Bossi lo zombi padano
La Lega che pena! (36)
Don Chisciotte
John Belushi? Ray Charles? No di sicuro, ma allora a chi fa pensare il Bossi sullo zerbino del suo Reale monolocalino mentre sventola banconote al vento? Non so voi ma a me è tornato in mente il Breznev a pochi mesi dalla sua dipartita alla quale seguì inesorabile il dissolvimento, come polvere al vento, del comunismo sovietico. Era il 1982. Breznev morirà dopo un lungo periodo trascorso fra l'ombra del suo passato e lo zombi che dovette fare suo malgrado, sorretto dalla nomenKlatura terrorizzata da ciò che l'attendeva oltre la radura. La crisi si trascinava da anni, tutto apparentemente funzionava come sempre ma sull'intero sistema si stendeva l'ombra inquieta di un non senso permanente gravido di un futuro che prometteva solo di essere ancor più incerto e oscuro. Con le dovute proporzioni tra la tragedia e la farsa, tra il teatro della Storia e il teatrino della Bassa, lo zombi padano come si può vedere non può far altro che abbozzare una smorfia di chi sa di aver le palle chiuse in una morsa. Il non senso permanente padano di chi seduto ai vertici del potere non vede la n'dragheta che si espande nel suo podere talmente è preso ad aizzare i suoi fedeli a rincorrere lavavetri, zingari e forestieri; il non senso permanente padano di chi seduto nei palazzi romani non sente il tanfo che si spande intorno della dilagante corruzione mentre incita le sue truppe con le corna in testa a far la festa alla Roma ladrona perché la Lega non perdona; il non senso permanente padano di chi perso nei meandri del potere non parla di lavoro per il popolo disperato e disorientato o di tagli con la scure ai propri stipendi grassi e unti, ma di ufficetti decentrati come se fossimo tutti dei decerebrati; il non senso permanente padano di chi per tre anni ha assecondato le voglie del Re e ora pretende che a saldare il conto ci si faccia tutti in tre. Povero Bossi fortuna che tu non ti vedi perché fai proprio pena, ti ridono tutti dietro, persino Tremonti il che è tutto dire; pensi di essere l'eterno macho in canottiera ma chi ti è vicino è come se ti vedesse in mutande e soprattutto stai attento a quella morsa che lentamente, lentamente ti sta stringendo alle palle! Con sempre rinnovata e profonda pena i miei ossequi Don Chisciotte La Lega che pena!
GLI ARTICOLI PRECEDENTI1. Calderoli il porcaro 2. Bossi: l'eversore incontinente 3. La morte del Cigno & il Pirla 4. Il magna-magna della Lega Nord 5. Uomini, topi e scarafaggi 6. I voltagabbana della Lega Nord 7. Lodo al Sovrano, lode al Ciambellano 8. Monza e i Giovani Padani 9. Maroni e la tolleranza più o meno 0 10.Iconografia Padana 11.Brianza da Legare 12.Il tricolore igienizzato e bruciato 13.Al Qaeda a Monza? 14.La Lega NordSiciliana 15.Matteo Salvini il pirla 16.Time-out 17.Repetita iuvant 18.Respingiamo gli imbecilli 19.Ponteranica e il micropensiero legaiolo 20.Rigurgito padano 21.Romeo e la semina dell'insicurezza in Brianza 22.Berlusconi sei un mafioso? 23.L'in-giustizia ad orologeriam 24.Coccaglio: un Natale da schifo 25.Giù le chiappe dalla Croce 26.La banalità della Lega 27.Trenzano: un vero clima d'amore! 28.I pruriti adolescenziali del Grimoldi 29.Romeo il mestatore 30.Questo è un uomo ! 31.Chi l'ha visto il Maroni ? 32.Föra di ball ! 33.Pisapia è matto 34.Briosche&piazzisti a Pontida 35.Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno EVENTUALI COMMENTI lettere@arengario.net Commenti anonimi non saranno pubblicati 23 agosto 2011 |