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La collera dei poveri
di Giuseppe Poliani


Paolo VI negli anni '60 aveva coniato un'espressione molto sintetica ma che rendeva l'idea dello status nel quale versava una certa parte del mondo: la collera dei poveri, lasciando sottintendere che sì, si trattava di collera, ma dei poveri, dei deboli, dei bisognosi. E quando uno è, diciamo, incazzato molto seriamente, non ragiona bene e commette errori che non farebbe mai se vivesse in una condizione di normalità,
Non serve quindi far finta di niente e far iniziare la storia dell'umanità l'11 settembre 2001 solo per tentare ancora una volta di giustificare l'ennesima vergogna dell'occidente, l'ennesima guerra di aggressione: questa collera era già radicata nel '900 che a sua volta si nutriva del colonialismo dell'800, della schiavitù, delle efferatezze sostenute anche con l'alibi della diffusione del cattolicesimo.
Questa è la collera usata dai terroristi ma alimentata dall'occidente.
 
Si tratta allora di ripristinare il corretto uso della democrazia, che non può essere usata dai terroristi per vivere nell'ombra per poi colpire gli innocenti vigliaccamente  ma neppure strumentalizzata da noi occidentali ed usata per dominare il mondo ed accaparrarsi le riserve energetiche mondiali ormai a livello di guardia.
I soliti noti volevano esportare democrazia ma ci hanno costretto ad importare terrorismo ed oggi con gli attentati di Londra abbiamo avuto la dimostrazione di questa metamorfosi sociale che si spegnerà forse fra decenni (una intifada globale ?) e che è di segno esattamente opposto all'obiettivo prefissato dal nostro cow-boy G. Bush con l'intervento militare in Afghanistan ed in Iraq.
Ma che importa loro: fra qualche anno se ne andranno in pensione tutti e tre, Bush, Blair e Berlusconi ma nel pantano della violenza sotto casa rimarremo noi, e loro saranno nelle rispettive ville superprotette.
 
E mentre oggi già sappiamo nomi e cognomi dei possibili colpevoli di questo attentato terroristico che consideriamo già colpevoli (alla faccia del garantismo internazionale), nel nostro parlamento italiano siede ancora qualcuno condannato per 30 anni di collaborazione con la  mafia (in totale quanti morti ha sulla coscienza ?) ma che non si può considerare colpevole fino al verdetto della Cassazione.
 
Certo che Blair se l'è cercata, ma questo coglione insieme agli altri suoi due amici l'ha cercata anche per gli altri che non la volevano e che hanno pagato per lui.
 
Giuseppe Poliani 


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  14 luglio 2005