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Scenari futuribili
Roberto Rosenwasser

alghe geneticamente modificate

L'assalto a Charlie Hebdo, il rinfocolarsi di integralismi e di contrapposti nazionalismi mi spinge ad esaminare la situazione attuale alzando lo sguardo ad una visione più amplia del Mediterraneo in crisi, per cercare di capire prospettive e scenari possibili.
Partiamo dalla situazione del consumo energetico.
Per molti anni, le politiche energetiche mondiali sono state condizionate dalla convinzione che le risorse di petrolio e gas fossero scarse e comunque tali da non supplire ad uno sviluppo quale quello che era in corso, considerando pure l'esplosiva economia cinese. In quest'ottica, alcuni paesi avanzati, scarsi di riserve, come Germania, Francia, Giappone si sono dotati di centrali nucleari per non dipendere dai paesi produttori, all'epoca concentrati in Medio oriente. Gli Usa  consumavano più di quanto producessero, avevano centrali atomiche; Il blocco orientale usava le riserve russe, ma a fronte di una scarsa produzione industriale.

Tutti compravano in Medio oriente, per cui la necessità di mantenere, a blocchi contrapposti, una casta di governanti e monarchi corrotti e collusi, che distribuiva in minima parte i proventi ai sudditi, ma concedeva loro il carburante sottocosto. Per mantenere il potere, i monarchi e i governanti hanno spesso usato i nazionalismi, gli estremismi religiosi, la divisioni tribali e settarie, i sistemi polizieschi.

I sistemi alternativi come le dighe, l'eolico, il solare non erano diffusi o, come le dighe, erano ad alto costo e rischio. Il nucleare aveva poi il problema della grossa quantità di scorie prodotte da sistemare per l'eternità in luoghi sicuri, a costi elevatissimi. Israele si riforniva attraverso mediatori, di solito da Aquaba,  prima della pace con l'Egitto, poi dall'Egitto, ed aveva una centrale nucleare e molto solare.

Negli ultimi 25 anni il quadro si è modificato sostanzialmente.

Le riserve sono risultate essere di molti multipli superiori a quelle stimate (non sarebbe stato difficile intuirlo, considerando l'estensione delle foreste preistoriche; le tecniche di trivellazione hanno consentito di estrarre petrolio e gas da sacche finora non produttive (fracking), e di estrarlo mediante lavaggio da sabbie bituminose, in diverse aree del pianeta, soprattutto in Siberia-Alaska, ma anche dal Mediterraneo; le trivelle delle piattaforme off shore hanno poi reperito in Sudamerica altri grossi giacimenti.

Per ovviare alla sovrabbondanza di prodotto ed ai cali dei prezzi, generati da una domanda calante a causa della crisi finanziaria, l'Opec ha agito sulla limitazione ufficiale delle estrazioni. La crisi politica dell'area mediterranea, Libia, Tunisia, Egitto, Algeria ha poi ridotto la capacità estrattiva, mantenendo alti i prezzi; questo fatto ha per portato ad un incremento di produzioni costose in estrazione (più di 35$ barile) ma ben remunerate a 95$, con un vantaggio finanziario russo e sudamericano. A questo punto i paesi arabi hanno optato per il dumping. Con un costo di produzione di pochi dollari, hanno fatto calare il prezzo sotto i 50$ togliendo i limiti alla produzione, e rendendo antieconomica quella dei lavoratori di scisti, sabbie, giacimenti d'altura ecc.; questi ultimi però, avendo sostenuto grosse spese d'avviamento, non hanno sospeso la produzione, ma l'hanno solo ridotta, sperando in un successivo rialzo dei prezzi.
I cinesi hanno cavalcato lo scenario di crisi nel Mediterraneo, comprando petrolio dai ribelli vicini all'Isis in Libia (nel nordest del paese) e dall'Iraq ai confini siriani. Attività protetta dalla marina cinese, per la prima volta nel Mediterraneo, e dotata di nuova portaerei.

Lo scenario dei favoriti/sfavoriti va considerato sotto il profilo valutario:  gran parte del debito Usa è nelle mani del tesoro cinese, arabo, russo; un'indipendenza economica usa negli acquisti petroliferi potrebbe spingere queste economie a rivendere la valuta americana posseduta, causando forti tempeste economiche, ed in parte questo è già successo (uso dei bit coins in Cina).  Le banche europee poi, soprattutto le tedesche, sono infarcite di derivati, che precipiterebbero la situazione moltiplicandone gli effetti negativi: anche perché gli azionariati delle banche sono ormai interallacciati in Europa, con scambi di pacchetti di controllo azionari, anche attraverso fondi fiduciari.

Lo scenario energetico rapportato al quadro politico vede alcuni paesi in forte crisi monetaria, dotati di grosse riserve potenziali, off-shore o terrestri, di gas e petrolio: la Grecia, al largo di Cipro, l'Italia, in Basilicata e in Adriatico, la Croazia, al largo delle isole. Le risorse sarebbero di grosso interesse per la Germania, che si è impegnata a dismettere il nucleare ma non può farlo, senza rimborsare i gestori delle centrali, che hanno pagato una grossa tassa in cambio della garanzia di un uso pluriennale. La rigidità nei confronti della Grecia, moralmente assurda, visto che lo stesso paese ha rinunciato in passato a danni di guerra dovuti dai tedeschi, in base agli accordi di pace, per importi nettamente superiori ai loro debiti, può esser vista in quest'ottica.
Lo scenario deve però tener conto pure di un elemento nuovo: le centrali nucleari di nuova generazione, a sali fusi, recuperano il 96%dell'uranio (contro il 2% attuale) usando pure le scorie, in un quadro di sicurezza maggiore. L'idea iniziale risale agli anni 50, ma la logica della guerra fredda presupponeva di usare il plutonio arricchito per le atomiche; ora, si potrebbero usare le testate dismesse.

Produzione d'energia e nuove frontiere.
Al di là delle fonti non rinnovabili, vi sono in corso nuovi aspetti della produzione di energia.
La cosiddetta fusione fredda, che pare non essere tale, ma vada definita fusione piezoelettrica. L'ipotesi di funzionamento valuta che, in particolari condizioni della caldaia, un elettrone di un atomo passi nell'orbita di un altro atomo, producendo una fusione con un'enorme energia liberata. Normalmente le fusioni avvengono a temperature stellari, tanto che non esistono contenitori in grado di realizzarle senza fondersi, e vengono fatte con campi magnetici contenitivi a livello di pochi atomi: è in corso un esperimento internazionale costosissimo per questo tipo, denominato “fusione calda” e condotto dal nobel Rubbia. La “fusione fredda” invece, non ha bisogno di una temperatura di partenza di questo livello. Vari soggetti fra cui la Nasa affermano di avere realizzato esperimenti a buon fine, e di star producendo caldaie: Rossi conferma il funzionamento di una ecat da 1MW, prodotta a mezzo del socio Industrial Health per un cliente americano. Studiosi russi affermano di aver a loro volta riprodotto il fenomeno. A gennaio una conferenza, nella quale però non si parla di reazione nucleare ma di reazione nanoscopica.
La tecnologia Keshe. Il misterioso ingegnere nucleare iraniano, che significativamente afferma di donare la tecnologia al mondo, afferma che le reazioni subatomiche in un plasma possono venir controllate, ottenendo sia la modifica dello stato molecolare e dei materiali, sia energia infinita senza costo, afferma di poter creare un materiale partendo da un altro, di poter realizzare l'antigravità, di poter risolvere (e sta facendo esperimenti, parrebbe con successo, a Fukushima) la polluzione dei terreni catturando gli inquinanti e convertendoli, di poter curare diverse malattie degenerative riequilibrando l'organismo. La realizzazione degli esperimenti è spesso in streaming. Il kit per catturare l'anidride carbonica con nanomateriali è in vendita, e con il composto catturato si può produrre – secondo loro - energia, con un bilancio atmosferico di riduzione dell'effetto serra. Che dopo il soggetto affermi di essere il nuovo Messia, dà da pensare. Ma ha molti followers che affermano di aver riprodotto gli esperimenti.
I seguaci di Tesla.Tesla, scopritore della corrente alternata nonchè di decine d'altri brevetti, morto prematuramente, le cui carte sono scomparse misteriosamente, affermava che si poteva produrre l'energia dall'atmosfera, e lo dimostrò in un esperimento accendendo luci a 40 km di distanza. Sperimentò, seguito da Marconi,  un raggio in grado di bloccare l'emissione di corrente – e quindi qualsiasi mezzo. Marconi però, su spinta del papa, si rifiutò di diffondere l'invenzione. L'assunto, seguito da Keshe, è che  la stessa energia che muove la terra e le stelle può venir recuperata e usata, ribilanciando i principi subatomici.
Altri inventori. Abbondano poi le notizie d'inventori che avrebbero trovato altre forme d'energia: esempio: macchina ad acqua inventata da Stan Meyer. L'elettrolisi avviene a bordo dell'auto, senza la necessità di contenere l'idrogeno in bomboloni, quindi di avere una bomba sotto il culo. La macchina percorre184 Km circa con 4 litri d'acqua. Venne avvelenato nel 1998, le carte sparirono: resta solo il video dell'esperimento.
Organismi biologici: E' ormai una tecnologia acquisita, la creazione di alghe geneticamente modificate, in grado di produrre idrogeno, o di realizzare una fotosintesi acceleratissima, in grado di produrre materiale combustibile a pochi giorni dalla semina in mare, col solo consumo di sole e acqua marina. Si stanno migliorando le rese. Fra poco sarà una risorsa infinita, distribuibile, più economica del petrolio.
 
COME TUTTOCIO' MODIFICA IL QUADRO POLITICO GENERALE?
La disponibilità d'energia infinita e gratuita, usabile quindi pure per la desalinizzazione del mare o per la condensazione dell'acqua atmosferica, renderebbe le popolazioni povere libere di vivere bene a casa loro, coltivando i terreni, producendo quanto necessario, allevando bestiame, sfuggendo a guerre e giochi di potere. Le problematiche climatiche potrebbero, fino ad una normalizzazione del clima dovuto alle nuove colture, venir risolte dalla coltivazione meccanica, come negli stati avanzati. L'uomo potrebbe puntare ad un uso più avanzato del suo tempo libero. La ricchezza perderebbe d'importanza, di fronte all'obiettivo di una vita sana e soddisfacente. Anche le differenze religiose, in una situazione non conflittuale alimentata dal capitalismo, perderebbero d'importanza. Va detto che la tecnologia dispone già di stampanti3d, in grado di produrre oggetti. Anche la distribuzione di prodotti potrebbe seguire l'autocostruzione d'attrezzi e prodotti in paesi complicati da raggiungere.
Paradossi:
Paradossalmente, pur tollerando la presenza in rete di queste nuove tecnologie, il sistema di potere reagisce in vari modi, acquisendo le tecnologie concorrenti, minacciando gli inventori, screditando le invenzioni o le scoperte. Di fatto rende difficile capire se siano realtà o bufale. Personalmente, la presenza di studi di tanti scienziati, in tante parti del mondo,  anche non collegati fra loro, che affermano lo stesso criterio, mi fa optare per una credibilità dello stesso.
Sempre paradossalmente, se cadesse il velo e scoprissimo di poter vivere senza il peso di dover produrre energia a costi crescenti, dovremmo farci carico di redistribuire le risorse, per renderle disponibili a tutti, e realizzare un disarmo. Cosa non facile: le stampanti 3d possono già oggi produrre pompe, ma anche mitragliatrici e proiettili, a domicilio.

Roberto Rosenwasser

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  12 gennaio 2015