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Diversamente berlusconiano
Franco Isman

Angelino e lui

Grazie al geniale Alfano, il politically correct, dopo diversamente abile, diversamente alto e personale non scopante (i professori), si è arricchito di questo bellissimo neologismo. Manca ancora il “diversamente bianco”.

Pur di non perdere le poltrone, pur di non andare a casa? No naturalmente, per il bene dell'Italia.
Chi scrive è dell'idea che, allo stadio preagonico della nostra economia, una crisi e nuove elezioni rischiano davvero di buttarci nel baratro del default, dell'insolvenza, di stipendi di Stato e comuni e di pensioni non più pagati, di sportelli bancari bloccati, di fallimenti a catena, di miseria e addirittura di fame.
E' però altrettanto convinto che non è questa la motivazione principale di questa classe politica totalmente miope ed egoista.

Ma cosa significa “diversamente berlusconiano”?
Non può che voler dire che in un nuovo partito (Nuova Italia?), o ancora in Forza Italia com'è più probabile perché l'orrido individuo finirà con l'accettare il voto di fiducia pur di non arrivare alla scissione, continueranno ad essere fedeli al bisunto del signore.
Continueranno ad opporsi a che la giustizia faccia il suo corso, continueranno a inventare nuovi inghippi per bloccare o rallentare al massimo i gravissimi procedimenti in itinere: dal caso Ruby con la concussione, alla corruzione del senatore De Gregorio, al processo Unipol, al caso Tarantino, fornitore di prostitute al premier, per cui è stato ricattato.

Per il bene dell'Italia, questa volta davvero, bisognerà per il momento continuare a governare con costoro ma, messa in sicurezza l'economia e fatta la legge elettorale, o almeno eliminato il porcellum (come SEL e Cinquestelle hanno provato a fare ma il PD si è messo di traverso), sarà davvero ora di cambiare, con un Presidente della Repubblica che rientri nei limiti previsti dalla Costituzione ed un Berlusconi finalmente eliminato dalla scena politica, dal voto degli italiani si spera e non soltanto a causa dei suoi reati e delle conseguenti condanne.

E allora l'uomo Berlusconi potrà anche farci un po' pena.

Franco Isman

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  1 ottobre 2013