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FORMI GO HOME !
Xenia Marinoni sul sito del PD


FORMI GO HOME !
foto Xenia Marinoni

L'appuntamento era alle 20.30 sotto il Pirellone bis, quel palazzo, molto simbolico, tanto voluto dal governatore Formigoni, quel governatore  rimasto per un ventennio ostinatamente abbarbicato al potere: allo stesso potere. Tra i primi ad arrivare i ragazzi della giovanile del Partito Democratico: i GD, i giovani democratici, giunti da tutta la Lombardia, pieni di energia e di entusiasmo, avvolti nei caratteristici drappi arancioni.

Negli occhi dei presenti si intravede la meraviglia e la speranza di chi attendeva, da anni, di vivere questo momento, ma anche tanta rabbia accumulata col tempo. Alle 21,00 sono quasi un migliaio le persone  assiepate sotto il Palazzo Lombardia per chiedere le dimissioni del governatore, giunte alla manifestazione indetta da Pd, Sel, Idv, Socialisti e Federazione della sinistra ed organizzata da 'Tempo scaduto'.

Tanti in piazza accompagnati da bandiere di ogni colore, ma molte anche le persone senza alcun vessillo, arrivate fin qui portando "soltanto" la propria faccia (e di questi tempi una faccia presentabile non è cosa da poco!). Moltissimi i volti noti (specialmente milanesi): il vicesindaco Maria Grazia Guida, gli assessori Stefano Boeri, Pier Francesco Majorino, ma anche amministratori da tutta la Lombardia, fra i quali Roberto Scanagatti, sindaco di Monza, ed esponenti della cultura come Roberto Vecchioni.
In mezzo alla folla, su un piccolo palco allestito sotto la nuova struttura regionale, si susseguono gli interventi degli organizzatori che chiedono a gran voce la fine del governo Formigoni: il termine di un ventennio retto da una politica corrotta, ostaggio di pericolose organizzazioni criminali. Gli interventi vengono accolti dagli applausi scroscianti di una folla che aumenta con il passare delle ore.

La struttura di ferro e di vetro del palazzo sembra avvolgere la piazza, fino quasi ad abbracciare tutti i presenti e le finestre accese, tante stelle luccicanti, si stagliano sulla volta scura del cielo di Lombardia- così bello quando è bello-  in una sera d'autunno, in cui l'aria è finalmente più fresca e respirabile dopo la recente pioggia....e non soltanto per la pioggia...

Xenia Marinoni



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Umberto De Pace
October 17, 2012 11:14 PM

Cara Xenia,
ho letto con piacere il tuo articolo in cui riporti brevemente il tuo vissuto della manifestazione, pieno di entusiasmo e con una vena poetica, com'è giusto che sia per una giovane donna impegnata nella politica quale sei tu. Il mio vissuto è stato però un po' diverso e cerco brevemente di spiegarmi prendendo quale spunto anche le considerazioni che facevo quella sera con gli amici con i quali ho condiviso la partecipazione alla manifestazione.
Innanzitutto lo stupore per la poca gente presente (e non voglio discutere sui numeri) a fronte di un avvenimento a mio avviso importante per la gravità della situazione politica-istituzionale in Lombardia e per l'occasione che ci veniva offerta per una risposta al malaffare e per una richiesta di cambiamento.   
Più che di giovani/vecchi, la sensazione era che a "militanti con tessera e bandiere" si affiancassero persone della società civile, come si usa dire, comunque sensibili e in qualche modo attente (come il sottoscritto) se non "impegnate" in qualche associazione o movimento.
Divertente il balletto di cartelli e bandiere davanti alle telecamere per contendersi la prima fila in diretta. Infine sono rimasto stupito dall'intervento del sindaco di Monza che ho apprezzato per il coraggio della testimonianza diretta in un frangente così delicato (così come ho apprezzato molto l'appello dei giorni precedenti lanciato da Pisapia per una ribellione civile). Concordo con te sulla bella e fresca serata d'autunno dopo la pioggia.
Insomma la sensazione che ho provato è stata quella di un'ulteriore conferma dello scollamento, contingente, radicato, persistente, sempre più profondo tra il mondo politico, anche dell'opposizione, e la società civile. Ciò non toglie che l'opposizione di oggi sarà un domani "maggioranza" nelle istituzioni lombarde, ma prima che diventi maggioranza nella società civile, dovrà fare i conti con questi ultimi vent'anni e con le macerie che anch'essa in parte ha creato/ ha permesso che si creassero/ non ha saputo contrastare con "comportamenti" forti e significativi.
Lo scollamento tra mondo politico e mondo "reale", ci riguarda tutti e, permettimi una battuta, è puerile oltre che sbagliato pensare renzianamente che sia una questione generazionale, perchè ancor prima che di programmi, proposte, idee è una questione di linguaggio, di cultura, mi viene da dire, di assunzione di responsabilità, umiltà e capacità di ascolto. Aggiungo di mio che è una questione anche di "sogni" perchè la fatica che facciamo nel ritrovarci su battaglie comuni, le energie che sprechiamo nel dividerci o nel cercare sempre nel campo del vicino l'erba più verde, è determinato da un fattore molto semplice: in fondo non abbiamo più un sogno in comune. C'è bisogno di unità, di condivisione, mentre persiste in molti il riflesso pavloviano alla divisione. Usciamo da un ventennio disastroso che ha minato profondamente le basi della democrazia e ha modellato il pensiero e i comportamenti di ognuno di noi; siamo oggi tutti molto più individualisti di ieri e questo non è un bene. Un piccolo segnale, se mi permettono gli amici di Arengario, a mio avviso è stata anche la mancanza di dibattito su Piazza d'Uomo in merito alla manifestazione, altre volte vivace (pur nella parsimonia dei numeri)... silenzio, a parte il buon Poliani... a fronte di una "rottura" radicale, epocale, della casa comune con "l'ingresso" della n'drangheta in consiglio regionale. Per quanto  mi riguarda anche questo ha stupito. Le voci che mi giungono dalla piazza "reale" del nostro paese sono comunque di tutt'altro tono e tutto sommato anche al di là di questi  miei ragionamenti, ma di questo ne riparleremo un'altra volta.
Mantieni il tuo entusiasmo Xenia, come vedi io non perdo la capacità a oltre cinquantanni di stupirmi ancora di come va il mondo, come non perderò mai la voglia di sognare. Ma rimango fermo su una convinzione maturata fin dalla giovinezza che un sogno si può avverare solo se è condiviso da più persone e oggi la strada per giungere a tanto è ancora molto lunga. Il confronto non può che giovare a questo.
un caro saluto

Umberto



Armando Pioltelli
October 19, 2012 1:02 AM

Caro UMBERTO, c'ero anch'io e devo purtroppo darti ragione, lunedì sera tra le poche centinaia di manifestanti ho visto Curzio Maltese che sul venerdì di repubblica ha scritto che i politici rubano ma quelli del PDL di più.

Ora tornando ai politici che rubano mi domando: nel LAZIO batman si è cuccato un po' di soldi, ma anche robin dell'IDV; possibile che fossero segretario regionale e capogruppo, ma DI PIETRO dove stava?
In LOMBARDIA oltre ai 14 del centro destra abbiamo il PENATI che ha acquistato le azioni SERRAVALLE da GAVIO per 8,9 euro ad azione, possibile che nessuno della maggioranza si sia accorto che le ha comprate a un valore 3 volte il nominale, oggi valgono 4,5 € e ho letto che Gavio le vuole ricomprare e PODESTÀ le vuole vendere perché sono un debito; la promessa era che con la Serravalle si sarebbero fatte più linee metropolitane, chi le ha viste?
Nel LAZIO le spese per i gruppi e mono gruppi sono passate da 1 un milione a 14, ma i consiglieri di PD, IDV, SEL, PRC dove erano, non si sono accorti, manco una denuncia.

Oggi si parla che oltre il 45% non vuole votare, è passato il concetto che sono tutti uguali, i buoni politici hanno lasciato rubare i cattivi politici e tutti quindi saranno travolti dall'antipolitica, figlia della cattiva politica.
Per fortuna che in ITALIA c'è GRILLO e non alba dorata, ma se continuiamo con l'agenda Monti che aumenta l'IVA, annulla le detrazioni, vuole tassare le pensioni di guerra; con la Corte Costituzionale che boccia la piccola riduzione degli stipendi dei funzionari di stato oltre i 90 mila € perché sono diritti acquisiti, mentre si bloccano le pensioni a 1400 € lorde al mese; con la disoccupazione che aumenta ecc. ecc. temo che prima o poi vedremo le camice brune sfilare per le nostre strade.

Armando
UNITI SI VINCE



Giuseppe Pizzi
October 19, 2012 3:10 PM

Armando, dobbiamo pensare che sono come il gatto e la volpe, che si fingono ciechi e infermi giusto per spennare il pollo, cioè il contribuente? Mah, forse "un po' ci sono e un po' ci fanno", come si usa dire. Quando penso che Rutelli e gli altri fenomeni della Margherita, che poi è il PD, si sono fatti soffiare di sotto il naso da Lusi qualcosa come 25 milioni di euro! I maligni dicono che lo sapevano, che si è trattato di una spartizione, non di una sottrazione. Io propendo per l'altra ipotesi, sono dell'idea che non se sono proprio accorti, ciò che è molto più grave, per gente che pretenderebbe di amministrare lo Stato.

Giuseppe Pizzi




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  16 ottobre 2012