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Vergogna
Franco Isman

il saluto del corazziere

Siamo davvero mitridatizzati a tal punto che qualsiasi schifezza ci propinino ormai la digeriamo tranquillamente? O siamo come un pugile “suonato” dai troppi colpi che ha ricevuto, che non è più in grado di reagire?

L'ultima nefandezza, quasi da non credere, è il Presidente della Repubblica italiana, il Capo dello Stato, che riceve al Quirinale con tutti gli onori un condannato per frode fiscale, che tra l'altro non ha ancora scontato la pena, con i corazzieri in alta uniforme che, spade sguainate, rendono gli onori.
Incredibile, aberrante, osceno, ma ormai non reagisce più nessuno, o quasi, davanti al Quirinale a protestare per l'arrivo di Berlusconi c'era soltanto uno sparuto gruppetto del “popolo viola”, onore a loro. Per il PD in particolare ormai va bene tutto, soltanto Pippo Civati anche in questa occasione ha protestato. Ma dove sono tutti quelli che hanno gridato allo scandalo quando Berlusconi è andato ad ossequiare Renzi alla sede del PD al Nazareno, i sepolcri imbiancati che si dichiaravano scandalizzati, proprio loro che con Berlusconi, sotto l'egida di Re Giorgio, avevano fatto l'orribile inciucio.

Renzi non aveva incarichi istituzionali, mentre c'era l'urgenza di riuscire a superare il terribile immobilismo del passato e quindi la necessità di concordare fra i due principali partiti, e Forza Italia “è” Berlusconi, un programma minimo di riforme condivisibili (legge elettorale e alcune riforme costituzionali da tutti ritenute opportune).

Assolutamente diverso è il caso del Presidente della Repubblica che mai avrebbe dovuto ricevere con tutti gli onori un condannato e che non ne aveva alcuna necessità, bastava facesse sapere con discrezione a chi di dovere che Berlusconi non sarebbe stato accolto, e quello non avrebbe potuto far altro che abbozzare.

Berlusconi al Quirinale mentre 10.000 persone sono in galera in base ad una legge, la Fini Giovanardi, testé dichiarata incostituzionale dall'alta Corte.

Franco Isman

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  15 febbraio 2014