assumerne le ideologie di fondo o sposarne i programmi.
IPM in questo momento non ha nuovi "compagni di strada" con cui ha siglato patti o alleanze,  si è semplicemente trovata in accordo con commercianti, operatori professionali, residenti e le suddette forze politiche sulla necessità di realizzare prima il parcheggio di piazza Citterio.
Come lista civica non ci schieriamo mai  a priori. Non è nemmeno nostra preoccupazione guadagnarci un posto "di qua" o "di là".  Noi andiamo oltre il bipolarismo, ci poniamo come "terza forza", pensiamo a sensibilizzare i cittadini sulle tematiche che riteniamo prioritarie e poniamo i nostri programmi alla base di quel dibattito interno che ci porterà a capire cosa fare alle prossime amministrative.
Proprio perchè non badiamo alle ideologie ma ai contenuti  preferendo evitare le  Langeriane "paralizzanti logiche di schieramento", non è per noi problematico collaborare per una particolare iniziativa con quanti hanno,  su altri fronti, visioni opposte alle nostre.
E pensare che IPM agisca in tal senso per esprimersi "contro" l'amministrazione significa aver completamente frainteso il nostro agire. Se promuoviamo una iniziativa è perchè ci crediamo davvero.
Nel programma di IPM il parcheggio di Piazza Trento non c'era nemmeno. L'idea di continuare a portare auto,  traffico,  smog in pieno centro non ci piaceva. Sostenevamo invece,  nel programma per la C1,  il completamento dei "parcheggi a corona" con il silos di Piazza Citterio, per una politica del traffico non punitiva ma capace di dare inizio a un graduale e ormai necessario contenimento della "mentalità" automobilistica .
Detto questo, vada anche per quello di Piazza Trento se i dati tecnici ne attestano la necessità e la comunità lo ritiene utile. Però dopo il silos Citterio!
Il motivo del mio sorriso sta poi nella soddisfazione di avere proposto  il referendum,  elemento decisamente in sintonia con i valori di una lista civica,  reale esercizio di democrazia e partecipazione che offre all'intera cittadinanza la possibilità di esprimersi.
Non vedo nel mio agire distonie o contraddizioni rispetto a quanto credo e  quanto promesso ai cittadini; non vedo soprattutto incoerenza con i principi fondanti e i programmi di IPM. Non so se la maggioranza sia serenamente in grado di affermare lo stesso...
Non mi si venga poi a parlare di visioni europee, di lotta alla decadenza, di progresso.
Qui a Monza continuiamo a volare basso,  più dediti al restyling dell'arredo urbano che impegnati a discutere quale futuro dare alla città,  con una giunta "chiusa in plancia" (e non è un'espressione che arriva dai banchi dell'opposizione) e un sindaco presuntuoso.
Aldo Melzi ci ricordava che non è molto qualificante che i primi atti urbanistici di una giunta di centrosinistra,  eletta su alcuni nodi cruciali che riguardavano  la gestione del territorio,  siano i piani di lottizzazione. Altrettanto poco qualificante è che la prima mossa per la disciplina del traffico sia il "cantinone" sotto piazza Trento.
Ci vuole coraggio. Il coraggio di dare seguito e coerente consistenza alle idee e alle promesse,  il coraggio di proporre segnali forti di cambiamento, di attuare una vera politica caratterizzata da fatti concreti per la tutela ambientale, per  il miglioramento dell'ecosistema urbano,  per l'equità sociale  e per la promozione della democrazia partecipativa.
Se arriveranno segnali confortanti in questo senso non esiterò a riconoscerli.

Clara