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Il discorso dei cento giorni
predisposto dalla Pantera Rosa per il Cavaliere

Cari amici italiani, e miei cari elettori,
questi primi cento giorni di governo hanno confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, le linee guida del mio governo; linee guida che intendo perseguire anche nei futuri mandati che certamente mi darete, dato che leggete poco e male e capite la metà di quello che leggete.
Iniziamo con il problema "mafia".
Come vi sarete accorti sin dall'inizio dalle parole del caro Lunardi, vogliamo eliminare la parola "mafia" dal nostro vocabolario. E' un debito di riconoscenza che ho assunto in campagna elettorale con gli amici siciliani, ed intendo onorarlo. Non esistendo più il problema, abbiamo tolto la scorta a tutti magistrati. Da oggi potranno circolare liberamente, grazie. Abbiamo poi licenziato quell'antipatico di Tano Grasso che da presidente della Commisione Antiracket e Antiusura aveva ormai assunto in varie occasioni atteggiamenti troppo aggressivi nei confronti di un fenomeno che non esiste più. Al suo posto incaricheremo il nostro caro Dell'Utri che, pur essendo alieno da fatti di mafia, saprà coltivare nella sua Sicilia quel clima di collaborazione di cui il Paese ha tanto bisogno.
Ma come si poteva realizzare questo nuovo clima con tutti i vincoli esistentii?
Ecco allora che abbiamo eliminato la Protezione Civile, abbiamo tolto la facoltà ai comuni, province, regioni di porre stupidi vincoli a importanti progetti miei e di Lunardi che, da oggi, potrà quindi costruire e bucare meglio in quanto, come ministro, incaricherà se stesso, come privato, di effettuare i lavori da lui stesso decisi. E', insomma, la realizzazione del famoso "ghe pensi mi", a me tanto caro.
Stiamo inoltre liberando l'attività imprenditoriale dai troppi lacci e lacciuoli esistenti.
Da oggi si potranno falsificare comodamente i bilanci in modo da ridurre l'aliquota del prelievo fiscale, come vi ho promesso in campagna elettorale, si potrà licenziare il personale fastidioso, ma anche non mandare in pensione gli sgobboni, finché morte non sopraggiunga.
Come sapete, stiamo lavorando anche in campo internazionale affinché non vi siano più problemi con le rogatorie internazionali (anche se mi dicono che non c'è mai stato un problema, salvo quelli miei). E sono tutte balle quelle che affermano che il beneficio di questa legge ricadrà su mafiosi e riciclatori di denaro sporco. I mafiosi non esistono più ed il denaro sporco lo puliremo con un'apposita legge. Come vedete, sono affermazioni gratuite dei soliti comunisti che, grazie ai vostri voti, contano ora come il due di briscola.
Un altro grave problema aspetta una soluzione: quello della magistratura, rossa naturalmente.
Abbiamo cominciato a licenziare cinque giudici dell'ufficio legislativo del Ministero di Grazia e Giustizia. Della separazione delle carriere faremo oggetto di legge nei prossimi mesi. Insomma, i magistrati dovranno tornare a fare quello che facevano prima di questa buriana comunista, cioè le partite di beneficenza con i finanzieri ed i cantanti.
La scuola ve la rivolteremo come un calzino, annullando tutte le riforme attuate negli ultimi cinquant'anni. Basta con questi no-global! Torneremo ad avere la scuola nozionistica dei nostri nonni, in modo che i giovani potranno validamente competere nei vari quiz televisivi e non pensare alla politica.
Per quelli che sopravviveranno ai quiz gli daremo la possibilità di lanciarsi in autostrada a 150, ma che dico, a 200 all'ora, in modo da aumentare la disponibilità di organi umani delle cliniche private - giacché gli ospedali pubblici nel giro di cinque anni ve li faccio sparire - che oggi, a seguito dei vecchi anacronistici limiti di velocità e del casco obbligatorio, è insufficiente a coprire il fabbisogno.
Per quanto riguarda il verde… ci piace molto questo colore perché è il colore dei dollari. Faremo verniciare di verde ogni nuovo insediamento edilizio. Quelli lungo la costa, concedetecelo, li faremo colorare di azzurro.
Per quanto riguarda la riforma sanitaria, prenderemo a modello la riforma Formigoni, che in soli quattro anni è riuscito a mandare a picco la sanità lombarda, che oggi ha seimila miliardi di debiti, ma chi se ne frega tanto li pagheranno i lombardi ed io farò un'apposita legge per esentarmi.
Le riforme istituzionali sono in mano all'amico Bossi, che una ne fa e cento ne pensa, ma che me frega a me? E' un debito di riconoscenza elettorale che dovevo onorare. Basta che non mi crei un altro Stato, dopo tutto quello che ho fatto per essere eletto in questo.
In campo internazionale ci stiamo muovendo molto bene. Schizzo da tutte le parti e parlo, anche se qualcuno non vuole.
Vorrei finire con una barzelletta. La sapete quella del comunista sfegatato malato di cancro al fegato?

La Pantera Rosa



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 25 novembre 2001