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Nudi e crudi
Il presidente soldato e altre amenità
di Giuseppe Civati


Lo smisurato consenso politico-elettorale della Casa della libertà si sta volatilizzando ogni giorno che passa. Nel Paese il presidente-soldato Silvio Berlusconi ha contro l'80% dei cittadini che si oppongono alla sciagurata guerra-non-belligerante affrontata con la serietà di una partita di Risiko dal Governo più pazzo del mondo. Nel frattempo i cittadini lombardi stanno meditando su cosa fare dei ticket-redivivi e dei famigerati voucher di Formigoni (qualcuno inizia a proporre di regalarne uno di "sola andata" al presidente). La Colli intanto è alle prese con la oscura vicenda Serravalle e con la inconsistenza del suo mandato che volge al tramonto. Ora ci tocca sentire di Albertini e dei suoi emendamenti fantasma al bilancio di previsione di Milano, già "capitale morale": più di novanta fogli in bianco firmati dai capigruppo di Fi, An, Lega e Udc e presentati per essere compilati in un secondo tempo e per far saltare - ben oltre i limiti imposti dal regolamento - tutti quelli dell'opposizione. Meno male che un consigliere dei DS, Marilena Adamo, se ne è accorta e (un cognome, un destino) ha sollevato la foglia di fico che riparava il presunto buongoverno della destra milanese. Mentre la magistratura indaga, il famoso modello "Albertini" entra in una crisi profonda, da cui forse non si riprenderà. Insomma, a tutti i livelli, sulle insegne della CdL, campeggia la tanto attesa scritta: "Capolinea". Con buona pace del finto messia de noantri e dei suoi seguaci.

Giuseppe Civati




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  30 marzo 2003