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Noooooo !
Molte fondamentali ragioni per votare NO
Comitato “Salviamo la Costituzione” di Monza e Brianza


salviamo la Costituzione

  • ·Il nuovo progetto costituzionale cambia oltre un terzo della Costituzione: 53 articoli su 139, utilizzando l'art.138 concepito per modifiche puntuali e parziali. Le modifiche introdotte dal centro sinistra nel 2001 cambiarono solamente 5 articoli.
  • ·La Costituzione non viene modificata ma stravolta. La riforma infatti ne tocca formalmente solo la seconda parte ma di fatto, modificando gli equilibri fra i poteri e la composizione di organismi come la Corte Costituzionale e il Consiglio Superiore della Magistratura, incide sulla concreta possibilità di far valere i principi fondamentali che ne costituiscono la parte prima.
  • ·Si tratta in realtà di una Costituzione diversa da quella nata dalla Resistenza, dopo vent'anni di dittatura fascista e con un anno e mezzo di studi e dibattiti dei 556 costituenti, una sintesi tra la cultura cattolica, quella liberale e quella socialista-marxista, approvata dall'89 per cento dei votanti. Ora si pretende di promulgare una nuova Costituzione con una maggioranza che rappresenta sì e no la metà della Nazione.
  • ·L'assegnazione delle competenze alle Regioni in materie fondamentali come la salute, l'assistenza, la scuola e la polizia locale crea gravi discriminazioni tra i cittadini delle diverse Regioni, in violazione del fondamentale Art. 3 che ne sancisce l'eguaglianza.
  • ·La modesta riduzione del numero dei parlamentari è prevista a partire dal 2016, ma è stato calcolato che la moltiplicazione delle strutture amministrative dovuta alla cosiddetta devolution comporterà da subito una crescita enorme delle spese.
  • ·La creazione del Senato federale, regolato in modo complesso e farraginoso, crea confusioni di competenze con conseguenti conflitti tra Stato e Regioni, Camera e Senato.
  • ·Troppi poteri sono concentrati nelle mani del capo del governo, che nomina i ministri e può sciogliere il Parlamento senza l'intervento del Capo dello Stato.
  • ·Il Presidente della Repubblica, finora garante dell'equilibrio tra i poteri costituzionali (governo, Parlamento, magistratura), viene spogliato di tutti i suoi poteri sostanziali.
  • ·La Corte costituzionale, supremo istituto di garanzia, viene modificata dall'aumento dei membri di nomina politica e rischia di essere privata della necessaria indipendenza.
Comitato “Salviamo la Costituzione”
di Monza e Brianza



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  21 giugno 2006