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Per non essere da meno
di Franco Isman


Berlusconi, cui si è riusciti ad impedire di partecipare alla guerra di aggressione dei terroristi Bush e Blair (tanto perché sia subito chiaro come la pensa chi scrive), è riuscito a fare il primo della classe sulla questione degli aiuti umanitari.

Una piccola osservazione preliminare sul totale ribaltamento della realtà presentata dai media, per cui i cattivi iracheni, anzi, il cattivo Saddam aveva minato il porto di Umm Qasr, ragione per la quale i buoni inglesi e americani non potevano fare arrivare l'acqua ed i soccorsi al milione di abitanti di Bassora, che stavano ancora assediando e bombardando. Ma è in generale assurdo, anzi una vergogna, parlare di aiuti umanitari mentre si stanno distruggendo col ferro e col fuoco, è proprio il caso di dirlo, paesi e città, con gli abitanti dentro, ovviamente.

Occupato il territorio e distrutta ogni parvenza di amministrazione locale è però assoluto dovere degli occupanti provvedere alle necessità della popolazione: acqua, cibo, assistenza sanitaria in primis. E che, gli americani, che hanno stanziato 75 miliardi di dollari per la guerra, non sono in grado di mandare gli aiuti necessari? Tra l'altro si tratterà di una loro “colonia” che dovrà ripagare tutto con i proventi dei pozzi petroliferi; questi accuratamente preservati dai bombardamenti, anzi amorevolmente protetti. Non vorremo certo comparare il valore di un pozzo di petrolio con quello della vita umana, quella degli altri soprattutto.

710 ragioni

Ma la terribile situazione della popolazione, l'assoluto bisogno di soccorsi devono certamente stare al primo posto. Per cui se davvero in Italia abbiamo uomini e mezzi di pronto intervento è giusto metterli a disposizione, al di là di qualsiasi considerazione utilitaristica. E' invece assolutamente sbagliato inviare contemporaneamente delle forze militari con il compito di proteggere le missioni umanitarie. E' ovvio, checché si dica in contrario, che i nostri soldati, anche se utilizzati soltanto per questi compiti di “scorta”, non potranno che essere sotto il comando militare alleato, saranno quindi integrati nella forza di occupazione anglo-americana. Senza alcun mandato dell'ONU. Scorta ai convogli, protezione di campi e ospedali avrebbero potuto e dovuto essere lasciati alle forze militari che occupano il territorio e dovrebbero assicurare l'ordine.

Non meraviglia che il presidente Berlusconi, che sgomita per farsi ben volere da Bush e compari, abbia voluto precorrere i tempi ed avere l'onore di inviare soldati italiani in terra di occupazione. Quello che meraviglia e sgomenta è che sia stato seguito su questa strada dalla grande parte dell'Ulivo che, evidentemente, anela a trovare posizioni “bipartisan” su qualsiasi argomento, dalla guerra all'affossamento della giustizia, al conflitto di interessi, allo stravolgimento della Costituzione definita “stalinista” dal nostro indegno presidente.

Franco Isman
franco.isman@arengario.net


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  17 aprile 2003