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La prima repubblica
di Giuseppe Poliani


Questa è la prima repubblica, ma alla grande.
Se al governo Berlusconi va il merito (?) della durata (grazie a sistema maggioritario) va anche il record dei ministri incapaci riciclati, delle verifiche di governo, dei vertici della coalizione, della sostituzione di ministri dimissionari, e delle leggi a persona. Soprattutto per questo passerà alla storia (se passerà).
Vorrei essere una mosca domani all'interno della sala riunioni del FMI per vedere la faccia dei partecipanti quando si vedranno sbucare da qualche porta Giulio Tremonti: ma non so se piangere pensando alla ennesima brusca perdita di credibilità (ma ne abbiamo ancora da consumare ?) dell'Italia in quel momento, o se ridere pensando ai commenti urticanti sottovoce fra gli autorevoli e più dignitosi partecipanti.
Colui che ha devastato i conti dello stato e che è stato licenziato anche da una parte della maggioranza di governo oltre che dalla opposizione, e dalla Commissione Europea ritorna alla guida del Ministero dell'economia italiana in un momento drammatico per il paese: ma in quale azienda succede questo ? Non si deve premiare il merito, le capacità innovativa, i risultati, l'impegno, la coerenza ?
Immaginatevi quante ne avrebbero dette se questa operazione da circo degli animali fosse stata fatta dal centrosinistra. Immaginatevi per un attimo le facce di Bondi, Schifani (lo so, ma fate uno sforzo !), Cicchitto, Gasparri, La Russa, Giovanardi, eccetera.
 
Quell'allegra conmpagnia dell'UDC che ama giocare con il destino di un paese (e delle sue famiglie da difendere) ancora una volta ha sostenuto l'ennesima porcheria del governo, salvo poi tra un mesetto o due protestare per l'accaduto minacciando fuoco e fiamme.
Così tireremo a campare ancora per altri sei-sette mesi, nonostante anche la Confindustria in ginocchio implori ormai una finanziaria seria e che rimetta in piedi la nostra economia.
 
Purtroppo tutti questi quacquaraccquà della politica cadranno in piedi, compresi tutti i loro amici parlamentari che alla fine della legislatura incasseranno oltre a tutti i mesi di cospicuo stipendio anche 5 anni validi per la pensione, mentre noi lavoratori dipendenti, che già abbiamo pagato tutto il pagabile, saremo costretti a pagare un ammanco finanziario immenso con un peggioramento delle condizioni pensionistiche.
 
Forse qualche moderato dovrebbe riflettere un po' di più su questi fatti.  Un po' di guerra preventiva (solo politica, si intende !) qui non ci starebbe male.
 
Giuseppe Poliani 


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  22 settembre 2005