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Il Muro nella mente
Palestina: La tragedia di essere vittime delle vittime
Laura Picchetti su Facebook


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Il Muro di separazione in costruzione nei territori occupati della Palestina è in realtà il muro della conquista e dell'apartheid. Alto 8 metri, è lungo oltre 750 km, più di due volte la lunghezza della Green Line, il confine fra Israele e Palestina internazionalmente riconosciuto. 
Il Muro di Berlino, a confronto, era un nano, lungo solo 155 km e alto 3,6 metri. 
Il costo del muro è di 2 milioni di dollari, circa 3 miliardi di vecchie lire, al Km! 
Se sarà completato, 500.000 palestinesi circa saranno intrappolati fra il muro e la Green Line e il 40% circa della Cisgiordania sarà di fatto annessa a Israele.
Il Muro impedirà la creazione di uno Stato Palestinese libero, indipendente e sovrano. Negherà ai palestinesi i loro diritti fondamentali. Non porterà sicurezza al popolo di Israele, ma provocherà violenza e sofferenze per decenni.
Il 9 luglio 2004 la Corte Internazionale di Giustizia de L'Aja ha emesso, a larghissima maggioranza (14 contro 1), un parere consultivo, su richiesta dell'ONU, secondo il quale il Muro viola le leggi e i trattati internazionali e, di conseguenza, deve essere rimosso e i palestinesi devono essere risarciti per i danni materiali subiti.
Il 22 luglio 2004, sulla base del parere dell'Alta Corte, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con solo sei voti contrari, ha approvato una risoluzione che invita Israele a smantellare il muro e a risarcire il popolo palestinese. 

Ma la costruzione del Muro, in violazione del diritto internazionale, continua! 

Laura Picchetti

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  9 gennaio 2010