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LETTERE DALLA PALESTINA
Il primo impatto
Annalisa Caron

Premessa: sabato 27 ottobre è partita per la Palestina e per Israele una delegazione di pacifisti raccolti dalla Tavola della Pace. Il loro scopo è quello di incontrare e sostenere le realtà impegnate nel dialogo palestinese-israeliano. Annalisa Caron, della Cisl di Monza, è fra loro e sta inviando delle e-mail che documentano questa loro esperienza. Le pubblichiamo, con il consenso di Danilo Villa con il quale condividiamo il seguente suo pensiero: “ Il silenzio di questi ultimi anni sul conflitto israelo-palestinese non indica una situazione di stallo e men che meno di tregua. I rapporti tra Israele e l'area medio orientale sono al contrario densi di gravi rischi per nuove guerre. E la nostra nazione non è spettatrice. Il viaggio di Annalisa è quindi di estrema attualità perché si colloca nel silenzio degli eventi che possono trasformarsi in tragedia.”
Umberto De Pace

27 ottobre 2012
Ciao a tutti,
finalmente siamo arrivati e adesso vi raccontiamo le prime novità. Siamo arrivati in albergo verso le 19 dopo un viaggio abbastanza avventuroso per ritardi e disguidi. Una volta in albergo dopo l'assegnazione delle stanze abbiamo fatto il primo incontro al quale è intervenuto il nostro console generale che sarà prossimamente nominato responsabile della cooperazione italiana. Ci ha fatto un'ottima impressione e ci ha raccontato tutte le attività di cooperazione italiana nei territori portata avanti con gli enti locali e le ong. Gli sforzi in campo sembrano essere notevoli e poco noti in Italia.
La settimana scorsa c'era il ministro Profumo e questa mattina il ministro Severino; ciascuno nei propri ambiti stanno sottoscrivendo programmi di cooperazione per sostenere la formazione e crescita delle istituzioni Palestinesi, così come chiede anche la Ue.
Domani incontro con le autorità di Betlemme e poi a coppie saremo ospiti presso famiglie palestinesi per il pranzo e per ascoltare la loro esperienza. A sentire Flavio Lotti quest'anno sembra che sia stato parecchio difficile organizzare incontri congiunti con israeliani e palestinesi e dalla prima occhiata al programma effettivo saranno tutti incontri di singole realtà. Non ci sono incontri con i parent circle e nemmeno con i combattenti per la pace.
Vediamo giorno per giorno cosa succederà.
Per il momento è tutto. Cari saluti
Annalisa, Rachele e Pieraldo

29 ottobre 2012
Ciao a tutti,
Dopo l'avventuroso viaggio di ieri, questa mattina ci siamo fin da subito immersi nella realtà palestinese e in particolare in quella di Betlemme e dei suoi abitanti. La prima tappa è stata al municipio di Betlemme dove il sindaco Bataas, ormai agli ultimi giorni del suo mandato (il suo successore sarà una donna!) ci ha raccontato quanto sia difficile vivere in queste terre, tanto per i cristiani che per i musulmani.Le principali criticità che ha evidenziato sono state:
1) la costruzione del muro che ha diviso famiglie e sta danneggiando gravemente anche l'economia locale in quanto impedisce a molti agricoltori palestinesi di raggiungere i propri terreni che sono rimasti dall'altra parte del muro. Nell'area di Betlemme le aree agricole sono passate da 31kmq a 6 kmq a causa delle confische.
2) la continua diminuzione del numero dei palestinesi che possono andare a lavorare a Gerusalemme in quanto titolari di uno speciale permesso.
3) l'alto tasso di disoccupazione. Tasso che rimane comunque alto nonostante la crescita del settore turistico, soprattutto a Betlemme, che consente di offrire nuovi posti di lavoro. al momento il turismo è sicuramente una delle principali fonti di reddito per queste aree.
Il consiglio municipale di Betlemme è composto da 7 cristiani e 8 musulmani ma sindaco e vicesindaco sono cristiani, per statuto dell'autorità palestinese. questo accade a Betlemme ma anche in altre 10 città che vengono considerate particolarmente significative per la fede cristiana.
I palestinesi musulmani e cristiani, dice il Sindaco, chiedono solo che vengano rispettate le risoluzioni ONU e che venga finalmente restituito ai palestinesi almeno il 22% di quella che era la Palestina Storica.
La mattinata è poi proseguita con la relazione del funzionario dell'OCHA, un ufficio delle nazioni unite, con il compito di raccogliere informazioni per conto del segretario dell'ONU nei contesti di conflitto o gravemente a rischio.
La sua relazione si è incentrata sulle condizioni di vita a Gaza e nella West Bank o Cisgiordania. Due realtà molto diverse fra loro che difficilmente possono entrare fra loro in contatto a causa della politica di sicurezza israeliana.
Vi allego alcune foto della giornata di ieri ma adesso vi dobbiamo salutare; io vado a Sderot mentre Rachele e Aldo in un insediamento.

a Betlemme
a Betlemme - foto Annalisa Caron

Il resto della giornata di ieri ve lo racconterò questa sera, sperando che la connessione tenga, visto i vari tentativi fatti e pur troppo non andati a buon fine.
Cari saluti a tutti,
Annalisa, Rachele e Aldo.

30 ottobre 2012
Buon giorno a tutti,
Ieri è stata una giornata molto intensa e trovate qui delle foto legate ad alcuni momenti che abbiamo vissuto. Ci siamo recati in visita alla cittadina di Ramla, costruita nel VII secolo dai musulmani, la prima ad essere da loro costruita. Si trova a pochi chilometri da Tel Aviv e rappresenta un modello di convivenza fra palestinesi, musulmani e cristiani, ebrei ed immigrati di origine ebraica che qui continuano ad arrivare numerosi da molti paesi del mondo.
Il sindaco nel suo intervento ci ha spiegato come funziona questo modello dove la convivenza sembra la normalità. L'amministrazione punta molto sull'educazione e su un consistente sistema di welfare che mira da un lato a integrare i nuovi arrivati e dall'altro a garantire pari opportunità a tutti gli abitanti. I programmi educativi per i giovani sono molti e prevedono la partecipazione di tutti proprio per favorire l'incontro e la conoscenza fra i diversi gruppi della comunità.
Certo fra le pieghe di questo discorso ci sono degli elementi da prendere un po' con le pinze.... Ma credo che avremo modo di parlarne più diffusamente al ritorno.

il benvenuto
il benvenuto - foto Annalisa Caron

Dopo l'accoglienza istituzionale con tanto di intermezzo artistico con danze locali e anche georgiane, visto che in questa città si trova una consistente comunità con tale provenienza, abbiamo visitato un centro per la formazione dei ragazzi e subito dopo ci siamo divisi per le destinazioni del pomeriggio. Mentre Rachele e Aldo sono andati a visitare alcuni insediamenti nella zona di Gerusalemme, io sono andata a Sderot. La visita a questa cittadina, vicinissima alla striscia di Gaza, è stata in forse fino all'ultimo a causa di alcuni allarmi razzo suonati nella stessa giornata di ieri e nei giorni precedenti.
Vi ho allegato alcune foto fatte nella zona più prossima al confine.

Sderot-guardando la striscia di Gaza - foto Annalisa Caron

Siamo stati accompagnati e poi accolti nella sua casa da Monica Zyon esponente dell'associazione Otterrà voce. La sua testimonianza, il coraggio di essere portatrice di una voce diversa rispetto a quella mainstream in Israele ci ha lasciato ieri una grande responsabilità. Anche nella sua testimonianza sembra che in questo momento prevalga in modo deciso il pessimismo circa i futuri possibili sviluppi. L'ultima speranza è in una forte pressione internazionale che possa spingere Israele e Hamas a trattare e a raggiungere non la pace ma un accordo di lungo periodo. Vedere Gaza da così vicino è assolutamente inspiegabile.
Adesso vi saluto siamo in partenza per Ramallah. Un abbraccio a tutti
Annalisa, Rachele e Aldo.

(segue)
a cura di Umberto De Pace



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  3 novembre 2012