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Il cesso di Luxuria

Franco Isman
May 04, 2006 7:42 PM


Vladimir Luxuria
Dal Corriere on line di oggi:

"""Un socialista chiede il wc per transgender e scoppiano le polemiche
Luxuria: «No alle trans-toilette alla Camera»
Il neodeputato del Prc si indigna: «No all'apartheid della segregazione urinaria, polemica strumentale e offensiva»

Onorevole Luxuria la sua decisione di utilizzare i bagni delle donne in Transatlantico ha sollevato proteste e polemiche. Se lo aspettava?
«Non mi aspettavo che la politica scendesse così in basso con questa polemica che reputo strumentale e offensiva. Ci sono momenti molto difficili nella vita di una trangender e anche un po' imbarazzanti, come l'uso dei bagni pubblici. Di solito andiamo nei bagni delle donne perché gli uomini si imbarazzano."""

Ma Luxuria all'anagrafe risulta uomo o donna ? Confesso la mia ignoranza (e il mio disinteresse).
Ma questo mi sembra il dato fondamentale: se uomo è, vada nel cesso dei maschietti, penso alla Camera ci siano servizi più che decenti nei quali ci si può chiudere e non soltanto orinatoi. In questo caso non è assolutamente corretto che vada ai servizi delle donne, e non dovrebbe essergli consentito.
Se invece figura donna può e deve andare con le signore.

Fr.I.


Franco Isman
May 05, 2006 8:29 AM

Per diminuire la mia ignoranza – ma allora non è vero che non sono interessato al problema – ho verificato che Luxuria per l'anagrafe, e per l'elenco originale della Camera, è Wladimiro Guadagno di sesso maschile e pertanto confermo quanto già detto: trovo assolutamente scorretto che una persona anagraficamente maschio, indipendentemente da come si sente e come agisce, si intrufoli nei gabinetti delle signore e penso che gli dovrebbe essere proibito. Scriverò ad Alessandra (nel senso di Mussolini) che si dia da fare.
Sono poi andato a leggermi qualcosa sui “transgender” e riporto il primo paragrafo di quanto scritto su “Wikipedia – l'enciclopedia libera”.

Fr.I.

Il transgenderismo
Il transgenderismo sostiene che l'identità di genere di una persona non è una realtà duale "maschio/femmina", ma un continuum di identità ai cui estremi vi sono i concetti di "maschio" e "femmina".
In questo senso il transgenderismo è da considerarsi come un movimento politico/culturale che propone una visione dei sessi e dei generi fluida e che rivendica il diritto di ogni persona di situarsi in qualsiasi posizione intermedia fra gli estremi "maschio/femmina" stereotipati senza per questo dover subire stigma sociale o discriminazione.
Da questo punto di vista sotto il termine "ombrello" di "transgender" possono identificarsi:
  • la persona transessuale operata
  • la persona transessuale non operata (ovvero che lascia integri i genitali di origine)
  • la persona crossdresser, termine che tende a sostituirsi sempre più alla dicitura "travestito" perché associato alla perversione sessuale. In questo senso il crossdresser è persona che si traveste, per lo più in privato ma anche pubblicamente, senza implicazioni di eccitazione sessuale. Quasi sempre è maschio ed eterosessuale.
  • la persona omosessuale maschile (gay) con comportamenti e atteggiamenti femminei
  • la persona omosessuale femminile (lesbica) con comportamenti e atteggiamenti mascolini
  • la persona eterosessuale, sia uomo, sia donna, che rifiuta lo stereotipo di genere che la società, la cultura locale impone ai due sessi. In questo senso e in questa accezione del termine che però è la meno conosciuta in Italia, alcuni ritengono che transgender e "queer" siano termini fra loro sovrapponibili.
Nel tempo e nella trasposizione del termine nella cultura italiana la parola transgender ha assunto diversi ed altri significati che poco hanno a che vedere con l'origine del termine inteso come "movimento politico culturale". Questa seconda accezione è ormai diventata più popolare di quella originale.
La traduzione italiana di transgender sarebbe transgenere, ma questo termine non si è radicato nell'uso comune nella nostra lingua e quindi un termine "importato" dall'inglese e lasciato in prevalenza immutato.



Dario Chiarino
May 05, 2006 1:46 PM
Luxuriosa quaestio

Boh! Ritengo che la differenza stia nell'effettuare la minzione alzando o non alzando il coperchio del w.c..
Mi auguro che non lascino a  Prodi anche l'incarico di risolvere tale problema...

Kid


Salvatore Iannazzo
May 05, 2006 2:51 PM

Se si vuol accettare sino in fondo la definizione di transgenderismo di Wikipedia, allora non si dovrebbero costruire gabinetti solo per uomini e per donne, ma un "continuum" di gabinetti che, avendo agli estremi quelli dei due generi oggi in uso, comprenda tutte le gradazioni di sesso, in modo che ognuno trovi sempre il gabinetto che gli si addice.
Ma non potremmo lasciare che Luxuria scelga il gabinetto che le (o gli?) piace, magari cambiandolo di volta in volta in modo da far corrispondere, agendo sulla percentuale d'uso dell'uno o dell'altro, l'esatta percentuale di genere che lei (o lui?) ritiene di avere?

Toti Iannazzo


Franco Isman
May 05, 2006 5:48 PM



 
  MannekemPis
 
 
Tanti, tantissimi anni fa avevo in ditta un vecchio ragioniere, ma proprio vecchio, che regolarmente con il suo tremulo pisello, o la tremula mano, schizzava indegnamente tutta la tavoletta del cesso. E non c'era niente da fare, la tavoletta aveva a stare abbassata.
Per inciso, preferisco dire cesso al cesso che usare locuzioni straniere o metafore, con il rischio di fare come quella donna di servizio (così si diceva una volta) che tutta spaventata era corsa da mia moglie dicendo: “signora, sono caduta nel waterloo…”

In tempi storici, e non preistorici come per gli episodi precedenti, l'argomento di conversazione del reparto maschi di una cena in una casa cosiddetta “bene” era stato sui differenti modi di fare la pipì, e se ne sono scoperte delle belle, dal metodo classico dei maschietti, a quello seduto, a quello a mezz'aria, per davanti o per didietro, utilizzando la tazza all'inglese come una turca, fino a chi saliva in piedi sopra la tazza e da lì di solito riusciva a centrarla. Poi, argomento correlato, se le mani ce le si lavava prima o dopo aver fatto pipì, per poi arrivare alla classica barzelletta del “scusi mi sbottona…”

Tutto questo per dire cosa? Essenzialmente per chiedermi come fa pipì Vladimir, la logica vorrebbe da seduto, come le vere signore, ma le signore hanno anche, così almeno ci dice quel maniaco di Freud, l'invidia del pene e si danno casi in cui cercano di farla da in piedi, come i maschietti. E allora Vladimir potrebbe avere qualche impulso analogo ed essendo anche in possesso dell'acconcio utensile potrebbe sfogare la sua femminilità facendo la pipì come i maschietti, schizzando tutto il cesso.

Fr.I.