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Cassazione ad personam o
perseguitato immaginario ?
Franco Isman

manette

Il procedimento Mediaset sui diritti Tv fraudolentemente gonfiati inizia con le contestazioni della Procura di Milano addirittura del 2005 che riguardavano complessivamente 368 milioni di dollari. Poi con le innumerevoli leggi ad personam, dal cosiddetto giusto processo alla prescrizione breve, alla eliminazione della punibilità del falso in bilancio e con le continue tattiche dilatorie le imputazioni relative agli anni più vecchi si sono estinte per prescrizione. Il processo di appello recentemente conclusosi con la condanna di Berlusconi a 4 anni di reclusione per frode fiscale ed a 5 di interdizione dai pubblici uffici riguarda solamente gli anni 2002 e 2003 per gli importi molto più modesti di 4,9 milioni di euro per il 2002 e 2,4 milioni per il 2003.
Mancava soltanto la Cassazione che mettesse il suggello definitivo alla condanna e le previsioni parlavano di ottobre per la discussione del processo.

Ieri il Corriere della Sera con un articolo a piena pagina, ispirato forse da fonte favorevole a Berlusconi, magari dal nuovo collegio di difesa che può contare sul principe del foro Franco Coppi, già difensore di Andreotti, dà invece quasi per certo lo scattare della prescrizione per l'anno 2002.
Ciò in base a “un complicato calcolo aritmetico-giuridico sui vari periodi di sospensione subiti dal dibattimento” nonché “all'effetto della prescrizione già prima del giudizio di Cassazione per effetto della legge ex Cirielli di 8 anni fa”.
Sempre secondo questo articolo ciò comporterebbe il rinvio ad un “probabile nuovo processo d'Appello anche solo per ricalcolare la pena residua”. Insomma alla prescrizione totale, all'annullamento di otto anni di indagini e di procedimenti giudiziari.

Ma, sempre ieri, la Cassazione ha fissato l'inizio del dibattimento per il giorno 30 luglio prossimo con una velocità davvero eccezionale per la nostra giustizia.
Il Pdl difende compatto Berlusconi: "In gioco la democrazia" titola il Giornale on line, e nei sottotitoli sintetizza quanto dettagliato nell'articolo. Santanchè: “Passiamo subito all'azione". Bondi: "Pronti alla resistenza". Cicchitto: "Operazione politico-giudiziaria che non solo punta a colpire Berlusconi ma anche a destabilizzare il governo".

E' difficile non pensare che questa eccezionale velocità non dipenda proprio dalla volontà di arrivare a sentenza prima che questa sia vanificata per l'ennesima volta dalla prescrizione.
Il centrosinistra non lo riconoscerà mai, mentre Il Pdl è scatenato, grida al golpe contro la democrazia e minaccia azioni di forza.

Ma è davvero un intento persecutorio voler arrivare alla conclusione del procedimento giudiziario iniziato otto anni fa e già falcidiato dalla prescrizione? E' persecuzione o è rispetto per la giustizia che deve riuscire a fare il suo corso?

Franco Isman


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  10 luglio 2013