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Il discorso di Obama
testo quasi integrale e video


il discorso di Obama

Stanotte dopo 200 anni dall'indipendenza delle colonie, il perfezionamento della nostra unione va
avanti. Grazie a voi, che avete riaffermato lo spirito di questo paese. Ognuno segue il proprio sogno, ma noi siamo un'unica famiglia americana che resta unita. La strada è stata lunga e difficile. Ma ci siamo rialzati, abbiamo combattuto, e sappiamo che per gli Stati Uniti, il meglio deve ancora venire. Voglio ringraziare tutti gli americani che hanno partecipato. Se avete votato all'alba, o aspettato in fila per molto tempo (e dobbiamo risolverlo, questo problema). Se avete girato casa per casa o alzato la cornetta per convincere gli elettori.
Ho parlato con Romney e mi sono congratulato per una campagna combattuta duramente, senza sconti, ma solo perché amiamo entrambi questo paese. Tutta la sua famiglia ha scelto di impegnarsi per il paese. Nelle prossime settimane voglio sedermi a un tavolo con lui per discutere come migliorarlo. Voglio ringraziare il vicepresidente, il mio amico Joe Biden chiamato anche “guerriero d'America”.
Non sarei l'uomo che sono oggi senza la donna che ha detto sì quando le ho chiesto di sposarmi 20 anni fa. Michelle, ti amo ora più di prima. Ho visto l'America innamorarsi di te. Sacha e Malia, state crescendo e diventando forti, belle e intelligenti come vostra madre. Ma devo dirvelo: un cane, per ora, è abbastanza... (NDR il riferimento è al cagnolino regalato loro 4 anni fa subito dopo le elezioni presidenziali).
Alla migliore campagna e al miglior team di volontari nella storia della politica americana. Alcuni di voi erano dei debuttanti, altri erano qui dall'inizio, ma tutti di voi siete parte della mia famiglia. Porterete con voi la memoria di un momento storico. Grazie per aver creduto in me durante tutto quello che abbiamo passato e tutto il lavoro incredibile che avete fatto.
Le campagne politiche a volte possono sembrare piccole o sciocche. I cinici dicono che la politica è solo un confronto di ego o la vittoria di interessi particolari. Ma se aveste visto il lavoro dei volontari, avreste scoperto la determinazione degli organizzatori, del ragazzo che studia al college e vuole che anche gli altri abbiano la stessa possibilità. Il ragazzo che va porta a porta perché il fratello è stato assunto in fabbrica dove è stato aggiunto un altro turno. Per questo facciamo questo. Per questo le elezioni sono importanti.
La democrazia in un paese di 300 milioni di abitanti può essere rumorosa e complicata, possiamo avere opinioni diverse, possiamo aprire controversie. Questo non cambierà oggi, e non deve. Le nostre discussioni sono parte della democrazia. Molti paesi ci guardano come un esempio. Nonostante le nostre differenze, la maggior parte di noi condivide principi comuni. Vuole un futuro per i nostri cittadini fatto di scuole migliori, nuovi posti di lavoro, senza un debito schiacciante, non minacciato da un pianeta che si riscalda. Un paese che è sicuro, rispettato e ammirato nel mondo e difeso dal miglior esercito che esista. Un paese che si muova con fiducia oltre la guerra verso un futuro di pace.
Un'America generosa e tollerante, aperta ai sogni di una figlia di immigrati che studia nelle nostre scuole e giura sulla nostra bandiera. Un bambino povero che vuole diventare medico, pompiere, presidente. Questa è l'America che va avanti. Il progresso non è sempre una linea dritta, un processo morbido. Bisogna costruire il consenso e fare compromessi per portare avanti il paese. L'economia si sta riprendendo, una guerra decennale si sta chiudendo. Anche se non mi avete votato, vi ho ascoltato, ho imparato da voi, mi avete reso un presidente migliore. E con i vostri consigli, tornerò alla Casa Bianca.
Stasera avete votato perché ci mettessimo in moto, perché facessimo il nostro lavoro. Ridurre il deficit, riformare il fisco, fare nuove leggi sull'immigrazione, ridurre la nostra dipendenza dal petrolio straniero. Ma questo non vuol dire che il vostro lavoro è finito qui. I cittadini devono partecipare continuamente alla vita pubblica. Dobbiamo chiederci cosa noi possiamo fare per gli altri.
Abbiamo molti soldi e l'esercito più potente, ma non siamo ricchi e forti per questo. Abbiamo le migliori università e una traduzione culturale incredibile. Ma le nostre menti e i nostri spiriti sono incredibili per un altro fattore. E' il legame che ci unisce. L'incredibile "bond" che rende l'America unica al mondo. Questo paese funziona solo se tutti lavoriamo insieme per il futuro fatto di amore, carità, senso del dovere, patriottismo.
Sono pieno di speranza oggi perché ho visto il sacrificio degli americani per il loro prossimo. Nei lavoratori che si spaccano la schiena per i colleghi, nell'impegno dei militari, nei Navy Seals che sanno di avere un compagno che li protegge. Nelle coste di New Jersey e New York dove ho trovato un popolo unito per ricostruire i danni della tempesta.
In Ohio, un padre mi ha raccontato la storia di sua figlia di 8 anni. E' malata di leucemia e stavano spendendo tutti i soldi che avevano per curarla. Senza la riforma sanitaria che abbiamo passato, la sua assicurazione avrebbe smesso di pagare per le cure. Ogni genitore aveva lacrime agli occhi. Tutti sapevamo che quella bimba poteva essere nostra figlia. Questo è ciò che siamo.
Sono orgoglioso di essere il presidente di questa America. Non sono mai stato più fiducioso di stasera. Non parlo di ottimismo cieco. Davanti a noi ci sono ostacoli enormi. Ma io credo che qualcosa di migliore ci aspetterà sempre, se abbiamo il coraggio di continuare a cercarla, di combattere per raggiungerla.
America io credo che possiamo costruire, a partire dal progresso che abbiamo raggiunto, per lottare per nuove possibilità, nuovi posti di lavoro, per una nuova sicurezza per la classe media.
Credo che possiamo mantenere la promessa dei nostri padri fondatori. L'dea che se si lavora duramente, non importa chi siete, o da dove provenite, chi si ama, se si è bianchi, se si è neri, se si è ispanici, se si è asiatici o nativi americani, giovani o vecchi, se si è poveri o si è ricchi, se si è gay o non lo si è, qui in America si riesce a realizzare il proprio sogno.
Io credo che possiamo costruire questo futuro insieme, noi siamo i cittadini degli Stati Uniti d'America.
Grazie America, che Dio vi benedica
.
Che Dio benedica gli Stati Uniti d'America.



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  7 novembre 2012