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Sovversione
“Decreto legge recante interpretazione autentica di disposizioni del procedimento elettorale e relativa disciplina di attuazione”.
Franco Isman


il ministro degli Interni

In diritto

Come esplicitamente detto nel titolo del provvedimento, innovazione o interpretazione “autentica” che sia, si tratta di un decreto legge relativo ad un procedimento elettorale, cosa espressamente vietata dall'articolo 72 comma quarto della Costituzione che recita: “La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale…”; articolo ribadito dalla legge 23 agosto 1988, n. 400 che afferma: “Il Governo non può, mediante decreto-legge: … provvedere nelle materie indicate nell'articolo 72, quarto comma, della Costituzione”.

Il provvedimento è chiaramente anticostituzionale e fa specie dover constatare che il Presidente Napolitano lo ha immediatamente controfirmato, probabilmente con dubbi e angosce, ma non è questo che conta.

Di fatto

L'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968, n. 108 "Norme per la elezione dei Consigli regionali delle Regioni a statuto normale" stabilisce:
“Le liste dei candidati per ogni collegio devono essere presentate alla cancelleria del tribunale di cui al primo comma dell'articolo precedente dalle ore 8 del trentesimo giorno alle ore 12 del ventinovesimo giorno antecedenti quelli della votazione ; a tale scopo, per il periodo suddetto, la cancelleria del tribunale rimane aperta quotidianamente, compresi i giorni festivi, dalle ore 8 alle ore 20”.
“Dalle ore 8 alle ore 20, il primo giorno, e dalle ore 8 sino alle ore 12, nel secondo giorno” recita invece la circolare di istruzioni del Ministero dell'Interno.

Il decreto legge “interpreta” queste chiarissime prescrizioni dicendo:
“1. Il primo comma dell'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, si interpreta nel senso che il rispetto dei termini orari di presentazioni delle liste si considera assolto quando, entro gli stessi, i delegati incaricati della presentazione delle liste muniti della prescritta documentazione hanno fatto ingresso nei locali del Tribunale o della Corte d'appello. La presenza entro il termine di legge nei locali del Tribunale o della Corte d'appello dei delegati può essere provata con ogni mezzo idoneo.”

Il delegato alla presentazione della lista entra nel Tribunale o nella Corte d'appello nei termini di legge e lo dimostra con la testimonianza di uno o due compari, poi si chiude al cesso, fa tutti i comodi suoi, compreso aspettare che gli vengano portati eventuali ulteriori tabulati di firme, infine, quando gli garba, compare in cancelleria e deposita la lista…
E con questa meravigliosa “interpretazione autentica” di una norma di legge di per sé chiarissima la lista della Polverini a Roma è sistemata.

Il decreto legge si occupa poi di Formigoni e stabilisce:
“2. Il terzo comma dell'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968 n. 108 si interpreta nel senso che le firme si considerano valide anche se l'autenticazione non risulti corredata da tutti gli elementi richiesti dall'articolo 21, comma 2, ultima parte, del decreto del presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, purché tali dati siano comunque desumibili in modo univoco da altri elementi presenti nella documentazione prodotta. In particolare, la regolarità dell'autenticazione delle firme non è comunque inficiata dalla presenza di un'irregolarità meramente formale quale la mancanza o la non leggibilità del timbro dell'autorità autenticante, del luogo di autenticazione nonché della qualità dell'autorità autenticante.”
L'autenticazione va bene anche se non vi è il timbro né il luogo di autenticazione e neppure chi vi abbia provveduto !
Per ora non sono “interpretate autentiche” le firme false, vedremo in seguito.

Sovversione, disprezzo delle leggi e della Costituzione, e se da parte del dittatorello Berlusconi non c'è da meravigliarsi, l'acquiescenza del Presidente della Repubblica è davvero imperdonabile.
Non si tratta di un vero colpo di stato ma di qualcosa che gli assomiglia certamente sì.

Franco Isman

Il testo del decreto
su il Sole24Ore



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  6 marzo 2010