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Onore al fascio !
Il sindaco della terza città della Lombardia, con fascia tricolore e gonfalone, ossequia il fascio ed un gerarca fascista.
di Franco Isman

il sindaco e il fascio
il sindaco e il fascio

Marco Mariani, sindaco di Monza, secondo un programma consolidato ed ufficialmente confermato delle celebrazioni del 4 novembre, questa mattina, in cimitero, ha deposto una corona al monumento ai caduti di tutte le guerre ed un'altra al monumento ai caduti per la Resistenza. Fascia tricolore, vicesindaco, gonfalone della Città, vigili urbani, ufficiali, carabinieri, associazioni d'Arma, ANPI, ANED, ANEI con i loro labari ed altri ancora. Squilli di tromba, at-tenti, deposizione della corona, ri-poso: il cerimoniale solito ma pur sempre importante.

Poi, assolutamente non previsto dal programma della cerimonia consegnato alle associazioni, tutto il corteo, su iniziativa dell'associazione paracadutisti ma sindaco in testa, si è recato alla tomba di un gerarca fascista di un certo rilievo dove i paracadutisti hanno deposto una corona.
Aldo Tarabella infatti fu console della Milizia e guidò addirittura un gruppo di consoli che nel dicembre 1924 si recarono da Mussolini redarguendolo in quanto lo consideravano troppo molle, pluridecorato della Grande Guerra divenne poi generale delle camicie nere e morì nel 1930 in un incidente aviatorio.

Il suo monumento funebre lo rappresenta in divisa da camicia nera, appoggiato su un alto fascio littorio che schiaccia la testa di un serpente. Abbiamo quindi dovuto vedere il sindaco repubblicano di una importante città che non soltanto si reca a rendere ossequio a quello che fu un gerarca fascista ma che, come conseguenza, rende omaggio anche al fascio littorio. ANPI e ANED hanno abbandonato il corteo e disertato le successive manifestazioni, ma non crediamo che anche le altre associazioni siano state contente di questo omaggio.
Viva la pacificazione.

Nel successivo breve discorso tenuto all'Arengario, dopo la messa da campo celebrata da monsignor arciprete, il sindaco Mariani ha spiegato come la sua maestra, che pure aveva insegnato ai bambini l'inno del Piave, ma nel finale non si cantava “non passa lo straniero” ma “de chi se pasa no”, diceva sempre che non si doveva avere né odio né rancore. Ed anche suo nonno predicava che non bisogna mai trasmettere messaggi di odio. E fin quando avremo paura di andare sulla tomba di qualcuno a dire una preghiera, non si potrà parlare di pace.
Bravo, sindaco Mariani.

Franco Isman

Tarabella e il fascio
foto Franco Isman


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  4 novembre 2007