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L'effetto Bin Laden
di Franco Isman



Bin Laden
Nonostante i diversi sondaggi scatenatisi in America prima del voto tendessero ad escluderlo, ma si sa quanto possano essere non attendibili i sondaggi, soprattutto quando cercano di scandagliare gli istinti profondi che determinano le scelte individuali, l'effetto Bin Laden c'è stato, eccome.
Gli americani, molti americani, si sono sentiti offesi, quasi schiaffeggiati, dall'arrogante irruzione di un Bin Laden libero ed irridente sulla scena delle elezioni americane, con gravi accuse nei confronti di Bush e con l'apparente intento di volerle in qualche modo condizionare. E si sono stretti attorno al loro presidente, nemico numero uno di Bin Laden, pensando, forse più con le viscere che con la testa, che questi lo volesse danneggiare.

E così Bush ha guadagnato voti, probabilmente determinanti considerato il piccolissimo scarto fra i due candidati. E Bin Laden ha ottenuto esattamente quel che voleva, perché l'integralista Bin Laden, l'estremista, il terrorista, il fautore della Guerra Santa contro i nuovi crociati, prospera con un altro integralista al potere.

Terribile la facoltà della televisione di condizionare le scelte, terribile il potere di chi ne dispone, ma anche di chi sa abilmente sfruttarla per i propri fini.
Bin Laden ha vinto le elezioni americane, bravo Bin Laden, grazie.

Franco Isman


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  4 novembre 2004