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Il Mercato: Sfiducia o Speculazione ?
Franco Isman

Spesso si parla del Dio Mercato come di un Moloch, arbitro dei nostri destini, al quale si devono offrire sacrifici, in quanto deve essere convinto della bontà dei provvedimenti economici e finanziari di un determinato paese e possa quindi avere fiducia nella sua affidabilità e non infierire nei suoi confronti.
La fiducia o la sfiducia del Mercato sono viste come fattore determinante per gli investimenti in un paese, per l'acquisto dei suoi strumenti finanziari e quindi per il rendimento da pagare per riuscire a collocarli e, immediata derivazione, per il famoso spread.
Sulla necessità di conquistare questa fiducia si versano fiumi di inchiostro e, soprattutto, si basano tutte le imposizioni e le restrizioni che si affermano indispensabili.

Ma il Mercato, i grandi capitali, gli enormi capitali, i grossi e grassi speculatori basano la loro azione molto più che sulla fiducia o sfiducia nei confronti delle possibilità economiche di un determinato paese, sulla valutazione della sua capacità o meno di resistere ad un poderoso attacco finanziario e quindi sulla fattibilità di ottenere enormi guadagni dal suo crollo.

Cosa si sta facendo per imbrigliare la Speculazione ? Mi sembra che l'azione di deterrenza che ha visto Monti come principale protagonista, ma che non è ancora arrivata ad essere operativa, vada nella direzione giusta. Ma nulla o quasi viene fatto nei confronti della borsa e delle banche di affari.
Finalmente da alcuni anni, in sede europea si sono vietate le vendite allo scoperto, classico strumento ribassista e di lauti guadagni per la speculazione; Consob si è adeguata, poi ha sospeso la proibizione ed ora l'ha rimessa in vigore ma soltanto per i titoli del settore bancario e assicuratico e per una settimana ! Molto altro si potrebbe certamente fare: azzerare o almeno accorciare i termini di liquidazione delle operazioni di borsa, proibire tutte le operazioni di leverage finanziario (addirittura su Facebook si reclamizza il trading con leva 1:400: “…negozia importi fino a 40.000 euro con soli 100 euro di deposito”) eliminare i derivati, i futures e simili. Insomma far sì che la borsa assolva alle sue funzioni di incontro fra la domanda e l'offerta, serva alla capitalizzazione delle imprese ma venga svuotata di tutte le sue componenti di mera speculazione.

Franco Isman


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Giuseppe Poliani
July 25, 2012 10:25 AM

Vi giro un messaggio di un carissimo amico di qualche giorno fa sulle politiche economiche di Hollande, giusto per paragonarla al nostro governo “tecnico”.
Un'altra politica economica è possibile.

Giuseppe Poliani


Ecco cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo:

- ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all'asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate.

- Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall'amministrazione centrale in cui comunicava l'abolizione delle "vetture aziendali" sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo "un dirigente che guadagna 650.000 euro all'anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure". 

- 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati "per aumentare la competitività e la produttività della nazione".

- Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito "socialmente immorale") e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un'aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all'anno.

- Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.

- Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali.

- Ha istituito il "bonus cultura" presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all'occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale.

- Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare.

- Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all'anno.

Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a "donne mamme singole" in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finché il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.

Risultato: ma guarda un po' SURPRISE!! Lo spread con i bond tedeschi è sceso, per magia. E' arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470).
L'inflazione non è salita. La competitività re la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.

... e Monti con l'appoggio della santa alleanza (PD, PdL, UDC) cosa fa? Distrugge l'economia, attacca i diritti, impoverisce la classe lavoratrice e... sostiene gli speculatori, i banchieri, i potenti, i boiardi, il vaticano, i guerrafondai....



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  21 luglio 2012