Perderà sempre
Per intanto ha perso l'anima
Franco Isman
Berlusconi sulla Libia continua a cambiare idea, dovrà spiegare al Parlamento i motivi della sua decisione ultima, quella di bombardare, afferma il PD, ma apre alla svolta. E con l'appoggio alla guerra, perché di guerra sempre di più si tratta, alla faccia della Costituzione, non soltanto perde l'anima ma perde il contatto con il popolo di sinistra, quello che dovrebbe rappresentare la sua base. Non per niente la sinistra di Rifondazione e di SEL, certamente non insensibili all'anelito di libertà dei popoli, sono contrari alla guerra, come contraria è l'Anpi che sempre più va assumendo la caratteristica di coscienza etica della Nazione. E sempre più la populista, reazionaria e razzista Lega riesce ad intercettare le pulsioni popolari che alla guerra non sono certamente favorevoli. E la guerra, guerra per il petrolio anche questa, si fa sempre più sporca, con i tentativi di assassinare Gheddafi, come già si era fatto con Saddam, concludendo alla fine con l'impiccarlo. Franco Isman EVENTUALI COMMENTI lettere@arengario.net Commenti anonimi non saranno pubblicati Xenia Marinoni April 30, 2011 2:56 PM Caro Franco, capisco la tua posizione, anche se non la condivido interamente. Capisco anche il tuo sdegno per una soluzione, comunque violenta, che io stessa faccio fatica ad accettare. Sono combattuta e da un lato inorridisco al pensiero di considerare un intervento (di guerra) necessario, inevitabile e quasi "giusto. Dall'altro, però, non posso non riconoscere la posizione dell'Italia nell'ONU e nell'Unione Europea: essa ci vincola e forse a volte non ci permette di assumere quelle posizioni etiche che il rispetto della nostra Costituzione vorrebbe. Avallando, pur a malincuore, questo intervento mi sento responsabile anche per tutte le potenziali vittime che fra breve, inevitabilmente, ci saranno. Questo pensiero mi crea un peso sulla coscienza, come il pensiero che talvolta bisogna prendere posizioni che non collimano con i principi della propria morale, ma perché necessarie all'interno di una condizione generale che, a volte, ai noi persino sfugge. Posizioni che è bene prendere, quindi, non necessariamente cosa buona e giusta. Xenia Marinoni 26 aprile 2011 |